La dinastia Agnelli, si è identificata e consolidata nelle figure carismatiche, di Umberto e Gianni in particolare.
Certo d'innanzi a cotanti giganti dell'imprenditoria mondiale, il confronto, per un rampollo che deve riempire tali scarpe e sedere su tale importante poltrona, prendere decisioni e a nervi saldissimi guidare ed ispirare cotanto impero, deve essere a dir poco schiacciante, spaventoso.
SE IO FOSSI tale rampollo, dovendo affrontare emergenze, dramma, prendere decisioni importantissime e vitali, al mattino, innanzi allo specchio, mi chiederei:"Faccia a faccia con questo dramma, cosa farebbero il nonno e lo zio? Come si comporterebbero? Alzerebbero le mani in segno di resa ...
di Stefano Bianchi -J105143 del 27/05/2011 06:15:02
Nella primavera-estate del 2006, lo scandalo di calciopoli decretò la retrocessione in serie B della squadra che da dieci anni dominava il calcio in Italia. Il processo farsa ordito dalla Federazione, con l’invenzione del cosiddetto illecito strutturato, vide la Juventus stuprata come sapete.
Dato che ho sempre creduto nella Magistratura, lenta fin che si vuole, ma rigorosa, ho atteso con ansia l'inizio del processo penale: un processo che avvenisse davanti al giudice naturale precostituito per legge, senza variazione di regole in itinere, dando il giusto spazio alla difesa, che considerasse prove e testimonianze, e non pessime trascrizioni di telefonate selezionate ad arte.
Ero sicuro ...
Carissimo presidente, scrivo questa lettera con la speranza che trovi un minuto di tempo per leggerla. So di rappresentare lo stato d'animo di numerosi tifosi juventini, ma mi riferisco solo agli “juventini veri” quelli che hanno veramente a cuore la squadra, la società e soprattutto la STORIA. Quelli che prima di tornare a vincere qualcosa vogliono innanzitutto che sia fatta giustizia e che sia ridata loro la DIGNITA’che nell’estate del 2006 gli fu derubata!
L’altro giorno, arrivato al campo di calcio per l’allenamento del martedì sera, mentre stavo percorrendo il vialetto che conduce agli spogliatoi, mi capitò di incrociare un bambino di circa 9 anni che scherzava con il suo allenatore. ...
La Juventus è lavorare sino al Venerdì in ufficio, il Sabato al mercato ed alzarsi la Domenica mattina per percorrere 600 km. per poterLa vedere.
La Juventus è toccarsi in tasca e sentire i biglietti per la partita e sentirsi invadere dalla felicità.
La Juventus è lavorare a testa bassa senza pranzare facendo passare più velocemente possibile il tempo perché sai che devi uscire prima dall’ufficio perché questa sera La vedrai.
La Juventus è girarsi di spalle tutte le volte che c’è da tirare un rigore ed intravedere negli occhi della gente amarezza o piacere e sussultare con il cuore in gola ad ogni passo del rigorista di turno. (Perché lo senti anche se sei girata !!)
La Juventus ...
F.lli, sono juventino da sempre, credo anzi di esserlo stato già quando fui concepito, ben prima di avere il dono dell'intelletto. Lo devo a mio padre, cresciuto nel mito di Omar Sivori, dei suoi calzettoni abbassati (rigorosamente senza parastinchi !), della sua strafottenza e dei suoi dribbling irriverenti. Ho sempre tacitamente ringraziato mio padre per avermi fatto questo regalo, ho vissuto un'infanzia ed un'adolescenza (calcisticamente parlando, ma non solo) felice. Paragonavo le mie domeniche, fatte di gioie e rare delusioni, a quelle dei miei amici tifosi delle 2 milanesi, così tristi e desolate. Sono nato nel 1970, da bambino ho vissuto tutta l'epopea bonipertiana (7 scudetti in 12 ...
Ed eccoci di nuovo qui a sperare in un futuro migliore. La stagione del rilancio è annegata in un mare di contraddizioni.
La difesa più battuta in casa è la seconda meno battuta in trasferta. Due attaccanti come Matri e Quagliarella non sono riusciti, per motivi diversi, a trascinare la squadra verso una classifica migliore.
Siccome sono un tifoso bianconero innamorato, vedo la mia amata sempre più bella delle altre e spero che domani sia migliore di oggi.
Non c'è niente di ufficiale ma ormai abbiamo capito che capitan Conte avrà l'onore ( e l'onere) di ridarci l'identità perduta. Ma è ovvio che senza una società alle spalle lui potrà fare poco. P
robabilmente il nodo è proprio ...