Fratelli juventini, il famoso detto "2 pesi,2 misure" ha avuto una clamorosa conferma in questi giorni. A distanza di ben 27 anni dalla semifinale di Coppa Campioni 1984 Roma-Dundee UTD, Riccardo Viola, figlio dell'allora Presidente giallorosso Dino, ha confessato che l'arbitro del match, il belga Vautrot, venne comprato da suo padre, grazie ad un intermediario di cui non si conoscono le generalità, affinchè "accomodasse" il risultato. Prezzo della corruzione: 100 milioni di lire di allora. La Roma riuscì in effetti a ribaltare lo 0-2 dell'andata con un clamoroso 3-0, conquistando il diritto a disputare la finale in casa il 30 maggio 1984, finale poi persa ai rigori per mano del Liverpool ...
In 108 anni di vita (escludo gli anni post complotto) la Juventus ha centrato vittorie importanti, momenti emozionanti, ha regalato moltissime gioie e qualche dolore, ma ha sempre fatto sentire i suoi tifosi al centro del mondo così come i suoi campioni: Boniperti, Sivori, Charles, Bettega, Rossi, Platini, Baggio, Vialli, Del Piero, Zidane, Trézéguet, Nedvěd e Ibrahimović... sono solo alcuni dei campioni che hanno fatto sognare l'immaginario collettivo del popolo bianconero. È grazie al lavoro di tecnici straordinari come Carniglia, Trapattoni, Lippi, Capello... la bacheca juventina può essere considerata giustamente tra le più ricche e prestigiose d'Europa. E dietro 100 anni di ...
Sfogliando le pagine dei quotidiani sportivi di oggi ci vien da pensare su quanti uomini quaquaraquà ci sono oggi anche nel mondo sportivo e del calcio in particolare. Uomini cosiddetti “senzapalle”, che sparano di qua e di là frecciatine salvo poi genuflettersi dinanzi a un giudice chiedendo misericordia o addirittura non presentandosi neanche per ribadire calunnie gettate qua e là a vanvera. In primis troviamo De Laurentiis, presidente del Napoli, sostenuto da Zamparini, presidente del Palermo, un altro simbolo degli uomini su menzionati, il quale sostiene a difesa del Napoli, escluso dalla lotta per il titolo, così come preventivato dal grande Direttore Luciano Moggi, “ Le grandi del nord ...
Io stimo quest’uomo! Un grande e non solo nello sport. Una persona forte, eppure nel momento più drammatico dell’attacco lo abbiamo visto versare lacrime. Noi eravamo sgomenti assieme a lui e non capivamo cosa stesse piombando sulla Juve. Ma qualcosa da subito senza bisogno di alcun processo ci faceva capire che nulla di male era stato compiuto se non quello di avere una delle squadre più forti al mondo. Lo capimmo da subito: si voleva abbattere il potere della Juve, un potere fatto di grandi nomi, di grandi campioni. Io stimo quest’uomo per il coraggio, la grinta e al tenacia posta nel difendersi. E nel difendere se stesso difendere pure la nostra Juve che nel frattempo anziché scendere ...
Il calcio è morto! E’ morto nel 2006 quando un vile attacco è stato sferrato contro il potere Juve. Un potere fatto da grandi campioni e grande capacità dirigenziale. Quella capacità che inter e Milan, le principali avversarie hanno sempre invidiato e desiderato.
Luciano Moggi, direttore sportivo della Juve, è diventato così il capro espiatorio di un sistema cui tutti facevano parte ma contestato soltanto nel momento del bisogno. Qual’era questo bisogno? La necessità da parte di un incapace Moratti di recuperare miliardi spesi invano in tanti anni di bidonaggio. Nel 2006 la Juve è stata uccisa e con essa i sogni di milioni di sportivi e giovani tifosi. A distanza di 5 anni quelle che ...
L'altra sera finita la partita Bayern-Inter su Facebook e sul cellulare mi arrivano messaggi di sfottò da interisti orgogliosi della rimonta sui tedeschi e la qualificazione per i quarti di finale di Champions..
In altri momenti questo sarebbe stato uno sfottò che ci poteva stare e che uno juventino da sportivo che si è sempre dimostrato avrebbe accettato anche se stringendo i denti per una sana rivalità sportiva..
Ma ieri, proprio ieri, 15/3/2011, giorno nel quale l'ex arbitro Nucini sotto giuramento dice che aveva relazioni con i dirigenti (e presidente) dell'Inter e che aveva avuto offerte di lavoro (reato penale) per i servigi che dava alla seconda squadra di Milano, lo sfottò non ...