L’8 novembre era il mio compleanno. Una giornata pesante, piena di contrarietà. Capita. Tornando a casa, la sera molto tardi, ho deciso di accendere la radio, con un misto di ansia e curiosità.
Nei giorni precedenti avevo fatto la parte del pessimista con gli amici juventini, più per assecondare il gioco dei ruoli che per reale convinzione, sostenendo che, anche se nel corso del dibattimento era stato smantellato il castello di carte costruito dall’accusa, fino alla lettura della sentenza non era detta l’ultima parola.
“Dopo quello che è emerso nel processo che seguiamo da anni con attenzione, dopo tutto quello che hanno prodotto le difese, una condanna degli imputati sarebbe troppo ...
8/11/2011 ore 20 circa ora fatidica e attesa per milioni di gobbi come me che ripongono nell’esito del processo cosiddetto “calciopoli” la speranza di riguadagnare la possibilità di farsi gioco ancora una volta come da tradizione secolare di ogni interista del pianeta.
Parlo di presa in giro, non troppo innocente ma volutamente un po’ sadica e insistente, quella che ci ha tanto fatto cinicamente godere delle disgrazie del club nerazzurro per così tanto tempo.
Non parlo di onore, termine fin troppo abusato dai fratelli juventini, perché l’onore a mio avviso è cosa così intima che non è nella disponibilità di alcuno se non di se stessi, e l’onore come juventino non mi è mai mancato, certo ...
Non poteva andare in modo diverso, anche se tutti speravamo intimamente e con cognizione di causa, che il processo di Napoli avesse un finale diverso, le prove della difesa a discolpa di Moggi erano e sono inconfutabili, quelle dell'accusa inesistenti.
Ma niente di tutto ciò conta, quando ci si trova davanti ai veri poteri forti.
Il potere forte per eccellenza nel nostro vergognoso paese, è inevitabilmente quello del "benzinaio sequestratore di accise", in nome di un potere che gli deriva dalla commercializzazione del Gasolio.
E' infatti questo carburante da trazione per trasporti, utilizzato spesso per la produzione di energia elettrica, spessissimo per il riscaldamento, nonchè linfa ...
Allora, ricapitolando, Moggi è stato condannato, giustamente o ingiustamente si vedrà. Condannato, e qui non ci piove. Condannato perché aiutava gli altri a salvarsi. Santo subito.
Moratti, invece, che era una volta lo zimbello del mondo pallonaro, non di Moggi, che avrebbe potuto tranquillamente trasferirsi all'Inter, finito l'amore con la Juventus, ad un certo punto della storia d'Italia, ordinò ai suoi di pedinare e scandagliare tutto quanto potesse servire al fine di buttare giù Machiavelli Moggi dalla torre, ovviamente in compagnia della Juventus. Con Facchetti a metterci la faccia e lanciato allo sbaraglio col braccio destro, armato di Nucini, il contaballe. Morale della favola Moratti ...
Salve, sono( fino all'08 novembre) un grande tifoso bianconero da quasi 30 anni e vorrei dire un pò come la penso su tutta la faccenda Farsopoli.
Bene, quello che ho visto e sentito in questi anni sia da parte della vecchia dirigenza( Blanc - Cobolli), sia da quella pseudo-nuova con Andra A. a capo, non può fare altro che convincermi ancora di più a non seguire mai più le vicende di un mondo,quello del calcio, che è ormai Finto e Ruffiano.
Si, perchè non posso accettare che la Mia Juve, quella di Lippi, Moggi Giraudo, Bettega Del Piero e via discorrendo fino al 2006 sia scaricata dalla sua proprietà se si tratta di sentenze e tribunali, mentre viene esaltata se si tratta di fare sfoggio ...
Non so se fra i pochi o fra i tanti, ma sono sempre stato pessimista sull’esito del processo di Napoli.
E più nel corso delle udienze veniva svelata farsopoli, più il mio pessimismo aumentava.
Quello che non mi convinceva per niente era la fragilità dell’impianto accusatorio inventato dall’off-side e dalla procura di Napoli, che veniva via via sgretolato dagli stessi testimoni che il pubblico ministero presentava per comprovare i suoi teoremi.
Un impianto accusatorio buono per i processi della federcalcio nerazzurra, ma assolutamente inadeguato a sostenere un dibattimento in un tribunale dello Stato, in cui per legge contano (ma non per quelli “più uguali degli altri”) solo le prove e ...