Se passa la legge sul processo breve calciopoli a rischio cancellazione Fonte ansa:"tra i procedimenti penali che verrebbero cancellati se venisse approvato il cosiddetto processo breve ci sarebbe anche quello di "Calciopoli con i 24 imputati e centinaia di testimoni". A denunciarlo é il Presidente del tribunale di Napoli,Carlo Alemi, nella sua audizione in commissione Giustizia della Camera sugli effetti che potrebbe produrre il provvedimento già approvato dal Senato." Nota personale. Effettivamente mi é sembrato alquanto sospetto il fatto che i difensori di Moggi non si siano opposti ai nuovi interrogatori che vuole fare l'accusa (dal punto di vista procedurale avrebbero potuto ...

Caro Tundra, hai perfettamente ragione e sono completamente d’accordo su ogni riga che scrivi. Ma è tutto maledettamente difficile. Farsopoli s’è consumata ormai da 5 anni. Tutti i parassiti che giravano e girano tuttora nel mondo del calcio e che con le chiacchiere da bar in 2 mesi hanno distrutto la Juve, non vogliono o non hanno più alcuna intenzione di tornare sull’argomento (perché di sole chiacchiere da bar si è trattato, e questo la dice lunga su come vanno le cose in Italia e sulla serietà del calcio: sono bastati 2 giornali e un nugolo di antijuventini in tv a spazzare via sogni e gloria). Nessuno ha più voglia di trattare l’argomento, ormai non c’è più la novità, non c’è più lo ...

Non bisogna pensare che i risultati sportivi siano condizionati da fattori esterni alla società.Faremmo un errore.Non ci sono fallimenti ma solo risultati che al momento non sono quelli sperati, per molti motivi.Nel 2006 avevamo una fortezza costruita in un decennio di investimenti,distrutta in due mesi.Non possiamo avere la presunzione di voler tutto subito ,ma dobbiamo avere la passione di aver pazienza perche' la nostra storia non e' cancellabile,ma migliorabile.Possiamo solo tornare a vincere .Saremo la prima società italiana ad avere lo stadio di proprietà.Dobbiamo essere l'ultima a crearci alibi. Al Lavoro

A dispetto di tutti i proclami susseguenti l’inizio della presidenza di Andrea Agnelli, la Juve di oggi non è molto diversa da quella che ci hanno regalato John Elkann e Montezemolo nel 2006. Infatti, il tanto decantato “smile style” del nuovo corso bianconero, che i due “alleati di Moratti” hanno inizialmente affidato a Blanc e Secco, non sembra avere avuto soluzioni di continuità neppure con Marotta e Del Neri, poiché la Juve di oggi fa davvero ridere tutti i suoi avversari. Io ho sempre riconosciuto alla proprietà il diritto di mandare in serie B la Juve per salvaguardare gli interessi dell’Exor e della Fiat sull’orlo del fallimento e, quindi, la necessità di accettare aiuti di “Profumo ...

Se si vuole rifondare una grande squadra come la Juve servono idee, passione, ma soprattutto gli euro tanti, tantissimi euro. Non se ne può più, non è possibile vedere una squadraccia come quella attuale indossare la maglia bianconera. Bisogna essere seri e guardare in faccia la realtà: questi calciatori sono in buona parte pipponi, il resto è fatto da giocatori normali che nel Milan e nell’Inter farebbero le riserve. Non si può ad ogni calciomercato stare a contare gli spiccioli vedendo i campioni andare altrove, non si può puntare solo su scommesse, se ne può vincere al massimo una se si è fortunati. Non si può puntare ad avere un organico che al massimo può arrivare al quarto posto, ...

Vorrei fare un parallelismo, forse un po' azzardato, tra il mondo del calcio e il mondo in generale, o meglio quello che nel mondo sta succedendo negli ultimi tempi. Seguitemi. Mi riferisco in particolar modo a ciò che sta succedendo nei Paesi del nord Africa, con regimi ultradecennali rovesciati dalla rabbia dei loro popoli che abbiamo invece sempre immaginato perfettamente sodali di chi li governava. E invece no. Questi popoli hanno dovuto ingoiare e sopportare per decenni cose di cui noi occidentali ignoravamo l'esistenza. Adesso il tappo è saltato e la schiuma sta venendo tutta fuori. E qui da noi? Da quanti decenni, a cominciare dalla tanto celebrata unità d'Italia, abbiamo dovuto ...