La Juve perde a Milano con la seconda squadra della città. Senza quella determinazione tipica che ci aveva abituati in queste gare. Partita subito iniziata male perché abbiamo perso Tiago dopo un minuto, e mai come stasera poteva essere utile nel centrocampo bianconero. Squadra che ha subito la fisicità degli avversari, proprio a centrocampo. A parte una grande parata di Julio Cesar su colpo di testa di Alex al 36° del s.t., la Juve non ha creato niente di preoccupante. Queste le mie personalissime valutazioni. MANNINGER = para tutto il parabile. Esce bene sui palloni alti. E’ graziato da Ibra un paio di volte con tiri fuori lo specchio della porta, poi al 27° del s.t. becca un goal stranissimo da Muntari, in seguito ad un contrasto aereo dal quale Ibra calciava maldestramente in area e il tiro prendeva in contropiede Grygera che si faceva anticipare da Muntari con un tocco che incrociava quasi Manninger, il quale sorpreso, forse chiedeva il fuorigioco un inesistente, dell’interista. Fatto sta che in quel momento il portiere è stato fatalmente disattento. GRYGERA = Applicato sulla sua fascia, ma sbaglia un paio di cross in maniera elementare al 14° e 16° del p.t.. I suoi scambi con Marchionni questa sera non sono produttivi e i giocatori interisti lo costringono sempre a far giocare “al limite”. Perde Muntari nel momento topico del goal dell’Inter. MOLINARO = Tonico, tranne una piccola indecisione nel primo tempo, in difesa non ha penato molto. Davanti con Nedved si sgancia continuamente ma non produce risultati tangibili perché quasi sempre chiuso da Zanetti ( con il quale Mourinho ha blindato la sua fascia destra ) e Maicon. TIAGO = Primo contrasto con Muntari e caviglia sinistra girata con ginocchio che subisce una tensione innaturale. Distorsione. Sostituito da MARCHISIO = Si segnale soprattutto per un pallonetto al 42° del p.t. poi scompare in mezzo al campo, fagocitato dai muscolari dell’Inter e dall’incapacità dei suoi compagni di creare gioco sul quale poter fare la sua parte. LE GROTTAGLIE = Fa a sportellate con Ibra. Viene ammonito al 28° del p.t. e al 32° del p.t. sbaglia banalmente un pallone regalandolo a Ibra che solo davanti a Manninger tira fuori. Prima e dopo si fa sentire con il fisico e limita lo svedese. Comanda la difesa nell’applicare il fuorigioco, ma non sempre tutti riescono alla perfezione, infatti su questi la terna arbitrale ha compiuto un paio di errori su azioni neroazzurre che avrebbero potuto…farci male. CHIELLINI = Meglio di Nic. Non perde un contrasto. Copre su tutti al centro e sulle fasce. E’ il migliore della difesa. Rizzoli gli fischia in area interista un fallo “fantasma” in seguito ad azione di calcio d’angolo. MARCHIONNI = Limitato da Maxell. Ripiega a centrocampo, ma questa sera non ha avuto passaggi giocabili dai centrocampisti. Si scambiava con Grygera ma non ha ribadito le belle prestazioni “di possesso” delle ultime partite. Su di lui al 23° del p.t. c’è un probabile rigore per una entrataccia di Muntari. Al 24° del s. t. lo sostituisce CAMORANESI che in un paio di occasioni semina i giocatori interisti, ma non incide più di tanto. SISSOKO = Perso subito il suo compagno di reparto, con Marchisio non riesce a gestire al meglio la fase di rilancio impegnato com’è a rintuzzare la determinazione di Stankovic e Cambiasso. S’impegna come al solito ed effettua molti recuperi alla “Momo” ( belli quelli al 33° ed al 35° del p.t. ). Perde però un pallone banale dal 39° del p.t., dal quale nasce un’azione pericolosa per l’Inter. E’ stato comunque il giocatore che meno ha subito la fisicità degli avversari, e la loro determinazione superiore. Subisce al 12° del s.t. un fallaccio a centrocampo da Muntari non rilevato dall’arbitro Rizzoli. DEL PIERO = Non il solito Del Piero di queste serate di gala. E’ comunque l’unico che inventa calcio dalla nostra metà campo in su. Subisce i contatti con Materazzi che comunque fa ammonire al 4° del s.t. Perde palloni, non da lui. Poi al 36° del s.t. in seguito ad angolo conquistato da Camoranesi, con un colpo di testa costringe Julio Cesar alla parata che salva il risultato della squadra milanese. L’arbitro gli fischia contro alcuni contrasti con Materazzi sui quali non ho visto alcun fallo, mentre l’interista entrava con la…solita determinazione. NEDVED = Corre e rincorre, ma non incide mai. Anche la sua fascia è stata coperta bene dai giocatori interisti. Registro un suo tiro abbondantemente fuori al 27° del p.t. e poi niente altro. Il centrocampo interista e Maicon lo hanno costretto a stringere sempre al centro dove veniva fagocitato dai più potenti e determinati giocatori neroazzurri. Perde un pallone al 19° del s.t., conquistato da Ibra che s’invola in contropiede ma tira fuori. AMAURI = In lotta continua con Samuel che fa ammonire all’ 8°del s.t. Perde per un pelo il controllo in un paio di contropiedi orchestrati con Alex il primo tempo ( quella al 20° del p.t. poteva essere un’azione pericolosa). Subisce la prestanza atletica e l’anticipo di Samuel e Materazzi anche sugli stacci aerei. Prende lui stesso un’ammonizione dall’arbitro Rizzoli per proteste in seguito ad un fallo fischiato contro, dopo l’ennesimo contrasto con Samuel. Limitato dalla coppia centrale interista e circoscritto. Ranieri lo sostituisce al 31° del s.t. in modo abbastanza sorprendente considerato che la Juve doveva recuperare il risultato, ed al suo posto entra IAQUINTA che letteralmente non tocca palla. Complessivamente una prestazione molto ad di sotto di quanto ci si aspettava. La perdita di Tiago giustifica solo in parte la netta inferiorità dimostrata dal centrocampo, rispetto agli avversari, soprattutto in fase di costruzione, con le conseguenti gravi difficoltà riscontrate dall’attacco. Ma, secondo me, è mancata la determinazione feroce e l’applicazione concentrata che i bianconeri hanno sempre dimostrato in queste partite. Loro ci tenevano più di noi ! Questo è il messaggio assurdo che è passato da questi 90 minuti. Anche se non fosse vero, questo però risulta alla visione della partita. Quasi come se la squadra si fosse un poco messa in sintonia con la superficialità chiacchierona con la quale questa improvvida dirigenza aveva commentato il match. Aggiorniamo quindi lo score degli scontri in campionato tra la Juve e l’Inter che dopo stasera ci vede comunque in vantaggio per 80 vittorie contro 56 sconfitte. Complessivamente però si deve registrare un passo indietro del gioco espresso dalla Juve che, sebbene con i titolari assenti che sappiamo, non risulta essere alla pari dell’avversaria, dalla quale ci distanziano 6 punti in classifica. |