Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di M. VIGHI del 24/08/2010 08:28:09
Ieri, oggi e domani a Villar Perosa

 

Oggi 24 agosto sarà il momento dell’amichevole di Villar Perosa, una giornata dal sapore speciale per tutti i tifosi della Juventus, ed evento che suggerisce alcune riflessioni in merito.
In primis, sicuramente, la capacità del tempo di poter imprimere un valore simbolico a qualsiasi avvenimento che venga ripetuto ad intervalli regolari. Così è per l’amichevole a casa Agnelli della compagine bianconera, che ha nel corso delle stagioni sviluppato un alone quasi mistico, con quel rinnovarsi ogni anno di casacche e sponsor, di giocatori, allenatori e dirigenti. Ma la cornice dell’amore immutato nelle varie epoche e della intensità della passione nei tifosi di Madama non è invece mai mutata, né quest’anno sarà diverso.

Evaporata con il caldo la vena sentimentale che evoca il contesto, salutare e comunque da assaporare specie per i tanti tifosi che soffrono calcisticamente da più anni a questa parte, sarebbe operazione saggia cercare di isolare l’aspetto affettivo e con freddezza accostare l’avvenimento con quelli che l’hanno preceduto nelle stagioni passate. Una operazione che dal 2006 non può prescindere dall’essere scissa in due componenti nettamente distinte: da una parte l’aspetto sportivo, dall’altro le dinamiche societarie e processuali post-farsopoli.
Se si vuole guardare agli aspetti puramente inerenti il rettangolo di gioco, la formazione bianconera si presenta rinnovatissima rispetto all’anno scorso. Non che ci si potesse aspettare il contrario, in teoria: squadra che perde, normalmente, si cambia. C’è un nuovo mister, Gigi Delneri, e tanti volti nuovi: Pepe, Lanzafame, Storari, Krasic, Bonucci, Motta, Martinez, forse Aquilani. Altri invece non si vedono più: quello di Poulsen, Cannavaro, Giovinco, Almiron, Paolucci ed altri. Ma quello che veramente segna la forte differenza rispetto all’anno passato sono le strategie degli acquisti e le dichiarazioni della vigilia. L’estate del 2009 era stata contraddistinta dal 25 periodico, i milioni spesi per Diego ed altrettanti per Felipe Melo. Acquisti altisonanti (almeno Diego) e proclami di scudetto. Peccato che senza essere grandi esperti di pallone era già chiaro che l’equilibrio tattico della squadra in campo non sarebbe stato così semplice da trovare, specie magari per un allenatore senza molta esperienza. E che in caso di fallimento la rosa fosse estremamente poco duttile e di difficile adattamento ai cambiamenti. Al contrario, l’estate 2010 ha registrato solo acquisti di chiara matrice dell’allenatore ed improntati a coprire i ruoli da lui prediletti. Sopra a tutto le fasce, dove infatti si sono susseguiti gli arrivi di Motta, Pepe e Krasic sulla destra, e Lanzafame e Martinez sulla sinistra (e potrebbe non essere finita). Vivaddio quest’anno nessuno parla di scudetto, anzi per la verità si parla semplicemente molto poco: se nel 2009 ogni giorno i bianconeri regalavano perle ai porci in ogni intervista , in ogni quotidiano ed ogni giorno, quest’anno sembrerebbe vigere l’imperativo di lavorare e non di parlare. Eccezione a confermare la regola Buffon, che nelle ultime ore ha regalato un’intervista nella quale praticamente racconta di non aver accettato le sirene del Manchester City semplicemente perché gli sembrava non vi fosse un grande difensore a dargli sicurezza. Nulla di scandaloso per carità, ma che almeno serva a sturarsi le orecchie a chi ancora fosse convinto che il portiere fosse rimasto alla Juve per puro e semplice attaccamento alla maglia. Detto che comunque non sorprende più la serie di interviste concesse da Buffon, che probabilmente vanta più articoli su Gente e Vanity Fair di Belen e tanti altri.

Guardando invece al lato giuridico e societario, le novità sono sostanziali e sostanziose. Il nuovo presidente è Andrea Agnelli, l’anno scorso era Blanc, che di sfiga in questi anni ne ha portata tantissima in casa Juve, e si sospetta nemmeno troppo inconsapevolmente. Il nuovo presidente ha provveduto a liquidare tutti gli uomini della sciagurata era "new holland" sostituendoli opportunamente con uomini la maggioranza dei quali dal valore già testato nella precedente gestione vincente della triade. E procedendo ad un bell'esposto alla FIGC che profuma tanto di nuovo vento di juventinità, rispetto alla gestione Elkann contraddistinta dall’accettazione supina di ogni provvedimento, dalla richiesta di retrocessione in serie B, e dall’allontanamento di dirigenti per codice etico, pratica mai più eseguita in altro contesto Ifil già Exor. Unica eccezione il francese Blanc, formalmente ancora al suo posto anche perché assai caro da liberare prima della scadenza del contratto, cui mancano ormai solo 4 mesi.

C'è infine una curiosità su Villar Perosa 2010 che verrà soddisfatta solo mercoledì in seguito alla lettura dei quotidiani. Perché quegli organi di stampa che fanno capo al mondo fiat e intorno vi ci gravitano vuoi per presenza nell’azionariato vuoi per passati e ricorsi storici, ovvero quelli del gruppo Rcs, Corriere, Sole24ore e il quotidiano poco sportivo, rosa, e poi Tuttosport, La Stampa e Repubblica sono stati grandi protagonisti in questi anni. Dall’atteggiamento giustizialista assunto nel 2006 nei confronti della Juve, con ogni mezzo legale e illegale, come la pubblicazione delle telefonate ancora sotto segreto istruttorio e via dicendo, all’esaltazione di John e dei suoi fidi scudieri, in primis Blanc, con iperboli leccapiedi al limite del senso del pudore. Il Corriere nel 2006, a corredo dell’amichevole di Villar Perosa, titolava “Elkann: mai così vicini alla Juve”, e giù tutta una serie di accostamenti di John Elkann all’Avvocato, tanto per cercare di accostare nel cuore e nella mente dei tifosi i due personaggi. Una pratica proseguita nel corso di questi anni, e che oggi stesso prosegue. Ancora Tuttosport, oggi, ci ricorda che “scontata la presenza del nuovo presidente Andrea Agnelli, potrebbe materializzarsi anche John Elkann, presidente della Fiat e da sempre tifoso bianconero come suo fratello Lapo, che lo stemma della Juve se lo è fatto tatuare all'altezza delle vene sul polso dopo la discesa all’inferno della serie B.” Come dire: bravi loro che da sempre tifano Juve…
Questa volta ci sarà un Agnelli a bordo campo, ma in elicottero arriverà John. Vuoi mettere? Del resto la Juve era di suo nonno (perché invece il nonno di Andrea Agnelli era un Rotschild?!?). La sua Juve dell’anno scorso era quella da scudetto (si è visto no?!?). E il suo grande manager Jean Claude Blanc il creatore del calcio sostenibile (infatti sono franati sia la squadra sia il bilancio !?!). La caduta degli dei, ovviamente, non poteva essere celebrata da stipendiati degli stessi. Chissà cosa inventeranno mercoledì a seguito della giornata di domani. Non resta che attendere per sincerarsene.
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our