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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. DEL RE del 27/08/2010 13:30:37
Caro Roberto Bettega..

 

Caro Roberto Bettega,

così iniziava la mia lettera aperta che circa tre mesi or sono apparve sul nostro sito; e così, caro Roberto Bettega, inizia anche questa.

Allora ti scrissi per chiederti quale fosse stato il senso del tuo ritorno, perché il tuo gesto, indubbiamente coraggioso, aveva spaccato in due, ancora una volta, il tifo bianconero che prima aveva un solo unico sentimento nei tuoi confronti; chi lo aveva inteso come un tradimento e chi lo giustificò come un fatto di cuore; pochissimi altri, fra cui chi ti scrive, speravano che il tuo ritorno fosse il preludio ad una rivoluzione in Società che avesse il senso di ricollocare Andrea Agnelli al suo posto.

Nel frattempo sono uscite novità clamorose sul caso Farsopoli; novità che hanno visto coinvolte anche le società oneste guidate, allora come oggi, da sedicenti santi subitanei; è avvenuto che l'erede per caso ha capito che il giochino da lui stesso assecondato in quella tristissima estate stava per rompersi in mille pezzi e che alcuni di essi avrebbero potuto incastrarsi a far danno in qualche ingranaggio ben più grande e ha fatto un passo indietro permettendo il ritorno di un Agnelli alla presidenza della Juventus.

A quanto pare, però, nel nuovo corso non c’è stato spazio per te.

E allora torno a ripresentarti gli stessi dubbi che avevo allora: perché accettasti la corte del "francese", colui che insieme a Cobolli Gigli ti denunciò, di fatto, insieme a Giraudo ed a Moggi? Perché accettasti di lavorare contro chi tanto male ti/vi fece?

Adesso, caro Roberto, non ci rimangono che i rimpianti: a te per non aver ottenuto nulla di quello che ti eri prefisso col tuo secondo ritorno in società, a noi per quel senso di innaturale conclusione della tua straordinaria epopea bianconera che ci accompagna da inizio 2010.

Ma una cosa ancora potresti farla per quei colori a cui tanto hai dato ma dai quali tanto hai ricevuto: raccontarci la verità.

La verità che ci parli e ci spieghi il nostro destino da quegli orrendi primi giorni di Maggio 2006 a questi tristi malinconici giorni di agosto 2010; la verità su quattro anni di menzogne, accordi sotto banco ed imboscate; la verità su un ritorno incomprensibile; la verità sul perché la nostra storia, intesa come tua e di tutti noi tifosi, sia stata così orrendamente deturpata.

Una verità che potrà essere raccontata ovunque, magari anche dalla poltrona di una trasmissione da sempre odiosa verso i colori bianconeri, una trasmissione alla quale tu parteciperai in veste di opinionista al posto di Mughini, per mantenere inalterata la misera presenza di un solo juventino.

Caro Roberto, comunque sia, adesso puoi; adesso non hai più lacci e laccioli ad impedirti di fare la cosa più dignitosa per rispettare il tuo nome, che per noi è una bandiera: dirci la verità!
 
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