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Attualità di P. CICCONOFRI del 09/09/2010 07:49:20
Le banderuole del blasone

 

Le banderuole sono le persone volubili, che cambiano facilmente opinione, un po’ come sta succedendo nell’ambiente juventino. L’ultimo slogan che sentiamo martellare ultimamente recita: la Juventus non ha più lo stesso fascino di qualche tempo fa, ha perso il suo blasone!
Ma da cosa si capisce che ha perso il blasone? Per le banderuole la risposta è presto data: il rifiuto di alcuni giocatori di vestire la maglia bianconera.
Sorpresa? No, purtroppo ci siamo abituati anche alle molte sfumature del tifo e allo stupro della passione in nome dell’interesse, figuriamoci se qualche asino che raia ci spaventa!

Però la situazione fa riflettere! Abbiamo aspramente criticato quattro anni di campagna acquisti in cui sono stati letteralmente bruciati milioni di euro per “campioni” inseriti in un contesto in cui non avrebbero reso quanto in prospettiva. Lo ripetiamo da sempre, l’ambiente juventino era una polveriera, lo spogliatoio non era unito, alla guida non c’era nessuno in grado di indicare la strada da prendere. Tutti quelli che ne hanno fatto parte ne hanno pagato le conseguenze, dai senatori ai fuoriclasse, senza esclusioni; la mancanza di professionalità non ha risparmiato niente e a nessuno.
Abbiamo ripetuto all’infinito che era necessario un cambiamento radicale che con criterio e volontà poteva ricostruire lo spirito Juventus, magari con alla guida qualcuno che mostrasse anche passione per i nostri colori.

E’ chiaro che la scorsa stagione, forse una delle più disastrose vissute dalla Juventus, ha accelerato il cambiamento, perché vuoi o non vuoi, il canale di comunicazione dello sport è fatale per la velocità con cui raggiunge tutto il suo ampio bacino d’utenza .
Oggi le banderuole, deluse dalla campagna acquisti, si sentono umiliate e rimarcano ossessivamente come alcuni calciatori abbiano preferito altre destinazioni alla Juventus, riconoscendoci una perdita di fascino.

Abbiamo, sborsando fior di milioni, acquistato campioni o pseudo campioni solo perché davano un’immagine vincente, erano una dimostrazione di forza, senza minimamente garantire le condizioni per la loro esplosione (per chi ne possedeva le potenzialità), anzi, sono stati buttati nel mucchio in ordine sparso.
Ma cosa è più logico, ricostruire un ambiente sano e poi inserire man mano anche i campioni copertina o inserirli nuovamente allo sbaraglio appesantendo notevolmente il bilancio già gravato dalle perdite di quattro anni di mala gestione e affidarsi al caso?

Non capisco se le troppe critiche, che spesso arrivano dall’interno del tifo juventino, vogliono nascondere una reale prospettiva di rinascita o sono semplicemente vogliose di raggiungere qualche altro obiettivo.
Ma se anziché perdita di fascino fosse semplicemente una riconquista di credibilità?

Forse non sapere quale maglietta comprare in questa stagione, accordarsi a chi dice che Borriello ci ha rifiutato e continuare ad alimentare la teoria del ridimensionamento, è direttamente proporzionale al proprio amore per la Juventus.
 
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