Ha destato sorpresa ed un curioso interesse nei giorni scorsi, la trovata della Triestina di riempire la gradinata Colaussi con spettatori finti. L’immagine – tra le altre cose - risale all’ultima giornata del “tutto esaurito”, proprio quando la Juventus stava disputando il campionato di serie B, ospite appunto della Triestina.
Che il calcio era in crisi non è certamente una gigantografia a sottolinearcelo, ma questa immagine si somma alle tante che mostrano come, impietosamente, siamo caduti in basso.

Lo ripetiamo da tempo, i segnali del fallimento di questo governo sportivo, arrivano da tutti i campi e da tutte le prospettive. Segnali di ripresa, al contrario, non si vedono nemmeno all’orizzonte.
La politica sportiva dei salotti buoni, anziché prestarsi ad un mero lavoro di rappresentanza e riempire l’aria con parole prive di significato, dovrebbe pensare a risollevare - nei fatti - un movimento che è destinato a perdere, questa volta definitivamente, il suo blasone. Quando inizieranno?

Aggiungiamoci il vertiginoso calo degli abbonamenti nella serie maggiore, con un’unica società – la Juventus- che sta portando avanti un progetto stadio secondo le nuove concezioni - esigenze, e tutte le altre società maggiori arenate nei conti del fair play finanziario che a quanto pare preoccupa e non poco.
Un panorama in cui, la giustizia sportiva è fuori controllo, lo stato finanziario delle società altrettanto, le strutture non adeguate, dove é sempre attuale domandarsi cosa hanno fatto in tutti questi anni i responsabili di quei controlli che avrebbero almeno arginato questa situazione. Quando saranno presi seri provvedimenti?

Tornando all’argomento di apertura, ritengo che per questo calcio, il giusto pubblico sia proprio quello finto, come la gigantografia esposta dalla creativa Triestina.