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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di P. CICCONOFRI del 11/09/2010 08:53:03
Tutto il contrario di tutto

 

Rileggendo alcune notizie della settimana ho pensato che è curioso come il paradosso, a volte, venga fatto passare per cavalleria. Proviamo a leggere insieme.

Apro con Platinì e con il suo fair play. Nei mesi scorsi abbiamo visto come la sua entrata in vigore (se mai ci si arriverà), è stata posticipata al 2015 (inizialmente prevista per il 2012), nonostante se ne faccia comunque un gran parlare. Mi sorprende che il presidente della Uefa, il fautore di questo progetto, in clima di austerity, glissi in modo poco diplomatico, sullo stipendio di alcuni neo-giocatori del Milan che vanno in senso opposto allo stesso principio del fair play, e lo fa con queste parole: «Il Milan? Non bisogna focalizzare troppo sugli stipendi dei singoli giocatori, ma sulla gestione in generale. Berlusconi è un grande imprenditore, se ha fatto queste operazioni vuol dire che sa cosa fare». D’altra parte loda – e non la prima volta - gli onesti rappresentati di Milano : «L’Inter. Moratti ha capito lo spirito ed è un esempio di cambiamento di gestione». La cosa fa sorridere perché, proprio questa settimana, la gazzetta dello sport ha pubblicato le tabelle del monte salari delle principali squadre italiane e proprio inter e milan occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione. Ma fa ancor più sorridere perché Platinì, dopo la difesa d’ufficio delle due squadre, da la sua visione generale augurandosi che la situazione si regolarizzi presto: «Il problema è che in Italia si spende troppo per gli ingaggi, in Germania solo il 50% dei ricavi, infatti chiudono sempre i bilanci in pareggio». Qualcosa non torna, direbbe Beha!

Anche Pierluigi Casiraghi, il ct degli azzurrini, ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa dopo aver attenuto la qualificazione ai playoff dell'Europeo 2011: «Dopo 4 anni anche io ci capisco...» . Ancora dobbiamo capire con quale criterio e per quali meriti sia stato scelto proprio Casiraghi come allenatore della nazionale under 21, ma se ricordiamo che la nomina è datata luglio 2006, scelto dai commissari della FIGC Guido Rossi e Albertini per sostituire Claudio Gentile, sembra tutto più chiaro. Ma guardiamo il suo palmares: sotto la sua direzione l'Under-21 si qualifica all' Europeo 2007, dove viene eliminata nel girone, ma riesce ad ottenere comunque la qualificazione al torneo olimpico del 2008, superando il Portogallo in uno spareggio conclusosi ai calci di rigore. In preparazione di quest'ultimo coglie la vittoria nel Torneo di Tolone disputato nell'estate del 2008. Alla guida della Nazionale Olimpica a Pechino 2008 Casiraghi raggiunge i quarti di finale, quando la sua squadra viene eliminata dal Belgio. Partecipa all' Europeo 2009 in Svezia, dove supera la prima fase conquistando il primo posto nel girone. In semifinale gli "azzurrini" vengono eliminati perdendo per 1-0 con la Germania. Considerando che ha ereditato una squadra vincente e promettente (ricordiamo che lo scorso anno poteva contare anche sul fenomeno Balotelli), secondo voi ci capisce?

E’ il turno di Secco e Castagnini che rivendicano, dalle pagine di alcuni quotidiani, la paternità di operazioni che avrebbero sicuramente fatto fare il salto di qualità alla Juventus (campioni e futuri campioni), valorizzando il loro lavoro e dimostrando la loro competenza. Insomma, di sicuro oggi c’è il fallimento concreto della gestione della Juventus post-calciopoli nel loro raggio d’azione, e le parole spese oggi, rimangono ipotesi che come tali non possono avere nessun riscontro. Non sarebbe meglio un bel silenzio?

Il 09 settembre, sono stati presentati dal Milan i neo acquisti Ibrahimovic e Robinho che un primo risultato lo hanno ottenuto: abbonamenti in crescita così come l’entusiasmo. In realtà la sorpresa è proprio che non c’è sorpresa; la presentazione di Ibra ricalca le precedenti anche se fatte con maglie diverse, il Milan ha una squadra di giocatori che stanno inesorabilmente andando verso la fine della carriera. Non si guarda al futuro ma solo all’immediato e sappiamo anche il perché.

Chiudiamo con l’italiano che più italiano non c’è, il fenomeno Balotelli, che da questa stagione è un giocatore del Manchester City di Mancini. Lo hanno sponsorizzato in ogni modo ed in ogni dove, viene proposto come unico talento emergente, l’inter lo ha blindato con la clausola “anti-Milan” o “anti tutti”, ma lui, il fenomeno, continua a cantare l’inno del Milan. E’ una situazione paradossale!

Anche di questo vive il calcio italiano!
 
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