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Attualità di P. CICCONOFRI del 21/09/2010 10:39:04
Se la suonano e se la cantano

 

Per qualcuno «calciopoli si è conclusa», anzi «deve essere conclusa al 2006»; gli sviluppi giudiziari, «per il bene del calcio italiano, non devono intaccare i giudizi sportivi». Affermazioni queste del giornalista della gazzetta, Alberto Cerruti, rilasciate su Sportitalia nella trasmissione condotta da Michele Criscitiello "Aspettando la Serie A".*

Che la gazzetta non trovasse interessanti gli sviluppi del processo napoletano di calciopoli era evidente, se non per quegli aspetti che gli permettevano di fermare la sentenza al 2006, rimarcando e condizionando con informazioni non complete e ben indirizzate, il dolo di chi ha eletto come colpevole ancor prima del verdetto del giudice.
Che la gazzetta ha sempre sorretto, incentivato e condizionato l’opinione pubblica sportiva negli ultimi quattro anni accompagnandola, nel clima di caccia alla streghe, all’impiccagione della Juventus, è un altro dato di fatto non smentibile.
Che la gazzetta sia stata parte attiva nel pre-calciopoli attraverso i rapporti del suo giornalista M. Galdi e la procura di Napoli mentre si stavano svolgendo le indagini di farsopoli, è un altro chiaro e incontrovertibile dato di fatto.
Se uniamo a questi aspetti la recente campagna pubblicitaria volta alla valorizzazione del marchio dell’internazionale, il quadro è completo.

Ora, se la volontà della gazzetta è quella di non parlare di calciopoli, non è necessariamente una necessità da soddisfare. Molti juventini e sportivi che hanno avuto la voglia di leggere qualcosa di veramente libero da condizionamenti lo hanno potuto fare imparando anche come ricercarlo. Oggi esiste una realtà parallela, come la nostra, che si sviluppa via internet e che ha la volontà di non fermarsi al 2006.
Quello che mi sorprende non è tanto la prese di posizione di giornalisti legati al quotidiano sportivo, ma il modo in cui pretendono di sostituirsi a chi deve decidere, giuridicamente con pieno titolo, il destino di chi è ancora legato alle vicende di calciopoli.
Molte verità, sapientemente occultate, sono emerse nonostante l’opera di insabbiamento che giornali come la gazzetta hanno sistematicamente praticato; la realtà, seppur amara per qualcuno, sta affiorando in tutta la sua gravità ed ora non è così semplice pretendere di non vedere e chiedere di fermare tutto perché più conveniente.

Noi seguiremo gli sviluppi di calciopoli e chiederemo giustizia fino alla fine, non sostituendoci ai giudici, ma ribellandoci a chi invece vorrebbe farlo.

Motivo per cui lasciamo volentieri, i giornalisti della gazzetta, a cantarsela e suonarsela da soli!


* Nota della redazione:
In data 22/09/2010, con lettera intestata alla testata tuttojuve.com, Alberto Cerruti smentisce di aver pronunciato o pensato quelle frasi nel corso della trasmissione.

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=30162

Nella stessa data, l'autore dell'articolo contenente le frasi da noi riprese, Vignati, si scusa per aver “travisato il senso delle parole”

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=30165
 
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