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Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 14/10/2010 15:18:09
Calciopoli. Dichiarazione M. De Santis

 

Tribunale di Napoli – Udienza del 12 ottobre 2010. Dichiarazione spontanea di M. De Santis.

Massimo De Santis: «Signor Presidente, signori giudici, sarò brevissimo questa volta. Volevo soltanto dire che, ho sentito in questa aula riferire circa la mia persona della conoscenza da parte mia di atti di indagine. Vorrei soltanto precisare che, soltanto nella metà di giugno del 2005, mi viene notificata la prima proroga di indagine e quindi soltanto in quel momento storico io vengo a conoscenza che sulla mia persona ci sono delle indagini. Il dato è emerso anche questa mattina, attraverso l’esame dei testi, perché ricordo benissimo che io ero in Olanda per un mondiale under 20 e mentre stavo rientrando - quindi colloco la data intorno al 15-20 giugno del 2005 - fui raggiunto da una telefonata che mi diceva che dovevo ritirare un atto, ed io quell’atto lo andai a ritirare soltanto dopo il mio ritorno in Italia. Grazie».

Avvocato Gallinelli: «Questa dichiarazione spontanea, ovviamente, poi richiede una mia richiesta a questo tribunale, che è una richiesta ovviamente di una certa rilevanza, credo come siano rilevanti le imputazioni che sono state mosse agli imputati in questo processo.

Mi riferisco al segmento dichiarativo - non chiedo ovviamente una valutazione a questo tribunale sull’attendibilità di un teste che poi è il teste principale delle indagini che sono alla base di questo processo, quindi parliamo del colonnello Auricchio - ma solo ad suo segmento dichiarativo, relativo a fatti determinanti per l’accertamento della verità, con riferimento alla presunta condotta associativa del Signor Massimo De Santis.
Io ho, e produrrò ovviamente a questo tribunale - questo è il presupposto della richiesta che poi sommessamente rivolgerò a questo tribunale - la richiesta di proroga delle indagini preliminari a cui ha fatto riferimento l’arbitro De Santis, che in data 09 maggio del 2005 era ancora negli uffici della Procura Della Repubblica di Napoli; cioè questa richiesta di proroga venne firmata dai pubblici ministeri di Napoli il 09.05.2005. E vengo adesso alla richiesta - perché ritengo che sia determinate questo elemento - con riferimento a quanto dichiarato a questo tribunale e a tutti noi, il colonnello Auricchio all’udienza del 23 marzo 2005. Il colonnello Auricchio parlò del …».

Casoria: «Vabbè, ce lo ricordiamo diceva che parlava perché sapeva … teneva un determinato … Dica prima la richiesta, poi ci dice la motivazione .. ».

Avvocato Gallinelli: «Trasmissione degli atti all’ufficio del pm per valutare l’eventuale la falsità delle dichiarazioni del colonnello Auricchio, con riferimento ad una specifica circostanza che adesso appunto vi illustrerò: falsità, con riferimento ad un dato oggettivo che è questo documento - che io adesso mi appresto a produrre a questo tribunale - quindi la richiesta di proroga delle indagini preliminari, perché, io non è che vado a censura la valutazione cha ha fatto il colonnello Auricchio e ovviamente coloro che lo hanno coadiuvato nel corso delle indagini e ovviamente anche i pm che hanno diretto l’attività investigativa, io vado a censurare una distorsione della realtà - ovviamente come documentalmente provato- che ha operato il colonnello Auricchio con riferimento ad una importantissima circostanza di questo processo, cioè il presunto sdoganamento del De Santis dall’associazione, quindi non si stratta solo di una censura relativa all’ipotesi o al teorema accusatorio degli inquirenti . Cioè il colonnello Auricchio testualmente dice che De Santis in aprile, ha avuto un atteggiamento, una condotta arbitrale contraria, obiettivamente contraria alla Juventus; ora chiaramente noi conosciamo l’art. 458 del codice di procedura penale, che prevede anche lo svolgimento di indagini di accertamento su fatti e circostanze a favore dell’indagato … non pretendevo ovviamente così tanto, questa norma è ovviamente scarsamente visitata dai pm e dagli investigatori. Questo circostanza, questo atteggiamento contrario di De Santis alla Juventus - e mi riferisco alla partita Juventus- inter del 20 aprile 2005 e poi la partita successiva, Fiorentina-Milan ( ovviamente che Nesta purtroppo non ci ha saputo descrivere in modo particolareggiato) - era derivato dal fatto che il De Santis era venuto a conoscenza delle indagini di questo processo, quindi che aveva assunto la qualità di indagato con riferimento al campionato di calcio 2004-2005; quindi ha operato una evidente distorsione della realtà, laddove emerge che De Santris - ovviamente riteniamo noi che non sia mai entrato in questa associazione e che non esista nessuna associazione- ma che comunque non si era sdoganato da questa associazione perché avrebbe appunto ricevuto la richiesta di proroga delle indagini preliminari, che come ho dimostrato oggi - perché è stato molto difficile reperire questo documento - al tribunale, questa richiesta il 9 maggio era ancora negli uffici della procura della repubblica di Napoli e quindi non certamente poteva essere conoscenza del De Santis, che ne venne a conoscenza al rientro dai mondiali under 20 dall’Olanda.
Quindi io credo che ovviamente e ovvio, i testi non è che sono obbligati a ricordare tutto e a non sbagliare, ma io credo che la particolarità di questo segmento dichiarativo del colonnello Auricchio sia consistito nel fatto, nel far credere, nel tentare di far credere al tribunale, che la mancata attenzione su queste partite …».

Casoria: «Abbiamo capito avvocato Gallinelli, la vuol fare adesso? non gliela facciamo più fare l’arringa finale..la sta facendo adesso .. ».

Avvocato Gallinelli: «Volevo solo evidenziare.. ».

Casoria: «È logico, all’esito sarà valutato».

Si procede al deposito dell’atto.

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