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Calcio giocato di G. GALAZZO del 17/10/2010 23:44:54
Lo spezzatino è servito VII giornata

 

Pennellate d’autore

Non era facile riappropriarsi del calcio giocato dopo le scene di guerra vissute a Genova e, per fortuna, dopo questa settima giornata di campionato, ben altri interpreti ritornano protagonisti del calcio, del gioco del calcio, lasciando "Ivan il serbo", alla mamma che tanto lo adora o alle guardie carcerarie che forse lo amano un po’ meno.

Nell' anticipo di sabato il Milan ha lanciato il primo messaggio: che non sia solo Ibra a togliere le castagne dal fuoco, lo ha confermato il recupero di Pato, regalandoci la prima "gemma" della giornata, con il tiro al volo nel gol del vantaggio (assist con il contagiri di Ibra), lo ha ribadito Dinho che ha abbinato qualità ad un sorprendente dinamismo.
Qualche brivido sul 2-1 e la poca qualità sulle fasce (Zambrotta non è eterno) non possono farci dubitare sulle qualità di questo Milan.

Nel sabato sera, all'Olimpico, la Roma ritrova compattezza, carattere e i tre punti contro un Genoa evanescente e confusionario che, sino ad ora, per gioco e punti può essere considerata un 'autentica delusione di inizio stagione.
La Roma si é aggrappata alla forza di Borriello, a qualche lampo di Totti, al dinamismo di Brighi e poco altro, con parte della vecchia guardia (Tonetto, Perrotta, Taddei , su tutti) che stenta ancora a ritrovare la condizione dei tempi migliori; l'emergenza, nonostante la vittoria, non sembra finita.

Grazie ad Et’o e a Julio Cesar, una seppur deludente Inter, riesce comunque a conquistare i tre punti a Cagliari: Eto'o, con l'ennesima rete capolavoro, é in questo inizio stagione, il vero trascinatore dei neroazzurri. Agli idioti che hanno lanciato insulti razzisti al campione africano, non c'era miglior risposta da dare se non offrire la seconda gemma della giornata.

Il derby emiliano romagnolo finisce in parità con un risultato che soddisfa più il Cesena che il Parma, molto più volitivo degli uomini di Ficcadenti, ma inconsistente sotto porta sia con Boijnov che con Crespo.
Il pareggio, se non altro, ha messo fine alla serie di sconfitte che cominciava ad essere preoccupante per entrambe le squadre: il classico brodino caldo.

Termina in parità anche il match tra Catania e Napoli ed é un punto guadagnato per i partenopei che, in vantaggio con Cavani (sesto centro in campionato), non hanno resistito alla spinta degli etnei e sono stati più volte salvati da un ottimo De Sanctis, autentico paratutto della giornata e dalla scarsa vena di Maxi Lopez, al quale, l'assenza del gol comincia a pesare parecchio.

La saggezza di Guidolin ha fatto capire ai giocatori dell' Udinese che, in tempi di magra, é meglio giocare coperti e ridurre i rischi; contro il Brescia, sprecone e sfortunato, è andata ancora meglio del previsto e i tre punti conquistati (con poco merito o cinismo, fate Voi..) tolgono, forse definitivamente, i friulani dalla palude delle incertezze di questo brutto inizio di campionato.

Nella palude e ben invischiata dentro, rimane la viola, sconfitta al Ferraris e ora tristemente ultima in classifica.
Il fortino viola ha resistito sino a 10 minuti dalla fine, difendendo il gol del provvisorio vantaggio, poi una splendida punizione di Zigler e la terza gemma della giornata, confezionata da Cassano, regalano la meritata vittoria agli uomini di Di Carlo
Giusto così: uno stadio, stuprato da gravi incidenti qualche giorno prima, doveva tornare a sorridere mentre, l'uomo che ha "paura solo delle bombe”, dovrebbe cominciare a temere anche il proprio posto.

Non c'e' stata partita tra Palermo e Bologna, due squadre distanti anni luce, l'una dall'altra, per caratura tecnica; ha nettamente prevalso il talento cristallino degli uomini di Delio Rossi con Pastore (ormai costantemente a livello di fuoriclasse predestinato) e Ilicic che hanno confezionato altre due pennellate d'autore della settima giornata.
Scontato ripeterlo: là davanti, quei ragazzi fanno divertire e il maestro Rossi, che ben sta con i piedi per terra, non può però evitare di gongolare.

Lassù, sola al comando, c'é ancora la Lazio, capace di sbancare il San Nicola contro un Bari inguardabile in difesa.
Non è stata una bella partita, né gli uomini di Reja hanno fatto molto per vincerla, i tre punti però confermano gli entusiasmi ed esaltano il gruppo ed i tifosi: a Formello, vincono i sorrisi, non accadeva da tempo.

I migliori della giornata non possono che essere gli autori delle "pennellate d'autore" a cui, mi sia concesso, va aggiunto il protagonista principale: Pinturicchio Alex e i 178 gol con la maglia bianconera.
Il tramonto può attendere.

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