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Attualità di M. VIGHI del 21/10/2010 14:03:23
Se fosse …sarebbe Mozart

 

Per l’Europa League 2010-2011, stasera la Juventus giocherà a Salisburgo. Anzi, dato il luogo ove si giocherà l’incontro, l’espressione più confacente probabilmente è “sarà di scena” a Salisburgo, poiché trattasi della città che diede i natali ad uno dei più grandi musicisti e compositori di sempre: Wolfgang Amadeus Mozart.

Da appassionato sia della Juventus sia della musica, mi sia pertanto concessa una piccola licenza poetica nell’accostare qualità dell’opera ed episodi di vita del mito. Mito musicale e mito sportivo. Mi rendo conto che l’accostamento in fondo altro non è che un artificio a puro scopo del mio divertissement, eppure mi appare assolutamente evidente che se dovessimo giocare al fanciullesco “se fosse”… se la Juventus fosse un musicista, sarebbe Mozart. Potrebbe mai essere altrimenti? Il compositore salisburghese è da sempre considerato il genio assoluto della musica, predestinato e inarrivabile anche per la sua instancabile creatività e per le doti che lo videro eccellere nella composizione non meno che nell’esecuzione, e quanto a quest’ultima nemmeno limitata ad un solo strumento musicale. Ebbene, forse calcisticamente la Juventus non rappresenta da sempre lo stesso in ambito calcistico? Predestinata dalla sua fondazione, la squadra più titolata d’Italia, la prima (ed unica) in grado di vincere tutti i titoli esistenti in ambito europeo ed intercontinentale. E una società che da sempre si contraddistingue non solo per la capacità di eseguire i pezzi sul campo, ma soprattutto per la sua previa composizione, che in campo calcistico si traduce nell’organizzazione e strutturazione della rosa, la sua conduzione tecnica, e la pianificazione finanziaria alla base del progetto sportivo. E poi Mozart fu il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenità. Ovvero tipicamente i caratteri della Juventus intesa come società, proprietà ed i suoi tifosi, accusati di essere freddi causa eccesso di signorilità. E quali immagini richiamano i termini imperturbabilità, eleganza e olimpica serenità se non i volti e le sagaci dichiarazioni dell’Avvocato e dal Dottore?

C’è poi un curioso aneddoto sulla vita di Amadeus che richiama le tristi sorti juventine di quel di farsopoli. La tradizione narra infatti che Antonio Salieri, affermato musicista contemporaneo di Mozart, ne sia stato un acerrimo rivale. Secondo le accuse questa gelosia lo avrebbe indotto a plagiarne alcune opere, e alcune leggende si spingono fino ad ipotizzare una posizione attiva del Salieri anche nella morte di Mozart, che sarebbe avvenuta per avvelenamento.
In realtà, stante l’assenza di uno straccio di prova a sostegno di queste versioni, la logica impone di ritenere alquanto improbabile che tutto ciò possa lontanamente avvicinarsi a come realmente andarono le cose. Sulla morte di Mozart non esiste una versione ufficiale, e le biografie sono sovente in disaccordo: dalla sifilide alla febbre reumatica fino ad una scorretta pratica del salasso. Unico elemento certo e concordante resta che alla data della morte di Amadeus, Salieri si trovava da tutt’altra parte d’Europa. Ma soprattutto, al tempo in cui i due musicisti erano in vita, il Salieri era assai più in auge presso il pubblico che non il più talentuoso Mozart. Per quale ragione pertanto avrebbe dovuto nutrirne invidia e boicottarne le esecuzioni pubbliche e simili amenità?
Nonostante la logica, non mancano molte opere in cui la leggenda è stata trasposta come verità assoluta. Una delle più famose è quella di Puskin, appunto chiamata “Mozart e Salieri” (sembra addirittura che il titolo originario fosse “Invidia”), la quale nel tempo ha dato origine al noto detto: “se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Puskin ha ucciso Salieri”.
Il parallelo con farsopoli è più che evidente. La Juventus è stata accusata e condannata con l’accusa di aver vinto in maniera non pulita gli scudetti 28 e 29 della sua storia. Ma più il tempo passa (noi per la verità l’avevamo capito subito) più risulta chiaro che il delitto non è mai stato commesso. Nel frattempo, però, la giustizia sportiva ha emesso il suo orribile verdetto, e soprattutto tutto il mondo mediatico da 4 anni non manca di infarcire di accuse e mendacio il passato della squadra bianconera, infangandone la storia.
Se la Juve non ha rubato quei campionati, i media e la banda della (in)giustizia sportiva capitanata da Guido Rossi hanno sporcato ignobilmente la gloriosa storia di Madama. Con il beneplacito di chi in casa bianconera lasciò che tutto questo avvenisse.

Da qualche tempo sembra che la squadra bianconera finalmente stia cominciando a muoversi con sincronia intonata dei suoi singoli, e anche le note che giungono dai fronti giustizia non sembrano più così stonate. Che la melodia prosegua, allora, con la consapevolezza che ogni tifoso juventino potrà finalmente rilassarsi e ascoltare in silenzio solo quando la musica suonerà le parole Verità e Giustizia.

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