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Calcio giocato di G. GALAZZO del 25/10/2010 22:14:35
Lo spezzatino é servito VIII giornata

 

Nemico pubblico: tutti contro uno

Che l'aquila si sia un pò ribellata al suo addestratore,
che la Lazio abbia vinto comunque,
che l'Udinese sia uscita dalla palude, grazie alla terza vittoria consecutiva,
che il Chievo sia tornato lassù,
che la viola abbia battuto un Bari che non entusiasma più,
che il Cagliari sia ultimo,
che l'inter abbia pareggiato contro la Samp
e che faccia ciò che gli pare il Milan contro il Napoli: non sono questi gli argomenti di questa ottava giornata.

Guardatevi in giro, ascoltate la radio, sedetevi a vedere questo o quel programma sportivo in tv, leggetevi un giornale: c'e solo una squadra da battere, c'è solo una società da abbattere.
Lo fanno in maniera subdola o forse spudorata, lo fanno perché ora hanno paura .
Il nemico é la Juve, simpatica sino ieri, antipatica come ieri l'altro.
Oggi non ha la squadra più forte questa Juve: Eto'o è più forte di Amauri e Iaquinta, moltiplicati per tre, Motta vale quanto il cane zoppo di Maicon, il Milan ha il lodo Ibra contro la lentezza del suo gioco; la Juve no, non è ancora pronta per vincere sul campo, lo sarà presto, non oggi.
Ma é tornata nemico pubblico, grazie ad un Presidente che vuole giustizia, ad un uomo che crede nel lavoro del padre, che pretende il rispetto di quella storia, che rivuole portare a casa gli scudetti scippati dal golpe del 2006.
Lo ha fatto pubblicamente, a parole, lo sta facendo pubblicamente con i fatti e grazie ad processo sempre più farsa

Esiste però una scontata controindicazione, evidenziata dalle dichiarazioni che in settimana hanno visto vari protagonisti del mondo calcio lanciare stilettate al nuovo modello Juve: non è l'aspetto sportivo che entra in discussione, ma la nuova strategia bianconere in merito a farsopoli.
Che tali dichiarazioni escano quasi quotidianamente pare proprio un tentativo di cementare la realtà precostituita contro quella effettiva che il processo di Napoli partorisce ad ogni udienza.

L'attacco settimanale é cominciato con il presidente degli allenatori Ulivieri, secondo il quale la rilevanza del processo penale nulla ha da spartire con quanto stabilito dal processo sportivo (che le prove non fossero prove, che qualcuno abbia distorto la verità a suo piacimento, che ci siano evidenti indizi di false testimonianze, a Lui poco importa); ha proseguito Julio Cesar, imperioso nel respingere i dubbi sul quel processo pur se lui non giocava ancora nell'inter, ma i suoi compagni gli hanno raccontato ( fin troppo facile fare ironia per cui evito); pure Malesani si è professato tanto ingenuo da non aver capito, all'epoca, cosa stesse succedendo e solo ora ha capito ( chissà cosa.. rimane un mistero).
Il clou l'abbiamo toccato con Zeman che, stuzzicato ad arte dal giornalista rai di turno, in una delle sempre identiche interviste, ha allargato le colpe di calciopoli ad un decennio intero e per buona sorte che non c'erano le intercettazioni, dice il boemo, altrimenti chissà cosa sarebbe uscito fuori: rabbrividisco solo all'idea perché a quest'ora anche chi tifa bianconero sarebbe rinchiuso in un campo di concentramento.
Alla faccia di chi vivacchia in C per demeriti sportivi.
Lo schieramento offensivo ha poi messo al centro dell'attacco il bomber tascabile degli opinionisti, tanto scandalizzato da quel giocatore (sarà per caso anche bravo a giocare?) che cade in area senza contatto e talmente scorretto da dimostrarsi addirittura serbo ( maledetti juventini, rubate, vi dopate e avete in squadra pure i serbi: vergogna!!!!).
Da lì é nata la richiesta pressante per la squalifica dell’ Ivan il terribile, del vandalo che ha messo a soqquadro il fair play italiota, con tanto di palma del peggiore della giornata, nella rubrica di sport mediaset.

Non vederci una comune linea di indirizzo, non rendersi conto che tutto ciò sia un attacco contro chi vorrebbe ristabilire la verità, destabilizzando lo status quo, mi sembra un insulto all'intelligenza: tanti contro uno, tutti contro uno.
Provate ad aggiungere tanti zeri dopo quell' uno ed il risultato cambia: che l'Aquila voli, che segni Eto'o e vinca l'inter. che furoreggi Ibra, Pato, Robinho e gioisca il Milan.

Dimenticavo, il posticipo tra Napoli e Milan non é finito... ma chi se ne frega!!! ho il solito elmetto in testa e a tutti loro, lo spezzatino, servito ben caldo, rimarrà comunque indigesto

Buon campionato, fenomeni!

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