Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di P. CICCONOFRI del 05/11/2010 10:51:29
Calciopoli e i testimoni scomodi all’accusa

 

Partiamo da questo presupposto:

Art. 358. Attività di indagine del pubblico ministero.
1. Il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'articolo 326 (Art. 326 c.p.p.)
1. Il pubblico ministero e la polizia giudiziaria svolgono, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale) e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini .


E vediamo, in pratica, come non è stato rispettato quello che è un dovere dei pubblici ministeri.

Tommaso Tavassi, notaio
Una delle accuse su cui hanno costruito calciopoli è proprio quella riferita ai “sorteggi pilotati”. Sarebbe stato logico, nel corso delle indagini, interrogare e verificare coloro che ne hanno certificato la regolarità. Il Notaio Tavassi, presiedeva i sorteggi di Coverciano e come da lui riferito in aula il 12.10.2010, nessuno prima di questa data, lo ha mai interrogato.

Prioreschi: «Lei è stato mai sentito dai carabinieri?».
Tavassi: «Io ricordo che quando scoppiò il caso, io fui chiamato e portai tutti i verbali che avevo redatto a Coverciano, però non sono mai stato interrogato in merito».
Prioreschi: «Nemmeno informalmente..?».
Tavassi: «No mai, mi sono anche meravigliato».


Antonello Capone, giornalista della gazzetta dello sport ed ex presidente USSI .
Antonello Capone, nelle stagioni incriminate di calciopoli, era colui che sceglieva i giornalisti che andavano poi ad effettuare il sorteggio. Come il notaio Tavassi, non è stato mai sentito prima di questa data sulla circostanza. Riporto il passaggio reso in aula in qualità di teste:

Prioreschi: «Lei è stato mai sentito dai carabinieri, dai pubblici ministeri su queste circostanze relative ai sorteggi?».
Capone: «No».
Prioreschi: «Grazie».


Ho preso in esame soltanto le ultime udienze, per evidenziare delle circostanze che rendono sempre più chiara l’idea di come siano state condotte le indagini.

Domandiamoci:
Perché, Capone e Tavassi non sono stati mai sentiti prima?
Dopo la testimonianza resa a Napoli, è lecito pensare che non appoggiando il teorema accusatorio siano stati volutamente ignorati?

E pensare che volevano reggere l’accusa con un “un colpo di tosse” !
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our