C’è stato un tempo (2006?) in cui i Farsopolisti erano aggrappati all’etica, alla morale e alla sportività. Vi si avvinghiavano come l’edera. Direte voi: “ Sì, ma scoreggiavano, pronunciando quelle parole!”
Risposta esatta. Appena pronunciate quelle parole, si sentiva (e si sente) il “pruut” caratteristico e si alzava (e si alza) il puzzo. Come se avessero una strana forma di allergia a quelle parole che si traduceva in una altrettanto significativa e strana forma di aerofagia!
E l’edera morì, di asfissia.
Vedete se fossero state sincere quelle parole difficilmente questo sarebbe successo, altrettanto difficilmente noi saremmo stati insensibili ai valori alti e nobili sopracitati.
Chi ama lo sport è attento all’etica, alla morale e alla sportività, ma soprattutto è sensibile alla puzza contraria. Ed il fetore caratteristico del Farsopolista è inconfondibile, anche se camuffato dietro il “deodorante” dei Media. Anzi il
miscuglio che ne deriva è, se possibile, ancor più nauseabondo. Ma mentre allora, con la loro canea, sono riusciti a confonderne il rumore, il “pruut” di cui sopra, oggi abbiamo l’orecchio allenato ed anche a distanza lo percepiamo.
Un esempio?
Ieri,
Gianni Petrucci nel corso della premiazione de “Il bello del calcio”(…) ( dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti e svoltosi presso quel giornale di Milano, non pulito, rosa) sull’eventuale coinvolgimento del “Cipe” nelle vicende di Farsopoli, ha emesso: ”Non si può infangare il nome di un uomo che ha fatto la storia non solo del calcio, ma dello sport italiano”.
Eppure si
è appurato che costui, in barba all’art.6 dell’ex CGS, frequentava, collaborava, dossierava, investigava, come vice che da Presidente di una società di calcio (per quanto avvezza a pratiche illecite)
con un arbitro in attività, tal Nucini, che pochi ricorderanno perché piuttosto sgualfo, ma tantè.
Eppure ultimamente, di costui si sono ascoltate telefonate del 2004/05, anche se solo “di rimbalzo”, in cui
pressava, grigliava, suggeriva escamotage per aggirare il sorteggio, richiedeva espressamente arbitri, condizionava pesantemente prima dopo e durante le partite la terna arbitrale. Comunque per più di una di queste telefonate l’art.6 dell’ex CGS ci calza a pennello,
non ci sarebbe bisogno nemmeno della fantasia di qualche “amico degli amici” per inventare un reato sportivo “strutturato”, e se qualche altro volesse fare somma algebrica degli articoli non arriverebbe solo, con sforzo, a sei ma comodo comodo a ventiquattro. Pensate poi se avessimo potuto ascoltare intercettazioni dirette con altri suoi “simili”!
Dite che si lamentava anche? Si ma questa non è una notizia
è un modus operandi è il famoso “chiagne e fotte” come rivelato dal vecchio Indro Montanelli.
Cosa ne dite dell’emissione dell’ex dirigente della Rometta AS, della FIP, ed ora eterno (4 mandati 4) presidente del CONI? Cos’è la sua, una amnistia alla memoria? Un tributo alla bellezza del deCuis ?o del premio?o al suo sguardo dolce o al suo incedere severo? La sentite la “puzzetta” che ne scaturisce? Se non la sentite è solo perché e sovrastata dal fetore del luogo in cui si è consegnato il premio!
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