La commedia italiana negli anni ’80 ci ha regalato tanti film indimenticabili. Generalmente, si trattava di prodotti “di cassetta”, inesorabilmente stroncati dalla critica, ma che ancora oggi provocano più di un sorriso, se li si torna a guardare.
Qualcuno ricorda “I due carabinieri”? Uscì nel 1984, diretto da Carlo Verdone, e raccontava le gesta più comiche che eroiche dello stesso Verdone e del commilitone Enrico Montesano, dal momento dell’arruolamento nell’Arma alle prime missioni più o meno pericolose. I due militari si trovavano, ad un certo punto, alle prese con due signorine piuttosto disinibite, che denunciavano le continue telefonate di un maniaco. E così ne approfittavano per confezionare uno scherzo telefonico, fingendosi loro stessi gli autori dello “stalking” (termine che sarebbe nato oltre vent’anni dopo, ma ci siamo intesi!). Ma, mentre Montesano si cimentava in gemiti e frasi sconce, le altre due, per nulla sconvolte, gli rispondevano: “Sì, tu sei sempre il solito… tanto fumo e poco arrosto!”.
Frase che ben si presta al “solito” Zamparini, che a cadenza più o meno costante promette di andarsene dal calcio, ma poi delude tutti.
Dai tempi del Venezia, Zampa ci illude: tanto fumo e poco arrosto! E ancora adesso, che ha attraversato in lungo e in largo tutta l’Italia, approdando finalmente a Palermo, canta la solita solfa: «Domattina darò le dimissioni. Vendo il Palermo ed esco definitivamente dal calcio». Chi gli crede più? Abbiamo smesso di illuderci da tanto tempo. Ormai, le promesse di Zamparini valgono quanto gli scioperi della fame di Pannella: fanno meno notizia di uno starnuto dell’ultimo entrato nella casa del Grande Fratello.
Zampa, nel solito piagnisteo anti-grandi-squadre, ha rilevato che nessuna, tra Juve, Milan e Inter, si è ancora vista assegnare un rigore contro: «Ma è mai possibile? Io dico di no. Significa che non è cambiato proprio nulla e io voglio andarmene al più presto».
E cosa doveva cambiare, secondo il presidente del Palermo? Pensava forse che, con l’uscita di scena della Triade, il Palermo avrebbe vinto la Champions League? Ad ogni modo, occorre smentire il loquace ma poco coerente (almeno quando c’è di mezzo il proposito di andarsene) Zamparini: non è vero che non sia cambiato nulla. O meglio: magari, per il Palermo non è cambiato nulla. Ma per le altre qualcosa è cambiato eccome:
prima del 2006, in quattro anni avevano vinto lo Scudetto tre squadre diverse. Dopo il 2006, quando il calcio è stato ripulito dai mostri juventini, proprio come voleva anche lo stesso Zampa, a vincere è sempre stata la stessa squadra. Contento?
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