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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di G. GALAZZO del 22/11/2010 07:48:10
XIII giornata campionato serie A

 

Colpa di chi?

E' colpa di Mou se l' inter non reagisce alla cura Benitez.
E' solo colpa sua perché Mou é stato una splendida eccezione nella recente storia dell'Inter.
Ma un uomo così, un carattere così, un Attila della comunicazione, della concentrazione mentale , dell'applicazione e del sacrificio agonistico, non tutti possono permetterselo, o meglio, puoi ottenere il massimo ( e l'inter lo ha evidentemente ottenuto vincendo tutto), poi però rimane il deserto, la desolazione e vuoto mentale.
Ecco, l'inter attuale, é la fotografia dell'assenza: certo, gli infortuni che devastano la rosa possono giustificare parzialmente i risultati negativi, ma il problema é principalmente mentale, non fisico.
Lo Special One forse lo aveva capito e ha lasciato da trionfatore, conscio che il gruppo non avrebbe potuto dare di più.
Aggiungiamoci il mondiale che può aver logorato Sneider, Maicon Milito, Lucio & co e l'attuale sofferenza é presto spiegata.
E sale il nervosismo in campo, con Eto'o che reagisce ad una provocazione e verrà probabilmente squalificato con la prova tv (troppo evidente per passarci sopra caro Palazzi), così come sale a casa Moratti, propenso, nonostante le smentite, a cambiare condottiero al nuovo progetto.
Torneranno i piangina?

A far compagnia nel pianto, il dr Moratti trova il compare inibito Preziosi, incapace di perdere contro i "furbetti" di Torino: vaneggia in merito all'operato di Morganti ( doveva forse convalidare un gol viziato da fallo di mano?), vaneggia per la mancata convocazione di Marchisio (certificato medico) e di Melo ( non convocato per scelta tecnica).
Il problema principale è che non si rende conto di essere inibito; da noi, funziona cosi.

La fiaccolata pro Cassano e la fermezza di Garrone, hanno finalmente svegliato la Samp e il suo (per ora) unico leader: la tripletta di Pazzini ha spento la reazione del Lecce ( rimasto in dieci uomini) e restituito un po’ di tranquillità all'ambiente blucerchiato.
Cassano con la Samp ha chiuso: nessuna speranza.

La Roma conferma, con la vittoria contro l'Udinese, che potrà lottare per il vertice, nonostante Totti non sia più così incisivo ma, grazie ad un Menez capace di entusiasmare il popolo giallorosso, la classifica dimostra che l'inizio da incubo é solo un ricordo sbiadito.
La Roma c'é.

L'ennesima magia di Ibra mantiene il Milan, solitario in testa alla classifica: il gol dello svedese é un 'autentica magia acrobatica che consolida l'idea della imprescindibilità dell'attaccante svedese nel gioco del Milan. Ad Allegri va il grande merito d'aver capito che meno giocolieri e più solidità, portano punti e vittorie e se Ronaldinho si autoesclude per la sua voglia di far tardi, é solo un problema in meno nello spogliatoio (si può dire questo Sig Galliani?)

Lazio e Parma si dividono la posta al Tardini in una partita che ha comunque confermato la qualità della squadra di Reja nella quale, trova continuità il talento cristallino di Zarate ( non me ne volete, mi piace un sacco); sarà difficile scrollare i biancoazzurri dalle posizioni nobili della classifica.

Non trova punti, e non é più una novità il disperato Bari di Ventura, sconfitto anche a Catania: infortuni, squalifiche, rosa inadeguata, fanno presupporre che la salvezza sia traguardo difficile da raggiungere.
C'e' ancora tempo per rimediare anche per il Cesena, appena sopra il Bari, in classifica; la sconfitta , nell'acquitrino del "Manuzzi" é anche immeritata ma, il Palermo, pur con Pastore invischiato nel pantano, è stato per una volta più cinico che bello, ed i tre punti proiettano gli uomini di Delio Rossi a ridosso delle prime.

Nello scontro salvezza, il Cagliari fa debuttare con il sorriso Donadoni e inguaia il Brescia e il suo allenatore Iachini, la cui panchina é sempre più traballante.
Saprà resistere alla tentazione il patron Corioni?

E' colpa di chi se il Bologna rischia la penalizzazione, se il suo presidente scappa dalla città, se la squadra non vede gli stipendi da qualche mese, se la conseguenza di questa situazione, é una squadra svuotata, inerme, facile preda di un Napoli lanciato?
Lo scorso anno la gente di Bologna e la stampa sportiva hanno vissuto l'uscita di scena della famiglia Menarini come una liberazione: c'era l'indignazione dell'amicizia con Moggi: la salvezza è stata raggiunta. Si chiedano a chi é finita in mano la loro squadra, si chiedano quali pirati, di quelli veri, circondano il calcio italiano, si chiedano, ora, quale sia il futuro del Bologna.
Io mi pongo solo una domanda: se la situazione del Bologna non viene risolta, con quale spirito può giocare la squadra nelle prossime partite? Quale garanzia di regolarità avremmo nel nostro splendido campionato?
Colpa di chi?

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