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Attualità di N. REDAZIONE del 22/11/2010 20:52:56
Juventus “ladra” anche per Ale e Franz!

 

Ride bene chi ride ultimo

Guardo poco la tv. Anche se la trovo perennemente accesa su qualche canale quando sono a casa, la mattina prima di andare al lavoro, la sera quando torno. Tralasciando gli interessi sportivi, ci sono però alcune cose che mi piacciono in tv, ad esempio le innumerevoli serie di sketch da cabaret di Zelig, ed è guardando quel programma che ho imparato ad apprezzare tra tutte le esilaranti capacità comiche dell’ormai famoso duo “Ale e Franz”.
Memorabili sono le battute “noir” dei loro personaggi Gin e Fizz, o i loro dialoghi surreali sulla panchina del parco. Chi non si sia mai sbellicato dalle risate almeno una volta, alzi la mano.

Qualche sera fa butto l’occhio sulla tv in soggiorno e vedo che ci sono Ale e Franz nel loro ultimo programma “Sketch Show” e allora decido di accomodarmi sul divano e comincio a guardare. E vedo una scenetta tipo quiz televisivo, dove Ale e Franz interpretano due concorrenti che devono indovinare l’identità di un certo personaggio misterioso – George Clooney – sulla base di alcuni indizi forniti dalla conduttrice impersonata per l’occasione da Violante Placido. Il tutto mediamente divertente, fino a quando nel corso del breve sketch la bella Violante aggiunge come indizio il fatto che il personaggio in questione abbia una relazione con Elisabetta Canalis. Franz, il milanista, risponde per primo, e chiede “Parla italiano? No? Allora è Vieri!”. Risate. La conduttrice allora aggiunge un ulteriore indizio, e dice che il personaggio è stato protagonista in numerosi film famosi, tra cui “Ocean 11”, la storia di una banda di ladri professionisti che mettono a segno un grosso colpo. A questo punto irrompe Ale l’interista dicendo: “Allora è sicuramente Vieri quando giocava nella Juventus!”. Al che mi sono alzato dal divano.

È evidente che l’obiettivo dell’infelice battuta di Ale, alias Alessandro Besentini, fosse duplice: da una parte ribadire la tesi-menzogna farsopolara ricorrente di una Juventus “ladra”, dall’altra screditare il personaggio Christian Vieri, oggi in furiosa rotta di collisione con la società Internazionale per via degli sviluppi del processo in corso al tribunale di Milano sullo scandalo dello spionaggio Telecom, dove Vieri è parte lesa con richiesta di risarcimento di ben 21 milioni di euro nei confronti della società nerazzurra, rea secondo l’accusa di aver richiesto a Telecom – allora presieduta dall’interista Tronchetti Provera – illeciti dossieraggi e pedinamenti sulla sua persona.

Ho provato a misurare il mio personale grado di indignazione in quel momento, e ho capito che l’offesa è tanto più pesante quanto si basi sulla menzogna, sui falsi luoghi comuni, e arrivi quando meno te l’aspetti, col sorriso. E mi è venuto alla mente come ci si sente quando parli con un tedesco, magari un tuo collega, magari tuo amico, e nel bel mezzo di una discussione davanti a un caffè il tizio, col sorrisino, e pure convinto di essere divertente, se ne esce a sorpresa con un “typisch mafioso”, alludendo al “tipico” comportamento mafioso degli italiani, generalizzando laddove bisognerebbe essere invece estremamente cauti. Sarebbe come parlare di “tipico comportamento nazista” parlando con la stessa persona riferendosi ad atteggiamenti od espressioni del suo popolo.

La menzogna ricorrente indigna e offende, anche se ha la forma di un sorriso. E a me Ale e Franz non mi fanno più ridere.

Per ridere, attendo sereno la fine del processo di Napoli.

di WeißSchwarzJugend
 
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