La coerenza dei forcaioli Amici, ritorno a parlarvi dell'inconsistenza della trasmissione che ci propina RAI International "La giostra dei Gol". Per la verità, oltre all'ambiente da avanspettacolo arricchito dalla presenza della soubrette Onesto Evaristo Beccalossi, che poco dice, anche perché in realtà ha avuto sempre poco da dire, alla promozione della trasmissione di Renzo Arbore e alla lettura di mail di plauso di italiani, in questa trasmissione di calcio c'è proprio pochino, se si escludono i tentativi di Gianfranco De Laurentis di fare delle analisi serie.
Ma oggi nello specifico, il nostro decano dei forcaioli ed interpreti del "sentimento popolare", ancora una volta, dimostra il livello estremamente basso del giornalismo italiano. Commentando lo stato pietoso del terreno di gioco dello stadio di Verona, il Cucci, da buon giardiniere, consiglia alle due milanesi di investire i soldi che spendono per rizollare il terreno del Meazza, per costruirsi uno stadio. Nulla di male, se non che il nostro giardiniere romagnolo si guarda bene dal dire, o dal commentare, il fatto che la Juventus è ad oggi l’unica società in Italia proprietaria di uno stadio.
Caro Sig. Cucci, giardiniere, scrittore, filosofo e giornalista a tempo perso, vorrei ricordarle che è dovere del cronista (se non del giornalista), dare un'informazione completa e il più possibile imparziale. So bene che quando si parla di Juve le viene l'orticaria, però (anche se non letta in trasmissione) a seguito della mail che le ho inviato, poco dopo, si corregge dicendo che a lei non importa nulla che le società siano o no proprietarie dello stadio se non che gli stadi siano presentabili.
Comprendo che questi sono dettagli, però danno la misura della disinformazione scientifica e sistematica con la quale dal 2006, certi personaggi di dubbia professionalità, propinano per screditando la Juventus.
Sig. Cucci, che lei non parli della Juventus a me personalmente fa anche piacere, però credo che sia obbligo di un giornalista dare tutte le notizie, che piaccia o no. La tattica da lei utilizzata è banale quasi infantile: quando si tratta di criticare scelte o personaggi della Juventus - badi bene parlo di Juventus e non di New Holland - lei non si tira mai indietro, quando però vede il rischio di trasmettere un'immagine positiva della Signora preferisce tacere.
Amici rancorosi, ribadisco un concetto che è ben chiaro a tutti noi, con Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Gigi Delneri sta ritornando la Juventus e questo non piace sicuramente alla lobby milanese del calcio e non piace a chi ha aiutato questa lobby di entrambe le sponde dei Navigli, a distruggere il terzo incomodo.
Bene signori, fatevene una ragione, stiamo tornando a riprenderci il posto che ci compete a livello sportivo e come immagine. D’altronde uno stile e una storia lunga 113 anni non si cancellano, né con il sentimento popolare, né con le menzogne o le mezze verità.
Commenta l'articolo sul nostro forum!