Un tempo si parlava di “
Inter” perché il loro presidente petroliere buttava una vagonata di miliardi di lire/milioni di euro per acquistare mezzi giocatori sopravvalutati.
Si parlava di
loro perché erano abituati a cambiare -in media- almeno un paio di allenatori a stagione, non capendo che il problema non stava lì, ma nel
DNA perdente intrinseco della squadra.
Ma si parlava di
loro soprattutto perché erano abituati a frignare a seguito di ogni sconfitta, cercando alibi ovunque. Da qui il
loro più celebre soprannome: “
piangina”.
Poi Farsopoli ha fatto sì che nella loro triste storia venisse aperta una parentesi ricca di successi, a partire dal
tricolore di cartone indegnamente indossato durante la stagione 2006-07.
Parentesi che pare destinata a chiudersi a breve, finalmente.
Infatti sono tornati a perdere sul campo sia in Italia che in Europa, collezionando figure barbine, proprio come accadeva fino a qualche anno fa.
Inoltre, nonostante il famoso
triplete della passata stagione, non sono riusciti a piazzare neanche un giocatore tra i primi tre nella speciale classifica che assegna l’ambito
Pallone d’Oro; inutile dire che a questo
affronto sono seguiti pianti e lamentele varie da parte della società e di alcuni opinionisti sportivi italiani.
Gli stessi pianti e le stesse lamentele verificatesi a seguito della
mancata concessione dell’Ambrogino d’Oro (così viene comunemente chiamata l’onorificenza conferita dal comune di Milano). Capricci talmente insistenti che non hanno lasciato indifferente il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che promette “
un omaggio all’Inter ed ai suoi tifosi”…un Ambrogino speciale, fasullo,
di cartone, per farli smettere di frignare insomma.
I “
piangina” perdono…e frignano più di prima.
Sono davvero tornati alla loro normalità.
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