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Attualità di N. REDAZIONE del 12/12/2010 08:45:45
La metamorfosi di Quagliarella

 

Sono felicissimo di essere qui e spero di riuscire a ricambiare sin da subito la fiducia del Direttore, del Mister e della Società”.
Con queste parole iniziava l'avventura di Quagliarella alla Juventus nell'Agosto 2010.
Tutti si aspettavano il colpaccio, il nome...il Campione Vero; il popolo Juventino sognava Dzeko, Suarez, Pazzini e invece...arrivò solo Fabio Quagliarella!
Perché è stato lasciato Ibra al Milan?”, “non vinceremo mai”, “lo scudetto se lo giocheranno le milanesi”, “lotteremo per la salvezza”…questi sono solo alcuni degli ingiusti commenti del tifo juventino in seguito all’acquisto dell’attaccante campano.
Io stesso ammetto che non amavo particolarmente Quagliarella, lo ritenevo discontinuo, visto l’alternarsi di prestazioni fenomenali ad altre disastrose. Ma ora, dopo questo esaltante periodo in maglia bianconera, mi sento in dovere di chiedere scusa a Quagliarella, diventato a tutti gli effetti il punto di riferimento dell'attacco bianconero, un leader in campo.
Nonostante non abbia iniziato benissimo questa nuova avventura, anche grazie all’aiuto di mister Delneri che ha dimostrato di credere in lui incondizionatamente -riuscendo così a responsabilizzarlo e a fargli capire che Lui sarebbe diventato Il Bomber-, Fabio è riuscito ad inanellare una lunghissima serie di prestazioni positive, ottime per dedizione, sacrificio e realizzazione. In evidenza anche la sua grande duttilità che gli ha permesso di mettersi in mostra sia come prima, che come seconda punta di movimento.
Dopo 15 giornate di campionato ha segnato più di tutti i compagni di reparto, realizzando ben 8 reti in 14 presenze; se guardiamo il rapporto tra i minuti giocati e le reti messe a segno, scopriamo una media gol altissima, tra le migliori della Serie A.
Anche il suo modo di parlare è cambiato una volta capito e acquisito lo spirito e lo stile Juve; dapprima sembrava un po’ spaesato, probabilmente a causa del repentino passaggio dalla provinciale realtà napoletana a quella più pressante ed imponente torinese, ma presto ha compreso perfettamente cos'è la Juve, la grandezza della sua forza, e la sua necessità di vittorie.
Con questa breve analisi, Fratelli bianconeri, voglio solo consigliarvi di attendere a giudicare; loro hanno Ibra e se lo tengano, gli altri hanno Eto'o e se lo tengano, gli altri ancora hanno Cavani e se lo tengano pure loro...Noi abbiamo Lui...
Benvenuto alla Juventus, Quaglia!

di Onore alla Triade
 
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