Tratto da calcio GP La notizia è di questi giorni, lanciata da un’agenzia Apcom:
Luciano Moggi ha deciso di querelare Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo di Mediaset, per le sue affermazioni rilasciate nella trasmissione radiofonica “Il bianco e il nero”, che conduco ogni giovedì sera insieme ad Antonello Angelini su Radio Radio. Secondo
quanto affermato dall’Avv. Prioreschi, afferma l’agenzia, Pistocchi avrebbe tra l’altro collegato in modo indebito il nome di Moggi ai fallimenti delle società Napoli e Torino.
Avendo involontariamente partecipato agli eventi che hanno dato origine alla querela, credo sia interessante raccontare come è andata, partendo dall’inizio. E’ il giorno di Bologna-Juve, quando l’arbitro assegna un rigore per simulazione di Krasic, con infelice commento del giornalista romagnolo sul nuovo campione bianconero (pensavo fosse una persona seria, invece è solo serbo) e successiva lettera aperta di scuse da parte di Pistocchi, ove riconosce l’inappropriatezza del commento, respingendo sdegnosamente l’accusa di razzismo.
Ora, chi ci ha ascoltato sa quanto nella nostra trasmissione teniamo al contraddittorio, senza limitarcia declamare le nostre tesi come se si trattasse di verità assolute; nulla di meglio, dunque, di invitare quale ospite telefonico proprio il giornalista di Mediaset, per permettergli di chiarire dettagliatamente il senso di quella frase, e magari per approfondire alcuni temi legati a calciopoli, rispetto ai quali le nostre posizioni (sostanzialmente innocentiste) sono totalmente diverse dalle sue (decisamente colpevoliste).
Lo chiamo, gli propongo di intervenire al fine di chiarire la questione Krasic, rispetto alla quale Pistocchi mi ribadisce che il razzismo non alberga nella sua educazione e cultura, e gli chiedo se possiamo fargli alcune domande anche sui processi di Napoli. Percepisco la sua disponibilità a partecipare, mi chiede chi saranno gli ospiti in collegamento, e comincia un breve confronto telefonico sulle rispettive impressioni circa quanto emerso nei processi: la pensiamo in modo opposto, va bene così.
Comincia il collegamento in trasmissione, tutto scorre liscio relativamente al discorso Krasic, ma quando si inizia ad affrontare altri argomenti, i toni si fanno più serrati. Pistocchi non si tira indietro, ricorda le richieste iniziali di Palazzi, afferma che la Juve è stata salvata dal fallimento dalle sentenze sportive, racconta alcune confidenze dell’ex presidente del Napoli Corbelli che accrediterebbero l’idea di un Moggi padrone del calcio, in grado di decidere retrocessioni e promozioni in cambio di interventi sul mercato.
Le frasi sembrano già abbastanza forti, ma il nostro ospite allarga la polemica ricordando alcune presunte ombre del passato dell’ex dirigente bianconero: nell’80 va alla Lazio e scoppia il calcio scommesse, passa al Torino e si apre lo scandalo prostitute, va al Napoli e solo in un determinato momento Maradona viene trovato positivo alla cocaina. Abbiamo l’impressione che si stia un po’ uscendo dal’argomento, che si stia un po’ esagerando con le accuse ma Pistocchi affonda: “ è stato al Torino e il Torino è fallito, è stato al Napoli e il Napoli è fallito”.
A questo punto telefona in radio
l’avv. Prioreschi, legale di Moggi, affermando l’infondatezza di quanto detto dal giornalista di Mediaset, che però non accetta il suo intervento e ci saluta. A quanto ho percepito in seguito, ha
ritenuto tradito l’accordo relativo agli ospiti presenti, non considerando che se un legale vuole tutelare il proprio assistito ribattendo a determinate accuse, nessuna testata può (e desidera) impedirgli di intervenire. Il resto è storia di questi giorni, con la querela dei legali di Moggi, e un rapporto mai idilliaco, caratterizzato anche da botta e risposta televisivi, che forse vedrà scritta la parola fine in Tribunale
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