Sono passati mesi, ormai, da quando nel corso della terza giornata di campionato, in Udinese-Juventus, Vincenzo Iaquinta (l’ex dell’incontro), dopo aver segnato il gol dello 0-4, esulta puntando le orecchie verso i tifosi friulani rei di averlo fischiato ed insultato sin dal riscaldamento pre-partita. Un comportamento, secondo il direttore di gara, passibile di ammonizione. Un cartellino giallo che lasciò immediatamente un po’ perplessi tutti i tifosi della Vecchia Signora; quante volte, in Serie A, un giocatore, dopo aver segnato, si è reso protagonista di atteggiamenti provocatori nei confronti della tifoseria avversaria rimanendo comunque impunito?

Tante, troppe. Ma ormai si sa. Quando si tratta di Juve non possiamo aspettarci un giudizio equo.

Prendiamo come esempio qualche episodio verificatosi solo in questa stagione:
Settima giornata. C’è Cagliari-Inter. La squadra ospite riesce a portarsi in vantaggio grazie ad un gol di Eto’o che, fischiato precedentemente da alcuni individui per il colore della sua pelle, esulta inveendo (con parole e gesti) contro i tifosi di casa.
In questo caso l’arbitro non vide gli estremi per estrarre alcun cartellino.

Alla dodicesima giornata, durante Juventus-Roma, è il capitano giallorosso Francesco Totti a rendersi protagonista di un gesto discutibile (anzi, due). Infatti, dopo aver segnato la rete dell’1-1 con un rigore allo scadere del primo tempo, non trova niente di meglio da fare che mettersi il dito indice della mano destra davanti al naso per zittire il pubblico di casa (prima di cominciare ad insultare il portiere avversario).
Altro gesto provocatorio puntualmente ignorato dal direttore di gara.

Anche ieri, nell’anticipo serale della diciassettesima giornata, Milan-Roma, il romanista Borriello (autore del gol partita) si è ritrovato ad applaudire ironicamente i suoi ex tifosi (episodio che ha fatto infuriare il pubblico di casa) senza incorrere in nessun provvedimento da parte dell’arbitro.

Viene il sospetto che l’ammonizione di Iaquinta rimarrà l’eccezione…almeno fino a quando non toccherà nuovamente ad un giocatore juventino.

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