La stella sì, la stella no. Sta diventando un ritornello noioso, pesante come l'abbacchio a colazione. E non potevo riferire altra metafora per chi, parole sue,
ha sempre preferito l'esperienza romana a quella torinese.
Sinceramente non ho mai capito la posizione del
polacco de Roma: si è ritrovato partecipe di una votazione alla quale neppure doveva essere presente, in quanto non rientrava in nessuna delle caratteristiche necessarie per l'eleggibilità. Ciò nonostante, ha partecipato; come per magia. Ed è pure stato eletto. Eleganza e correttezza volevano che facesse silenzio, anche perché se il fatto che Andrea Agnelli abbia rivalutato l'assegnazione della stella egli lo "
legge" come una
pressione indebita di rancorosi di Serie C e di Moggi (che lui c'entra sempre!) che non gli avrebbero perdonato le sue venticinquennali "
carinerie", allora anche il fatto che egli fosse stato inserito in una votazione a cui non avrebbe dovuto partecipare potrebbe essere interpretato alla stessa maniera, ovvero che si volesse premiare a tutti i costi, anche smentendo se stessi, un personaggio che si era distinto non solo sul campo (perché io a differenza sua non dimentico...),
ma anche al di fuori e soprattutto da ex.
Detto questo a dovuta premessa, dò volentieri un consiglio all'ex "
bello di notte": per prima cosa la smetta, ogni volta che il tifo bianconero gli sbatte in faccia l'assegnazione fraudolenta della stella, di ricordare che lui è stato l'unico a devolvere il premio partita della finale di Bruxelles ai familiari delle vittime. Secondariamente,
inizi ad informarsi un pò di più sulla vicenda Farsopoli e la smetta di riferire fatti di pura fantasia (la sua), come le cento telefonate che avrebbe fatto Moggi agli arbitri prima delle partite;
perchè pare brutto affermare con tanta sicumera fatti di cui, parole sue, non conosce praticamente nulla, in quanto "
non c'ha tempo lui per informarsi". Chi è disinformato tace. Se no rischia di inimicarsi un popolo, quello che si è informato e sà per certo che le affermazioni di Boniek sono errate; un popolo che lo individua quale strumento di propaganda che ripropone come un vecchio disco rotto gli argomenti noti del "
sentimento popolare" e che per questo non lo vuole nel proprio "
Sancta Sanctorum", nel quale non avrebbe comunque diritto di stare.
Ora chiudo e vado a farmi un buon "bicerin", chè a me l'abbacchio mi rimane sullo stomaco.
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