Questioni di legittimità Nei giorni scorsi si è riaperto il processo d'appello contro -tra gli altri-
Enrico Preziosi e Franco Dal Cin per la famosa e presunta (fino a sentenza definitiva) combine di Genoa-Venezia del 2004/2005. L'appello si ricelebra dopo che la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il precedente giudizio di secondo grado. La suprema corte ha sancito che le intercettazioni usate dai giudici per condannare Preziosi a 4 mesi di reclusione e 400 € di multa erano inutilizzabili perché disposte per indagare sul reato di associazione a delinquere (una cupola ante litteram) e non per la frode sportiva, reato per il quale non si può intercettare.
L'attività di intercettazione quindi sottostà a precise regole (ma noi questo lo sapevamo già). La Cassazione quindi afferma:
"che si intercetti, ma solo quando si può". Un giorno forse ribadirà:
"che si utilizzino le intercettazioni, ma solo nel procedimento per il quale sono state disposte".Quanto a Preziosi e Dal Cin non sta a noi giudicare, saranno i giudici a spiegarci se il passaggio di mano di una valigetta con 250.000 euro avesse motivi e scopi illeciti.
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