Leggo sulla versione on line di Tuttosport la seguente dichiarazione di Massimo Moratti su Farsopoli:

«Il fatto che l'Inter abbia vinto dopo Calciopoli dimostra quanto questa sia stata una vera truffa per il calcio italiano, una prova in più di quanto stava accadendo». Lo ha detto Moratti durante il suo intervento al seminario di aggiornamento per giornalisti. «Era frustrante quando dicevano che spendevo e non vincevo -ha continuato il presidente dell'Inter- Calciopoli è stata una cosa veramente volgare oltre ad una fregatura economica. Se ho mai pensato di prendere Luciano Moggi? Non mi piace smentire, per carattere, cose che si pensano che siano vere, e comunque non ho mai pensato di prendere Moggi».

In primo luogo, da Juventino mi sento offeso dal fatto che il Sig. Moratti faccia dichiarazioni del genere proprio nel giorno dell'anniversario della scomparsa di Gianni Agnelli.

Se per il Sig. Moratti era "frustrante" sprecare denaro senza essere capace di costruire una squadra vincente, per me è avvilente che continui a tacere, di fronte alle evidenze, riguardo a comportamenti estremamente gravi perpetrati della Società Internazionale FC e di suoi tesserati atti a "compiacere" la classe arbitrale all'epoca dei fatti; comportamenti provati dalle telefonate dell'ex presidente Facchetti ai designatori, dall'utilizzo di intercettazioni illegali per spiare arbitri, calciatori e la Juventus, e dal (quasi) banale regalo di maglioni di cachemir...

Di fronte a tutto ciò, questo Signore seguita a sproloquiare su una vicenda che è ben distante dall'essere chiusa ma, anzi, che necessita di debite indagini e approfondimenti da parte del procuratore Palazzi. La giustizia sportiva dovrebbe intervenire in maniera pesante di fronte a tali dichiarazioni; se fosse una giustizia giusta...

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