Giudicare lo stato attuale delle cose non è facile, il tifoso Juventino sembra nuovamente sul piede di guerra e provare a razionalizzare non é facile. Se ci limitiamo ad osservare il rettangolo di gioco senza farci ammorbare dal 2006, dagli insulti che quotidianamente riceviamo, dagli arbitri che per darci un fallo dovremmo calpestare una mina anti-uomo, dagli attuali silenzi di Andrea Agnelli qualche spunto si può trarre.
Qui qualcosa è evidentemente successo, la condizione fisica è alibi solo parziale; ultimamente nessuna delle compagini affrontate andava a 150 km/ora, anzi a ben guardare sia col Bari sia con la Sampdoria siamo usciti fuori alla distanza, nervosa nel primo caso e crollo dei liguri nel secondo, ma non eravamo ai livelli di imbarazzo registrati l’anno scorso. In queste situazioni ci si dovrebbe fare scudo, ci si dovrebbe raggruppare ancora di più ed ho la netta sensazione che questo manchi. Del resto la personalità non la vendono in barattoli sugli scaffali nei supermarket.
Qui semplicemente manca lo zoccolo duro, mancano gli uomini che tengono il gruppo unito, manca una leadership, manca chi é in grado di permeare la squadra da certi periodi.
Nella Juve, quella vera, questi periodi, ancorché rarissimi, venivano gestiti dai Montero, dai Conte, dai Ferrara; a noi manca anche questo.
Il Capitano è sempre stato leader silenzioso, Buffon lasciamo perder e gli altri?
La sfiducia e lo scoramento regnano sovrani.
Proviamo per un istante a parlare della squadra senza contornare il discorso con tutto ciò che ci hanno inserito (da dietro of course) da quasi 5 anni?
Bene, posto che Marotta non può certo andare a dire "non compriamo", visto anche le ripercussioni finanziarie di un titolo già di per se disastrato, possiamo sicuramente apprezzare l’investimento (si parla di un esborso dai 3 ai 5 milioni di euro) per Piazon e la politica societaria in questo senso é apprezzabile. Ciò non toglie che Candreva per noi costava 7,5 per metà cartellino, al Parma é costato 4 per l’intera proprietà; Pazzini alla Juve neanche per 100 milioni (petroliere junior dixit), ma per gli onesti 12 milioni più Biabyany (non Vanenburg) possono andar bene. Ecco, questo francamente da il quadro della terra bruciata che bisogna riconoscere, ci si stanno facendo attorno. Ora ai cronici difetti della squadra, che tutti conosciamo e sappiamo cantare a menadito, aggiungiamo che, comunque, volere o volare e senza fare il vittimista "diversamente onesto", veniamo tartassati ad ogni piè sospinto (ieri sera nella nostra imbarazzante prestazione provate a calmare Simplicio e Taddei con 2 cartellini del tipo " al prossimo calcione sei fuori"; per non parlare di un rigore che all'Olimpico a parti inverse avrebbe provocato l’intervento di Montecitorio e avrete il quadro preciso della situazione. Quindi direte voi?
Posto che Andrea Agnelli si sta mettendo egli stesso con questa situazione in una sorta di atout con la tifoseria Juventina, rischiando di passare o per eroe o per degno erede del dissociato; posto che questa squadra dovrà lottare contro una Lazio in evidente calo (a +2, non +10) e un Napoli che se regge fino a giugno con 11 giocatori bisognerà solo stringere la mano a Mazzarri, è inutile scoperchiare pentoloni ora, qui siamo.
La situazione è questa:
- continuamente infortunati;
-perso Quaglia e con Milos e Aquila in evidente debito, enormemente carenti nella qualità del gioco:
-prigionieri di 3-4 vergognosi contratti della precedente gestione (devo fare i nomi? no vero?).
Qui serve una "scheggia impazzita", un episodio imponderabile (esempio vincere domenica magari giocando indegnamente grazie ad un autogol al 92' su rinvio a casaccio di Grosso), qualcosa insomma che faccia scattare la ruota in avanti, perché, il problema più grande è che questa squadra è "in balia degli eventi" e non sembra avere palle per ribellarsi.
Dopodiché, come ho già detto diverse volte, aspettiamo giugno (ne abbiamo aspettati 4, 5 non fa alcuna differenza). A giugno sapremo, con certezza, dove andremo a finire, in ogni senso.
Commenta l'articolo sul nostro forum!