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Attualità di A. STAFFIERI del 02/02/2011 07:43:25
Milos Krasic e quella maledetta simulazione

 

Sono passati alcuni mesi, ormai, dalla simulazione dell’ala bianconera Milos Krasic, contro il Bologna, che indusse l’arbitro De Marco a fischiare erroneamente un rigore a favore della Juventus (poi sbagliato da Iaquinta), ma le polemiche da quel giorno sembrano non essere mai cessate.

Perché dico questo?
Perché i risultati del processo mediatico scoppiato contro il giocatore serbo quel maledetto pomeriggio sono evidenti ancora oggi.
Salvo rare eccezioni (vedesi Genoa-Juventus disputata durante la 13ͣ giornata, paradossalmente condotta positivamente e maturamente da Morganti, direttore di gara solitamente “sfortunato” con i bianconeri), la classe arbitrale tende a negare l’evidenza; un fallo a Krasic non lo si fischia più neanche a sparargli. La riprova ce l’abbiamo avuta, purtroppo, proprio nella partita contro l’Udinese.
Per ben due volte l’esterno, atto a saltare in velocità Domizzi in prossimità dell’area di rigore, s’è ritrovato con il sedere per terra in seguito a dei netti falli d’ostruzione del difensore friulano senza che né arbitro né guardalinee segnalassero alcunché. Anzi, mi correggo, in una delle due circostanze gli è stato addirittura fischiato fallo “di sfondamento” contro.
Ma è mai possibile? Non sono bastate le due giornate di squalifica subite a novembre? Perché il giocatore e la Juventus devono continuare a pagare quell’episodio a distanza di 14 giornate? Possibile che ad oggi quella di Krasic rimanga l’unica simulazione in 22 giornate di campionato?
No, non è possibile. Ma allora perché ha pagato (e continua a pagare) solo il giocatore della Juventus? Perché ai danni di altri giocatori di altre squadre non ci sono vergognosi processi mediatici che spingano la giustizia (?) sportiva ad intervenire?

Per la cronaca: nella strepitosa rimonta dell’Inter contro il Palermo, gara disputata domenica pomeriggio, il gol decisivo è stato realizzato da Eto’o su calcio di rigore guadagnato dal nuovo eroe nerazzurro, Pazzini, grazie ad un evidente tuffo nell’area palermitana.
Lunedì tutti a lodare l’attaccante della nazionale. Nessun processo mediatico. Nessuna squalifica e nessuna multa pervenuta ai danni di Pazzini e dell’Inter, alla faccia dell’equità di giudizio.

Non so voi, ma a me questo “calcio” non piace più.

I falli subiti da Krasic

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