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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di E. LOFFREDO del 16/02/2011 13:01:10
Calciopoli, il processo sportivo è tutto da rifare

 

Giulemanidallajuve su calcio GP

Nelle scorse settimane per far fronte al "pasticcio radiazione" in cui si è ritrovata impelagata la FIGC, si è avanzata persino l'ipotesi di ricorrere all'articolo 39 del codice di giustizia sportiva. Immaginiamo che i vertici federali hanno pensato che percorrendo tale strada si garantirebbe il dovuto contraddittorio, come prescritto dalla (non) risposta data dall'Alta Corte del CONI, e non ci sarebbe bisogno di ricorrere a nuove norme a dir poco inopportune.

In realtà in via Allegri stanno ancora facendo un po' confusione. L'Alta Corte del CONI ha sì espresso la necessità che vi sia un contraddittorio, ma tale elemento era riferibile esclusivamente al parere richiesto. In sostanza gli ermellini del CONI hanno detto: “non ci esprimiamo, e comunque se anche volessimo farlo, data la situazione concreta di cui ci chiedete, non potremmo pronunciarci senza sentire le controparti” (tra le quali Moggi – ndr).

Abete invece sembra aver capito fischi per fiaschi, ha inteso che per radiare Moggi sia propedeutico instaurare un contraddittorio con l'ex Dg bianconero. Sic! Caro presidente federale, se vuole radiare Moggi non deve mica chiedergli se questi è d'accordo. Lo vuole fare? Crede di essere legittimato a farlo? Lo faccia, proceda con la radiazione! Poi vedremo cosa succede.

L'ipotesi di ricorrere alla revisione di calciopoli ex art. 39 del CGS tuttavia è meritevole di qualche riflessione. Se si intende revisionare i processi sportivi del 2006 per concedersi esclusivamente la possibilità di radiare Moggi lasciando inalterato il resto, beh, è meglio che in FIGC si facciano passare il prurito. L'ambiente non è più quello dell'estate di cinque anni fa. Una buona fetta del sentimento popolare (quella più disinformata) è ancora arroccata sulle stesse posizioni, ma oggi c'è una buona parte di popolo, quella bianconera, che non si farebbe trovare impreparata, non si farebbe piegare dai titoli rosa a nove colonne, questa volta il tifo juventino non si farebbe calpestare e non permetterebbe di reiterare l'oltraggio alla propria squadra. E poi a Torino c'è una dirigenza diversa da quella di cinque anni fa. Quindi Abete e compagnia tremolante non ci provassero neppure.

Se invece il presidente federale, nel quadro di una riflessione più ampia, indotta e imposta da tutto quanto è emerso nel processo di Napoli, si è avveduto che il da farsi sulla proposta radiazione di Moggi in realtà non prescinde da un'ineludibile e autentica revisione delle sentenze della giustizia sportiva del 2006, allora ci trova pienamente d'accordo. Perché rifare i processi già celebrati da Ruperto e Sandulli, giocoforza significa ridiscutere tutto, anche le pene inflitte.

Si ricorra dunque al summenzionato articolo 39, ma non per trovare una scappatoia all'incertezza di una radiazione ormai improcedibile, bensì perché questo impone la realtà certificata dal dibattimento nel processo che si sta celebrando nell'aula 216 del tribunale di Napoli.

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I precedenti:
Abete se ne faccia una ragione
Narducci, è tempo di muoversi!
Radiazione Moggi

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