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Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Udienze Processi di N. REDAZIONE del 20/04/2011 20:45:11
Dichiarazione spontanea di P.Pairetto

 

Tribunale di Napoli, udienza del 19 aprile 2011

Chi è Pierluigi Pairetto

Mi scuso per far perdere un pochino di tempo, ma volevo rilasciare alcune dichiarazioni perché mi ritrovo in quest’aula in modo un po’ anomalo e mi sento veramente un po’ turbato da tutta questa situazione.
Volevo almeno che voi conosceste quello che è Pierluigi Pairetto, nell’ambito della sua vita personale e sportiva, prima di arrivare in quest’aula accusato addirittura di associazione a delinquere.
Io sono un veterinario e ho quattro figli. Sono arbitro dall’età di 15 anni e ho diretto per 20 anni in serie A e B. Sono stato 10 anni arbitro internazionale, ho diretto un centinaio di partite, ho fatto due Campionati del Mondo, ho fatto due Campionati Europei, di cui ho anche arbitrato la finale nel 1996. Ho diretto oltre 220 partite in serie A, 150 in serie B, oltre 100 gare internazionali fra cui, oltre la finale all’Europeo anche la finale della Coppa delle Coppe, sempre nel 1996. Dopodiché sono stato nominato, appena terminata la mia carriera nel 1998, prima designatore di serie C e quindi, dal 1999/2000, designatore in serie A e B; cosa che ho fatto per 6 anni.
Fra l’altro ancora quest’anno sono considerato, nell’ambito della storia del calcio degli ultimi 30 anni, il nono arbitro al mondo nella classifica internazionale. Questo per dirvi che non sono arrivato a fare il designatore in serie A casualmente, ma grazie a quello che io ho espresso in tutti questi anni: sia per quanto espresso sui campi di gioco, sia nell’ambito della mia attività personale, dei miei impegni che ho sempre cercato di portare avanti con il massimo della mia volontà, cercando sempre di esprimere il meglio di me stesso nell’ambito di una correttezza più assoluta.
Aldilà di questo sono stato vice presidente dell’UEFA per sei anni....UEFA Commissione arbitrale.
Tenga presente che io ho portato avanti due progetti molto importanti che vanno esattamente contro quelle che sono le accuse per cui io sono qui oggi.
Progetti che sono stati:
Primo.....il doppio arbitro. Io ho fatto, in Italia con Paolo Bergamo, una sperimentazione con il doppio arbitro nell’ambito della Coppa Italia, per potere arrivare ad utilizzare un doppio arbitro in tutte le partite, anche quelle più importanti, perché sentivamo questa tipo di necessità. Cosa che io ho poi relazionato alla UEFA e alla FIFA affinché questo fosse portato avanti. Quindi questo va assolutamente in contrasto con quelle che sono le accuse per cui oggi io mi siedo qui.
Altra cosa che io ho portato avanti negli anni, e purtroppo non ha raggiunto l’obiettivo perché ci sono delle situazioni politiche diverse nelle diverse federazioni, è stata quello dell’interscambio degli arbitri internazionali più importanti. Io avevo pensato, con l’allora Presidente della Commissione arbitrale della UEFA il tedesco Roth, di scambiare fra le nazioni europee gli arbitri migliori, quindi tutti gli internazionali, per le partite più importanti. Cioè Collina doveva andare in Germania o in Spagna ad arbitrare tutte le partite più difficili, dove gli arbitri erano sottoposti al massimo della pressione da parte degli organi di stampa e da parte di tutto il sistema calcio, che come avete potuto vedere è veramente un ambito diverso rispetto alla vita quotidiana..le pressioni sono estreme in tutti i settori, lo abbiamo potuto vedere anche in questo processo che tipo di rilevanza hanno avuto le pressioni esterne.
Quindi erano due progetti che andavano assolutamente in modo contrario al sistema sorteggio per cui io sono sempre stato assolutamente contrario, perché era il sistema peggiore per far crescere gli arbitri, perché gli arbitri crescono anche in un sistema di crescita progressiva. E quindi inserirli a volte in griglie più importanti di quelle a cui potevano accedere, poteva anche costare qualcosa in termini di non esperienza sufficiente per raggiungere un risultato ottimale in determinate gare. Però purtroppo il sorteggio ci è stato imposto e noi lo abbiamo eseguito per tutti questi sei anni; imposto dalla Federazione e dalla Lega Calcio, e non certo dall’AIA che è stata sempre contraria a questo tipo di designazione degli arbitri.


La normalità di avere sconti nel mondo del calcio

Per quanto riguarda invece alcune situazioni che ho colto in quest’aula, vorrei intanto partire dal fatto che effettivamente è vero che mia moglie ha acquistato due auto, tramite il Sig. Pastore della FIAT, nel 1994 una “Y” e nel 2005 una “Musa” di cui è tuttora in possesso. Possibilità legata al fatto che noi eravamo vicini di posto al Sig. Pastore, abbiamo fatto una certa amicizia con lui e tramite lui abbiamo acquistato queste due macchine. Tenga presente, però, che io a livello personale non posseggo una vettura italiana dal 1975 e i miei due figli adulti hanno anche loro sempre avuto auto straniere. Quindi non c’è mai stato onestamente interesse ad acquistare auto con sconti particolari. Però le vorrei anche segnalare che nell’ambito del calcio, c’è grandissima facilità ad ottenere sconti in tutti gli ambiti. Io per il fatto che ero arbitro internazionale prima e designatore dopo, ho avuto sempre sconti importantissimi…da Armani avevo il 50% , da “Olimpico” negozio importante di Torino altrettanto, mi davano gli sci se utilizzavo un determinato tipo di sci...me li regalavano, con le tute etc...avevo ASICS e LOTTO che sono stati i miei sponsor per tanti anni per cui potevo avere materiale a iosa e in più se volevo acquistarne avevo lo sconto dell’80%. E lo stesso succedeva nel campo delle auto, perché anche se acquistavo auto straniere io sempre ho avuto sconti importanti. Ed è veramente la normalità avere nel mondo del calcio questo tipo di facilitazioni in senso assoluto. Addirittura siamo stati in vacanza in villaggi della VALTUR o del CLUB VACANZE ospiti di questi villaggi purché io partecipassi, una volta alla settimana, a un piccolo evento di intrattenimento con gli altri ospiti del villaggio. E questo lo facevo con giornalisti, con altri giocatori di calcio che eravamo tutti insieme ospiti di queste strutture.

I rapporti con Moggi e Giraudo

Per quanto riguarda invece i miei rapporti con Moggi e Giraudo. Vorrei dirle che io sono conoscente, ma poi siamo diventati amici, con Moggi dalla fine degli anni ’70, perché Moggi venne a Torino come dirigente del Torino Calcio e in quell’occasione il mio papà che è stato arbitro ma è stato un grandissimo tifoso del Torino, è diventato amico del sig. Moggi e da lì è nato un rapporto che è durato fino a questi anni. Per cui la nostra frequentazione è stata familiare, con i miei genitori a volte..con mia moglie, con i miei figli e in tutte le occasioni che ci siamo incontrati, è stato esclusivamente per parlare di cose personali, familiari, magari parlando anche di calcio in senso generale, come ho parlato con tutti gli altri dirigenti di società. Ancora di più con Giraudo, devo dirle, perché addirittura nascono ai tempi dell’Università in quanto frequentavamo ambedue un oratorio e aveva una squadra in promozione che io avevo l’abitudine di andare a vedere giocare con il mio papà e in quella squadra giocava il dott. Giraudo. E di lì è nata la nostra amicizia, che è cresciuta negli anni. Noi siamo stati molto amici quando lui è stato AD della “Sestriere SpA” ed era lontanissimo nel calcio, lui si occupava di sci e della via lattea di Sestriere; mio padre aveva la casa a Salice d’Ulzio, che è nel comprensorio della via lattea, per cui noi in tutti quegli anni ci siamo frequentati tantissimo perché spessissimo andavamo a sciare insieme, a cena insieme...molti anni prima che lui diventasse dirigente della Juventus. Per questo per dirle da dove nascono i nostri rapporti interpersonali, le nostre riunioni conviviali che sono ben ben precedenti alla mia nomina di Designatore Arbitrale.
Devo dire che in tutti questi casi non mi sono mai sentito in dovere, né di dover nulla corrispondere di personale né a Moggi né a Giraudo, perché abbiamo avuto sempre sì le nostre riunioni conviviali..i nostri rapporti personali, che sono stati a volte combattuti perché partivamo da interpretazioni molto molto diverse di quanto succedeva sul campo o della bravura di certi arbitri, sia in campo nazionale sia in campo internazionale.
Però, siccome sono stato accusato di avere avuto un rapporto privilegiato ed esclusivo con Moggi e Giraudo, ecco questo lo devo assolutamente negare perché io ho avuto riunioni conviviali con dirigenti del Parma, come ha confermato qui Baraldi, con Sacchi..con Pastorello...con Galliani...con Meani...con Facchetti; diverse volte sono stato sia a pranzo sia a cena a Bergamo e Milano, con Governato (Brescia e Lazio) più volte siamo stati a pranzo, perché lui addirittura aveva l’abitudine di venire abbastanza spesso, quando noi preparavamo le griglie, e lui veniva e ci raggiungeva addirittura nel nostro ufficio ed assisteva agli ultimi preparativi dei sorteggi tranquillamente e poi magari si andava a pranzo insieme. Fra l’altro anche con Corsi, con Zaccarelli del Torino..con Romero del Torino....è stata sempre una cosa normalissima che non ha mai creato in me la necessità di corrispondere nulla a loro in funzione di questi rapporti conviviali. Ma come le ha anche già detto, io ho avuto rapporti....mi dimenticavo Aliberti con cui siamo stati a pranzo anche con dirigenti della Federcalcio.....con Dal Cin del Venzia...mi ricordo una volta addirittura a casa del dott. Sensi a Villa Pacelli..una cosa normalissima. E poi ho avuto rapporti con tantissimi dirigenti di società telefonici, anche se in quest’aula abbiamo sentito che noi non avevamo nessun tipo di rapporti se non con Moggi e Giraudo. Io ho avuto rapporti telefonici con Ferlaino, con la Sampdoria, con il Genoa, con la Roma, la Ternana, la Fiorentina, il Palermo, l’Atalanta, il Verona, il Brescia rappresentato da Governato, il Parma...insomma ho avuto praticamente rapporti con tutte le società.

Il “check” con Lanese

Oltre a loro ho avuto anche una cena conviviale con Tullio Lanese, che era ai tempi il Presidente dell’AIA, in un occasione in cui lui venne a Torino per parlare con Moggi e Giraudo per una campagna che lui stava facendo in giro per l’Italia con i vari dirigenti federali – Giraudo all’epoca era dirigente federale, quindi faceva parte in pratica del Consiglio Direttivo della Federcalcio – per un progetto della Associazione Italiana Arbitri alla ricerca di avere la possibilità di avere una percentuale nella elezione del Presidente Federale, cosa che l’AIA non aveva mai avuto; questo perché dipendeva dal Consiglio Federale. Per cui stava facendo un tour in giro per l’Italia e quando venne a Torino, mi chiese se ero disponibile ad intervenire a questa cena. E io feci questa cena con Giraudo, Moggi, Lanese e anche le mogli. In questa occasione avemmo la possibilità di discutere di questa cosa importantissima...in cento anni di storia dell’AIA mai avevamo avuto la possibilità di incidere sulla elezione del Presidente Federale. La cena andò bene perché i dirigenti si dimostrarono disponibili e, in una successiva telefonata, lui mi disse “Ci facciamo poi un check in una prossima occasione”. Questo “check” è stato poi interpretato come se fosse...non so cosa volessero significare i carabinieri che hanno scritto le...come se il “check” sottintendesse chissà quale situazione. Il “check” era solo ed esclusivamente una verifica che avremmo fatto in futuro in funzione delle successive visite che avrebbe fatto Lanese in altri contesti nazionali. A fonte di questo debbo dire che fu un successo per Lanese perché riuscì a ottenere questo tipo di percentuale, che è ancora oggi attiva, anche se ci sono voci che parlano di volerla eliminare e lo vediamo anche in tanti altri ambiti l’importanza che hanno sempre di più le società che avevano lasciato la possibilità al settore arbitrale di nominare i propri designatori, cosa che ultimamente stanno rimettendo in discussione.
E che credo sia invece una cosa importante per mantenere la serenità e la tranquillità in tutti gli arbitri. Quando si dipende comunque da organi che sono legati alla Federcalcio e alla Lega si è comunque un po’ sempre sotto il vincolo di altri. E quindi questo sicuramente non è utile all’arbitraggio.

Biglietti e tessere omaggio

Anche per quanto riguarda i biglietti e le tessere omaggio che io ho ottenuto. Dalla Juventus, io ogni anno avevo quattro posti in tribuna e un posto auto. Tenga presente che questo era normalissimo, era in una tribuna normale mentre per esempio dal Torino avevo solo tre posti ma in tribuna d’onore ed un posto auto. L’Inter ogni anno mandava a me e a Bergamo 2/3 tessere di tribuna per l’utilizzo che volevamo farne. Il Milan la stessa cosa....la Roma e la Lazio. La Roma dava delle tessere e la Lazio ci dava ogni settimana dei biglietti omaggio. Qualsiasi società a cui abbiamo chiesto dei biglietti si è sempre dimostrata disponibile, parlo di Sampdoria, Genoa, Bologna, Chievo, Udinese, Palermo con cui avevamo anche rapporti tramite il Direttore Sportivo Foschi. Quindi era una assoluta normalità. Nulla di particolare.
Fra l’altro da molte squadre ricevevamo anche del materiale tipo tute, gagliardetti, borse, materiale legato alla società sempre. Quindi questo da molte molte squadre, potrei fare l’elenco ma è sempre il solito.

I sorteggi

Io voglio ancora entrare un attimo nel merito dei sorteggi anche. I sorteggi arbitrali che sono stati anche insomma, credo ormai sia stato chiarito tutto in quest’aula. Sono venuti tantissime persone che hanno potuto spiegare con grande attenzione quello che accadeva in questi sorteggi. Però siccome ho sentito pure, non mi ricordo più, un qualche cosa in merito forse ad una dichiarazione che fece Martino Manfredi, dove disse che all’inizio dell’anno, in occasione noi, in una o due occasioni gli avevamo dato le palline che avevano scelto io e Paolo Bergamo… Partiamo dal presupposto che tanto era sempre Martino Manfredi che era lì che preparava; noi preparavamo le griglie, gliele passavamo, e lui doveva preparare i bigliettini, era lui che li prendeva, li piegava in quattro, sceglieva le palline, metteva i biglietti nelle palline, e dopo di che prendeva le palline le metteva dentro le buste che poi chiudeva ermeticamente. Però devo dire che effettivamente noi, in una o due occasioni, le parlo poteva essere esclusivamente il mese di settembre, quindi all’inizio della stagione o forse fine agosto, siccome non c’era più la S.ra Fazi, che era stata allontanata dalla commissione arbitri (quindi lui ha lavorato per 4/5 anni con la S.ra Faz)i, insieme preparavano queste cose. Quell’anno era rimasto da solo e quindi si era trovato un po’ in difficoltà nel preparare questo in tempo utile per il sorteggio, che si svolgeva sempre alle ore 11.00 e dovevamo essere anche abbastanza precisi perché c’erano sempre moltissimi giornalisti e moltissimi rappresentanti della federcalcio, anche persone estranee che venivano ad assistere a questo sorteggio. Per cui lui si era trovato un po’ in difficoltà nelle prime due o tre occasioni in cui abbiamo preparato questi sorteggi, e noi l’avevamo aiutato a comporre le palline e a mettere i biglietti dentro queste palline e poi le avevamo date a lui che le riponesse per.. questo è bastato per pensare chissà che cosa avessimo fatto. Però tenga presente che questo è successo ai primi di settembre, non è più successo in tutta la stagione, perché tutto è sempre stato esclusivamente nelle mani di Manfredi Martino. Tutto, tutto. E quindi insomma credo che sia abbastanza, ritenevo forse importante da segnalarvi questa cosa. Tra l’altro volevo anche segnalarvi che noi, quando facevamo l’estrazione delle palline dalle urne - una da una parte una dall’altra con il notaio in mezzo. Dove sono io le due urne ai lati- qui davanti al notaio c’era una cesta dove noi andavamo a posare tutte le singole palline estratte, aperto biglietto, fatto vedere a tutti e poi .. si rimetteva qui, davanti al notaio ..assolutamente a 40 cm dalla sua vista, quindi poteva vedersi tutte le sue palline ben chiare davanti ai suoi occhi.
Vorrei passare, ecco per questo mio sembra di avervi detto tutto in merito ai sorteggi.

Le sospensioni degli arbitri: Paparesta

Per quanto riguarda invece le sospensioni, ecco anche su questo abbiamo discusso tantissimo. Sulle sospensione che noi avremmo dato agli arbitri, in funzione del fatto che se arbitravano a favore della Juventus noi li utilizzavamo più volte e se invece noi andavamo contro ..cioè se gli arbitri arbitravano contro la Juventus noi li punivamo. A fronte di questo credo che sia stato, una delle più grande bufale dette anche dal Colonello Auricchio in quest’aula, sotto giuramento tra l’altro, quindi credo che sia veramente una cosa molto molto seria che andrebbe forse anche valutata differentemente. Io vi vorrei portare alcuni dati molto chiari, perché il primo falso è stato quello di Paparesta detto qui. E’ stato quello di dire che Paparesta è stato sospeso dopo la gara Reggina-Juventus , in cui, a detta di tutti gli addetti ai lavori, non solo mio e di Paolo Bergamo, ma di tutti, da tutti i giornali - credo anche addirittura dalla gazzetta - dissero che era un rigore non concesso, era stato un rigore non concesso e clamoroso per la Juventus e poi successivamente l’annullamento di un gol alla Juventus dubbio… dove la Reggina vinse per 2 a 1, la Juventus perse e ci fu tutto quello che poi si è discusso in seguito. Bene, a fronte di questo c’è qualcuno che è venuto a dire che noi avevamo sospeso il Signor Paparesta. Allora Paparesta ha diretto questa gara, Reggina-Juventus, il 6 di novembre, il 10 di novembre, quindi esattamente una settimana dopo - il 10 di novembre c’era un turno infrasettimanale - gli arbitri di solito arbitravano una settimana si e una settimana no, questa era la media - tolto Collina che veniva impiegato in modo costante per evitare anche qui spesso, a parte che era il più bravo in assoluto e se lo meritava, anche perché ogni volta che noi non lo mettevamo nella griglia c’era sempre un assalto da parte dei giornali in questo senso -. Quindi c’era il turno infrasettimanale, quindi lui era saltato; la settimana dopo, a distanza di 7 giorni lui arbitrò Torino-Venezia, che era la partita più importante della serie B della settimana, ed era in una griglia dove c’erano partite anche di serie A comunque e lui fu estratto per la serie B. Ed esattamente il giorno 28 - quindi esattamente due settimane dopo - in un turno normalissimo, arbitrò Messina-Fiorentina, che era nella prima griglia e nella quale era inserita anche la partita più importante della settimana, che era Juventus-inter. Questo per dirle ecco a distanza di tre settimane noi abbiamo ripresentato Paparesta per una partita della Juventus che era stato criticatissimo; poteva essere anche estratto in quella gara, non lo fu, però poteva essere estratto.
Lei tenga presente che qui è venuto un arbitro, Bergonzi, che ha detto lui stesso, arbitrò una partita dopo gli anni in cui noi eravamo designatori, credo nel 2007, probabilmente in cui lui arbitrò una partita della Juventus concesse un chiarissimo non calcio di rigore contro la Juventus, bene, è stato 3 anni, 3 anni senza arbitrare la Juventus, ed eravamo in una situazione di designazione diretta: quindi un arbitro che aveva dato questo calcio di rigore inesistente contro la Juventus è stato per tre anni senza dirigere la Juventus, noi dopo tre settimane eravamo nella condizione di ripresentarlo per la Juventus. Cosa che poi ha arbitrato nell’anno. Però voglio ancora completarle che quindi noi parliamo della gara Reggina-Juventus del 6 di novembre; lui ha arbitrato altre due volte nel mese di novembre, altre due volte nel mese di dicembre, quindi turni normalissimi, anzi a dicembre ha arbitrato il 12 e il 19 quindi due volte consecutive e nel mese di gennaio ha arbitrato il 6-10-23-30 quattro volte in un mese. Questa era la sospensione che noi avremmo dato al Signor Paparesta, che in tre mesi ha diretto una dozzina di gare oltre alle gare internazionali di cui io ero suo designatore nell’ambito della Uefa, perché fece anche, nel mezzo, anche gare internazionali. Insomma questa era la punizione che noi avremmo dato a Paparesta

Le sospensioni degli arbitri: Racalbuto

Mi sovviene anche Racalbuto. Racalbuto che ha arbitrato quel famoso Roma-Juventus in cui ci furono moltissime discussioni, ci furono degli errori in un senso e nell’altro e devo dire e devo dire la verità che il povero Racalbuto fu – diciamo - vittima degli errori dei suoi assistenti, che erano due dei migliori assistenti in assoluto nell’ambito italiano, uno è stato anche ..cioè tutte e due sono stati anche qui, due assistenti internazionali, che sbagliarono i due episodi dai quali scaturirono un calcio di rigore e il gol della Juventus e sbagliarono anche l’episodio in cui fu annullato un gol regolare alla Juventus. Quindi lui fu vittima di questa situazione. Bene, nonostante tutto, nonostante lui fosse stato vittima di questi assistenti in questo caso degli errori dei suoi assistenti, Rabalbuto fu fuori dalla serie A per 9 settimane, quindi… e questo le dico la verità, nemmeno per motivi tecnici, perché secondo noi non aveva diretta così male, era stato vittima di situazioni, una partita difficilissima, complicatissima, ma anche per tutte le pressioni esterne che ci furono in quell’occasione e quindi fu opportuno tenerlo al di fuori, farlo arbitrare più volte in serie B, prima di ripresentarlo in serie A. Quindi noi perdemmo 9 turni, non arbitrò la serie con perdite, sia economiche, sia di prestigio, molto importanti per un arbitro che aveva 100 e più partite in serie A.

Le sospensioni degli arbitri: Dattilo

Ripenso a Dattilo. Dattilo in Udinese- Brescia, dove lui fece un errore clamoroso, clamoroso in favore dell’Udinese tra l’altro, dove, scusi a favore del Brescia, dove il Brescia segnò una rete assolutamente regolare dove c’era il portiere a terra colpito in un’azione da gioco e a fronte di questa partita, che viene considerata da qualcuno come un sistema per far ammonire dei giocatori dell’Udinese, che la settimana dopo avrebbero dovuto giocare contro la Juvetus, bene Dattilo rimase fuori dalla serie A per tre mesi interi. Quindi, tutti gli arbitri che in pratica procedevano nel fare qualcosa che favorisse in qualche modo la Juventus, per cui in questo caso Dattilo – le dico la verità, al di là dell’errore clamoroso che fece in favore del Brescia- avrebbe dovuto allontanare più giocatori, ma non ebbe la forza di farlo; ma più giocatori dell’udinese, quindi in teoria se avesse le cose fatte bene, più giocatori dell’Udinese che giocavano la settimana dopo con la Juventus avrebbero dovuto essere squalificati.

Le sospensioni degli arbitri: De Santis

Infine vorrei ricordare chi è qui come Massimo De Santis, che viene considerato come arbitro della Juventus, anche se con doganamenti, sdoganamenti, doganamenti, sdoganamenti, durante l’anno 7/8 volte, si è doganato e sdoganato - quindi passava in continuazione la frontiera De Santis - che, nell’anno che prendiamo .. .di cui abbiamo evidenza qui, diresse in almeno tre casi, in modo estremamente negativo per la Juventus, perché diresse contro il Palermo e non diede un calcio di rigore in favore della Juventus (all’interno dell’area di rigore… lui lo diede al di fuori dell’area perché lo vide così); a Pama non diede anche lì un calcio di rigore (ma che poi dopo le immagini ci fecero vedere che era calcio di rigore), però era difficilissimo da valutare sul terreno di gioco, sia l’uno che l’altro. E poi una terza occasione in cui arbitrò a Torino, Juventus-inter, in cui vince tra l’altro l’inter, e fu accusato per non aver espulso un giocatore dell’inter per una chiarissima doppia ammonizione. Però sono situazioni che possono succedere, però è chiaro che i dirigenti della Juventus lamentarono in modo evidente di queste situazioni. In più De Santis, sempre in occasione di inter-Juventus, fu quello che non vide, ciò che fece Ibrahimovic all’avversario, come i suoi assistenti. Sarebbe bastata una parola di De Santis per far si che .. - io ho visto ma non l’ho giudicato come evento da espulsione - per fa si che Ibrahimovic non avesse ulteriori due ulteriori giornate di squalifica, perché Ibrahimovic ebbe una giornata di qualifica perché fu ammonito da De Santis quindi raggiunse le quattro ammonizioni e quindi automaticamente la squalifica per la partita successiva, in più, non avendolo visto compiere un gesto nei confronti di un avversario, né lui, né i suoi assistenti, Ibrahimovic fu colpito da un’ulteriore squalifica di altre due domeniche, che gli fu poi confermata e per la quale lui risultò assente nel match più importante del campionato, che era Milan-Juventus, che poi vinse la Juventus 1-0. Per cui, secondo anche le informative sempre, noi avremmo truccato un sorteggio con un colpo di tosse, che è una delle cose più ridicole di questo mondo detta in quest’aula e per la quale noi avremmo volutamente in qualche modo designato Collina, che era uno tra l’altro degli arbitri meno simpatici – lo dicono tutti i giornali – alla Juventus. Arbitro che tra l’altro in quell’anno, arbitrò cinque gare della Juventus e la Juventus fece 13 punti, quindi vinse quattro volte e una pareggiò; mentre De Santis che arbitrò la Juvetus sei volte, raccolse con De Santis 7 punti, però sono cose che non sono state valutate da nessuno.

Nucini

Per quanto riguarda invece - se mi permette sono alla fine poi chiudo - volevo ancora entrare nel merito un attimo di quanto da Nucini, perché noi non abbiamo mai sospeso nessuno perché avesse arbitrato in favore o contro la Juventus mai, l’unico arbitro che noi abbiamo sospeso dopo una partita della Juventus, l’unico fu Nucini. Nucini che beh, non sto a spiegarle la personalità di Nucini, perché credo ci vorrebbe uno psicologo qui, io non sono uno psicologo però essendo un veterinario, forse potrei essere anche nelle condizioni di poter capire meglio quello che ha in testa. Le dico la verità che Nucini lo sospendemmo dopo un Juventus – Bologna, dove lui diede un calcio di rigore secondo me poco evidente a favore del Bologna, che comunque non comportò nulla perché il rigore fu anche sbagliato e non fu influente sulla gara, ma fu per il suo modo di comportarsi che ebbe nell’aula, quando noi discutemmo dell’episodio, i suoi atteggiamenti i suoi modi di fare, credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro, perché gli atteggiamenti e i modi etc.. li avete visti anche voi in quest’aula: l’arroganza di questa persona. E proprio per la sua arroganza lui fu punito. Sempre per quanto vogliamo attenere a Nucini, per quanto riguarda Nucini, vorrei ricordare che lui disse che era stato praticamente, non so convinto a fare quella gara famosa, dove lui è andato a fare al santuario il riconoscimento dei giocatori. Bene, in quell’occasione ci fu, da parte della federazione un’indicazione molto precisa, perché non fu solo Nucini ad essere in questa situazione di dover fare a tutti i costi l’appello, di dover andare allo stadio, di dover comunque cercare di far svolgere le partite, perchè questa era un’indicazione chiara della federazione che aveva dato a tutti e che noi dovevamo ottemperare perché, perché altrimenti si rischiava di cadere nelle mani dei tifosi che invece volevano fare queste contestazioni e non volevano giocare. Questo fu l’indirizzo preciso della federazione e ricordo che Ghirelli, fu lui che si tenne sempre in contatto con noi, affinché ovunque ci fosse la volontà degli arbitri di andare all’appello per tutti; poi chi c’era c’era, chi non c’era non c’era. Quindi in questo caso, tra l’altro c’era addirittura presente a Livorno il dr Tagliente, che oggi è il responsabile assoluto in Italia, di tutti quelli che sono i rapporti tra – credo - dirigenti, società, sospensioni di tifosi in altri stadi, quindi vietano le trasferte, è lui che decide, soprassede a questa .. Quindi fu lui che ci dette anche questo tipo di indirizzo con il dr. Bergamo. Per finire su Nucini, lui ha detto che mi aveva detto, che mi avrebbe detto, che c’era su un giornale scritto che Zeman aveva ricevuto n messaggio in cui gli si diceva che l’arbitro che andava a farla, quindi Nucini, avrebbe espulso due giocatori e la partita che sarebbe stata persa dall’Avellino: in quell’occasione con Nucini. Io, a parte me lo disse il giorno dopo, a parte che io non sono, non potevo essere nelle condizioni di aprire un’indagine perché non aspetta a me aprire indagini, ma bensì aspetta alle persone specificatamente nominate dalla Federazione per fare questo, ma se noi stavamo a correre dietro a tutte le cose che scrivevano i giornali, noi avremmo dovuto aprire otto inchieste ogni settimana e io penso che lei, voi stesse leggiate magari qualche volta i giornali il lunedì; se leggete quello che scrivono o che dicono alcuni sugli arbitri, che considerazioni fanno è chiaro che noi vivremmo di solo inchieste da una settimana all’altra e non potremmo uscirne mai perché sono polemiche continue. Devo dire che, anche insomma, siamo stati ben accompagnati anche in questi ultimi anni. E con Nucini ho finito.


Le schede svizzere

Io vorrei solo terminare entrando, ma velocissimo, nell’ambito delle schede telefoniche, perché qualcuno mi attribuisce anche una scheda telefonica. Tenga presente che io non ho mai ricevuto direttamente dal dr Moggi una scheda telefonica; io ho usufruito di molte schede telefoniche straniere però. Tra l’altro mi stupisco di una cosa per esempio, io ho avuto sempre un mio numero di telefono personale che io ho dal 1990, che era ancora un 337, che era nella conoscenza di tutto il mondo, perché era addirittura affisso fuori dal mio centro veterinario e tutti i clienti miei l’avevano, tutti gli arbitri l’avevano, tutti ce l’avevano, però credo che non sia stato mai intercettato in questi anni: questa è una cosa che mi ha stupito abbastanza, visto che tutto era intercettato. Oltretutto, le dicevo, io ho utilizzato molto spesso schede straniere perché io ero molto spesso all’estero, a volte stavo all’estero anche per diversi giorni per la Fifa o per la Uefa. Quando io ero fuori per più di una settimana io avevo sempre l’abitudine di acquistare schede locali e poi telefonavo con quelle, poi magari quando rientravo le terminavo. Quindi era una mia abitudine utilizzare anche queste. Tra l’altro io ho avuto anche schede straniere datemi direttamente dalla Uefa, quando io ho partecipato come dirigente agli Europei giovanili, agli Europei in Portogallo nel 94’ e via dicendo, cosa che forse può darsi che abbia addirittura conservato di questi anni come ricordo. Però quello che posso dirle è che assolutamente il signor Moggi non mi ha mai dato una scheda personalmente di queste svizzere .

Credo di aver terminato tutto anche se avrei avuto qualche cosa ancora da aggiungere magari su alcune cose, ma credo che lo faranno meglio di me i miei avvocati, devo dire siete stati molto gentili ad ascoltarmi fino alla fine. Grazie

Trascrizione a cura di Mimmo64 e Paola

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