Udinese-Parma sarà arbitrata da un fischietto romano: Paolo Valeri. Cosa c’è di strano? Nulla, se non fosse che l’Udinese è impegnata in una gara proprio con le romane (e un po’ meno con la Juve, purtroppo) per l’accesso alla Champions League della prossima stagione.
E così il patron dei friulani evidenzia l’anomalia:
«Penso che sarebbe stato più opportuno designare un arbitro di un'altra città». Ed aggiunge pure una convinzione:
«Non dubito che anche Roma o Lazio avrebbero potuto palesare gli stessi dubbi se, a dirigere le loro partite, fosse stato designato un fischietto di Udine o friulano».Pozzo evita accuratamente di parlare di cospirazioni (quelle c'erano solo prima che super-Palazzi ci salvasse dai cattivoni juventini), ma non ci basta ugualmente. No, egregio signor Pozzo! Lei sbaglia tempi e modi. Fossimo stati in una stagione antecedente al 2006, quando i cospiratori furono scoperti e messi alla berlina, potremmo anche capirla. Ma ora che viviamo nel paradiso degli incorruttibili, nell’era dell’onestà, queste idee balzane non devono neppure fare capolino.
Le mandassero anche Lotito ad arbitrare, con Bruno Conti e Montella a fare i guardalinee, lei potrebbe, anzi dovrebbe, stare tranquillo che tutto si svolgerebbe comunque nel rispetto delle regole. Se ha qualche dubbio, chieda a Moratti: il re di Honestonia troverà certamente le parole giuste per tranquillizzarla.
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