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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di M. ROCCA del 23/05/2011 14:30:07
Requisitoria Narducci/7

 

Processo calciopoli. Trascrizione integrale requisitoria del 10 maggio 2011

Sì. L’utenza 41764334213 è stata utilizzata da Pierluigi Pairetto, il designatore arbitrale risiedeva a Rivoli (TO) e l’attività lavorativa svolta era presso il comune di Nichelino (TO) anche questo riguarda questa utenza. Vediamo poi i particolari contatti che emergono da altri elementi della indagine, è stato fatto quel lavoro e oltre che la individuazione delle celle riferibili proprio ai comuni di Nichelino, Torino e Rivoli, vediamo anche alcuni incontri che sono avvenuti tra gli imputati personalmente.

Un elemento di certa attribuzione ci viene dalla 213 finale in occasione dei raduni - 5 raduni arbitrali, che si svolgono 4 a Coverciano e uno a Milano, nel periodo di tempo che va dal novembre 2004 al gennaio 2005-. Quello milanese è il secondo di quel periodo e si svolgerà tra il 9 e l’11 dicembre 2004, quando Pierluigi Pairetto è presente come designatore arbitrale a questi raduni, la scheda 213 finale aggancia celle di via Soldani 23 e via Moroni 48 riferibili al Centro sportivo di Coverciano, ovvero ancora a Milano via Bernina per quanto riguarda l’incontro del dicembre 2004.

In data 6 febbraio 2005 alle ore 15,07 sulla utenza 3358080050 in uso a Luciano Moggi il progressivo è il 17298 viene ascoltata una conversazione tra Moggi e Pierluigi Pairetto. Appena Pairetto risponde al telefono Moggi, che sembra abbastanza seccato, lo rimprovera dicendo: “ma ti vergogni pura a rispondermi? “ , a Pierluigi Pairetto per il fatto che Moggi gli dice che lo sta inutilmente cercando di contattare sin dalla sera precedente senza riuscirvi. Pierluigi Pairetto risponde testualmente “ Sai che non l’ho ancora acceso?” e poi si passa ad altro tipo di conversazione. Sappiamo dunque che, evidentemente non sulla utenza su cui stanno parlando, c’è stato un tentativo più o meno reiterato da parte di Moggi di conversare con Pierluigi Pairetto nella fascia oraria che certamente precede quella delle 15,07 del 6 febbraio 2005. Dalla lettura del tabulato emergono i seguenti dati, abbiamo detto che l’utenza 741 è sicuramente attribuibile a Luciano Moggi e in data 5 febbraio, nel periodo di tempo che va dalle 18 alle 24 di quella giornata, più volte l’utenza 741 finale ha un contatto ma non nasce una conversazione verso l’utenza 213 finale.

Dopo questa fase ve ne è un’altra che si apre proprio a seguito di questa di cui vi ho dato un breve resoconto. Abbiamo detto che Pierluigi Pairetto non ha acceso il cellulare, non è rintracciabile e lui dice non l’ho ancora acceso e va bene, in quella giornata di campionato e immediatamente dopo questa telefonata delle 15 e 07 registriamo - quando per altro le partite sono già terminate - una serie di contatti in due fasi che ci confortano della attribuibilità di questa scheda: alle ore 17,30 circa ci sono due conversazioni : la prima della durata di 2 minuti circa, la seconda più sostanziosa di 17 minuti circa che partono dalla utenza 213 finale verso la 741 finale di Luciano Moggi. In quella serata ancora e dopo che nella serata si è svolto il posticipo che è la partita Milan-Lazio, abbiamo un ulteriore traffico tra queste due schede: alle 22,30 una telefonata di circa 8 minuti dalla 741 finale alla 213 e poi ancora alle 22,45 per 2 minuti circa un’altra telefonata dalla 741 finale alla 213.

Un ulteriore elemento di prova che deve essere valutato anche al fine del discorso di attribuzione delle schede oltre che per altro è riscontrabile da una conversazione che si svolge il giorno 6 febbraio 2005 alle ore 22,58 tra Moggi e Giraudo. Il progressivo è il 17402 e la telefonata arriva sul 335 in uso a Moggi. La conversazione che poi analizzeremo meglio per altre ragioni, riguarda l’atteggiamento che Moggi e Giraudo hanno e quello nei loro confronti nutrito dai designatori ed in particolare da Pierluigi Pairetto. Nella telefonata si utilizza quel linguaggio allusivo di cui ho parlato, tanto è vero che Moggi dice a Giraudo “ Io gliel’ho detto a pinocchio” (che sarebbe Pierluigi Pairetto) e quindi la telefonata si conclude con una intesa che è opportuno che il martedì successivo al 6 febbraio avvenga una chiacchierata in particolare con Pierluigi Pairetto. “ A brutto muso” dice Moggi “ perchè così non si può andare avanti, a noi ci assassinano in tutto.” Questo incontro avverrà effettivamente due giorni dopo in data 8 febbraio 2005 ed è preceduto da una serie di contatti che noi leggiamo dal tabulato: il giorno dopo, 7 febbraio alle 9.40, avverrà una conversazione per 23 minuti di durata, dalla 213 di Pierluigi Pairetto in uscita verso la 741 in uso a Moggi.
Altro contatto verso la stessa utenza ma di durata molto più contenuta avviene tra le stesse utenze nella stessa giornata alle ore 10, 05. In data 8 febbraio, giorno dell’incontro, un ulteriore contatto alle ore 8,45 per 15 minuti circa tra le stesse utenze. E’ la giornata in cui avremmo poi una prova sicura che è avvenuto l’incontro tra Pierluigi Pairetto e Antonio Giraudo come sarà desumibile da una conversazione che viene intercettata alle 12,45 e il progressivo è 31956.

Questa scheda telefonica 213 è quella che decolla e viene attivata abbiamo detto il 26 novembre 2004 e avrà traffico telefonico abbastanza significativo salvo essere poi progressivamente abbandonata a partire dal 10 febbraio 2005 in concomitanza con le altre due utenze che abbiamo visto. L’altra scheda telefonica attribuibile a Pierluigi Pairetto è la 41764335135. Questa scheda registra un traffico meno ampio di quella di cui abbiamo appena parlato e sostanzialmente è la scheda che cessa di funzionare il 26 novembre 2004 in coincidenza con l’attivazione della 213 finale. Anche per questa scheda abbiamo la stessa sovrapponibilità di dati così e come li abbiamo visti sia per quanto riguarda le celle ubicate a Rivoli, Torino e Nichelino sia per quanto riguarda i raduni arbitrali che sono 3 e si svolgono a Firenze tra l’ottobre e il novembre 2004; con questa scheda che aggancia sempre questa cella di via Soldani, nonchè ancora in utilizzazione in occasione di 2 sorteggi che si svolgono in località Roma e che sono quelli del 8 novembre 2004 e del 12 novembre 2004. Sappiamo che quando i sorteggi degli arbitri di A e B non avvenivano presso il centro tecnico di Coverciano in alcune occasioni questi si svolgevano presso la sede dell’AIA in via Tevere a Roma. Ebbene in queste circostanze e dunque con la presenza dei due designatori, la cella risulta avere agganciato quelle di via Po 102 che è una zona immediatamente attigua a quella dell’area in cui è ubicata la sede di via Tevere dell’AIA a Roma.

C’è una scheda che ha una sua straordinaria rilevanza per le valutazioni che sto facendo. Si tratta di una scheda di cui potrei tranquillamente omettere ogni considerazione perché è riferibile all’arbitro Tiziano Pieri e l’arbitro Tiziano Pieri è stato già giudicato in sede di rito abbreviato. E’ stata ritenuta la responsabilità penale di quest’arbitro, ne è stata riconosciuta da parte del GUP la attribuzione di questa scheda e questo discorso ha riguardato anche la condanna dell’arbitro Tiziano Pieri in relazione ad alcune imputazioni che lo riguardavano anche quella di appartenente a questa organizzazione, sotto il profilo di condotta di partecipazione.
Faccio riferimento a questa scheda però perché il discorso non è superfluo, non per ribadire queste conclusioni, ma perché la questione che riguarda l’arbitro Tiziano Pieri è di tutto rilievo per il discorso di attribuzione delle schede. Ci riguarda e riguarda voi come tribunale non per la persona fisica ma per le conclusioni a cui si può pervenire in linea generale.

Le schede attribuite all’arbitro Tiziano Pieri sono due una la 41764330958 e la più importante 41764395799. Tralascio ogni discorso di natura generale che non ci riguarda ed affronto solo un passaggio che è un passaggio che riguarda il tema delle prove. Il 10 gennaio 2005 è una giornata in cui avvengono le designazioni arbitrali in vista di una giornata anzi due giornate in cui vi saranno incontri di quella che un tempo si chiamava coppa Italia e che oggi si chiama Tim Cup. Alle ore 14,40, il progressivo è il 21729, avviene una conversazione tra Luciano Moggi e un signore che si chiama Giuseppe Bozzo dopo i primi convenevoli tra le due persone, i soliti saluti e così via, si sentono in sottofondo alcuni squilli di un telefono. Moggi dice al suo interlocutore di aspettare un attimo e risponde alla telefonata che arriva da un altro telefono. Sentiamo dunque la sua voce e le parole testuali di Luciano Moggi sono le seguenti “Oh, ma dove lo trovi un difensore come me…a mortacci tua…io quando le prometto poi le mantengo…gliel’ho detto a lui…hai sentito come gliel’ho detto?...con me deve scherzare poco eh…mica…ma vai tranquillo che hai le spalle coperte…ma viene Ayroldi…ma mettono tutti quelli che non hanno messo dentro la volta scorsa, quindi non c’è …niente…né Cassarà né Dattilo…Desantis lo avevo detto che non possono metterlo perché è venuto a Bergamo quindi…comunque per il resto tutto a posto…Lunedì vieni a Napoli? No? Allora ci vediamo la sera…Torno…tanto ce l’avete la mattina la riunione, tranquillo ci vediamo…ci vediamo…vabbè tanto ci sentiamo in questi giorni…O ci sentiamo stassera?...alle 3,30 di notte?...Perfetto mercoledì mi sono addormentato alle 3,30…comunque rimani rimani sulla sufficienza mannaggia vabbè…ci sentiamo stassera.” E chiusa questa conversazione riprende la conversazione con il suo interlocutore precedente il sig. Bozzo.

La telefonata su cui ci trovavamo riguarda le designazioni degli arbitri designati per quel turno di Coppa Italia, alcuni, sia quelli per cui si dice che dovevano essere che per quelli per cui si dice che non ci saranno, che poi troverà conferma in una telefonata che poi successivamente valuteremo e che avverrà in quella stessa giornata alle 15,13. La telefonata che Luciano Moggi intrattiene con l’ignoto interlocutore è stata ritenuta ed attribuita con certezza all’arbitro Tiziano Pieri. Abbiamo detto che alle 14,40 inizia quella conversazione ed alle 14,43 per una durata corrispondente proprio a quella ascoltata in ambientale la utenza 799 finale quale attribuita all’arbitro Tiziano Pieri intratteneva una conversazione della durata di 2 minuti e 35 con la utenza 996 di Luciano Moggi. E’ certo dunque che quel colloquio avviene su quel particolare argomento con la utenza di un arbitro: Tiziano Pieri.

E’ la situazione che riscontreremo in modo ancora più stringente quando si passa alla analisi di due utenze cellulari che sono attribuibili all’arbitro Salvatore Racalbuto. Salvatore Racalbuto, arbitro CAN in piena attività in quegli anni e in quel campionato, è nativo della città di Palma di Montechiaro (AG) ma risiede ed è appartenente ad una sezione AIA che è quella di Gallarate (VA) che è anche suo luogo di dimora e di vita. La prima utenza di cui parlo è quella numero 41764329187, questa utenza ha un significativo volume di contatti e di traffico e risulta impegnare, ovvero non impegnare, celle di eventi a cui partecipa, ovvero non partecipa, l’arbitro Salvatore Racalbuto. Il 4/01/2004 e il 5/01/2004 quando Salvatore Racalbuto secondo documentazione ufficiale è presente al quinto raduno a Coverciano. Questa utenza aggancia celle di via Soldani, stessa situazione che si verifica in altre 4 circostanze. Tre a Coverciano: il 17/12/2004, 20-21/01/2005, 11-12/02/2005 allorché l’arbitro Salvatore Racalbuto è presente a Coverciano. Così come risulta che in data 09/12/2004 allorché il settimo raduno tecnico-atletico si svolge nella città di Milano fra il 9-10-11/12/2004 la cella agganciata è nella città di Milano. Le celle o meglio l’utenza non è utilizzata, o meglio l’utenza non aggancia celle ubicate in zona Coverciano allorché l’arbitro Salvatore Racalbuto risulta assente per documentazione ufficiale il 25-27/11/2004 e il 3-5/01/2005. Così come questa utenza, 167 finale, risulta significativamente presente in località che si riferiscono a numerose partite a cui l’arbitro Salvatore Racalbuto partecipa come arbitro o come quarto ufficiale di gara nel corso della stagione. Abbiamo così la 187 finale il 30/10/2004 a Messina, allorché il giorno successivo verrà diretta la partita Messina-Reggina, a Verona per l’incontro Verona-Albinoleffe del 7/11, a Siena per Siena-Roma, a Reggio Calabria per Reggina-Brescia del 5/12, a Cagliari per Cagliari-Juventus del 16/1, a Pescara per Pescara-Genoa del 30/1, a Milano per Inter-Atalanta del 2/2.
Poi ancora in tre posti che non solo e non risultano niente affatto incompatibili con gli eventi di cui si parla, ma che evidentemente segnalano i movimenti di Salvatore Racalbuto al termine della partita che egli ha diretto: è il caso che riguarda un incontro di calcio che si svolgerà il 26/10/2004, Piacenza-Ascoli, ed in cui la cella ubicata-agganciata alle 23,25 in località Somalia, che è lungo una strada che è certamente percorribile nel rientro dalla località emiliana alla zona di Gallarate in provincia di Varese. E’ quello che si verifica ancora il 10/11/2004, allorché l’arbitro Salvatore Racalbuto ha diretto la partita Brescia-Milan e l’utenza 187 finale alle 23,36 aggancia una cella in località Gussago Brescia che è sulla direttrice del rientro dalla città verso la zona dove è il domicilio dell’arbitro Salvatore Racalbuto. E’ quello che si verifica allorché in data 13 febbraio 2005 l’arbitro Salvatore Racalbuto ha arbitrato la partita a Reggio Calabria, Reggina-Milan. In questa circostanza la cella impegnata è quella ubicata in via Marina di Reggio Calabria. E per quello che è stato riferito sappiamo che non solo genericamente il luogo di questo incontro è Reggio Calabria, ma che l’arbitro Salvatore Racalbuto risulta aver soggiornato presso l’albergo Hotel Excelsior di Reggio Calabria che è ubicato nelle immediate adiacenze di questa via Marina. E’ quello che riscontriamo infine il 20 febbraio 2005 per Siena-Fiorentina, quando le celle impegnate dall’utenza si trovano in due comuni emiliani Zaia Pedrosa e Crespellano che sono lungo una delle possibili direttrici di rientro dalla città toscana alla Lombardia, e ovviamente in orari non coincidenti con quelli dello svolgimento della partita. Esiste poi il dato ricavabile dalla telefonata che avviene durante la telefonata del 3/12/2004 alle ore 12,46, progressivo 8790, tra Luciano Moggi e Silvana Garufi. Come per l’episodio riferibile a Pieri anche questa telefonata inizia in un modo assolutamente normale ed ha poi uno sviluppo imprevisto che permette di cogliere una intercettazione in ambientale.
Si sente il telefono che squilla, e Luciano Moggi pronuncia queste parole: “Aspetta un attimo in linea…” e inizia direttamente così con il suo interlocutore: “Oh, la peggiore che ti poteva toccà eh, però tu fai la tua partita senza regalare niente a nessuno…non senza non…senza regalare niente a nessuno con tranquillità…perché qua a me mi serve per la…eh…ok…
Il resto lo tralascio perché poi ci dovremmo diffondere ampiamente quindi evitiamo di sovrapporci io e il collega Capuano. Abbiamo detto che sta parlando con una persona a cui dice “Oh, la peggiore che ti poteva toccà eh, però tu fai la tua partita senza regalare niente a nessuno con tranquillità perché qua a me mi serve altre cose”. In quel momento sono le 12,50 e dal tabulato si rileva che c’è una conversazione della durata di 1 min e 33 sec circa. Quando parliamo di questi tempi di durata dobbiamo desumere che i tempi di durata secondo i tabulati telefonici dei gestori, in realtà, visto che c’è il discorso dei contatti non comprendono solo la parte in cui uno o l’altro articolano la parola ed il suono ma anche quelle parti iniziali che sono parti di attesa che l’altro agganci la telefonata e risponda. Il dato però è che la telefonata che è partita mentre è in corso il colloquio con la Garufi parte dalla 187 finale dell’arbitro Salvatore Racalbuto e la cella da cui parte è significativamente una cella che è ubicata in una località Lonate Pozzolo provincia di Varese, la stessa provincia dove vive Salvatore Racalbuto, Gallarate. E la cella che la riceve, la 194, la cella agganciata è ubicata nel comune di Torino, quella di Luciano Moggi. Se leggete il tabulato vi convincerete che quell’interlocutore molto importante è l’arbitro Salvatore Racalbuto. Tanto è vero che troverete ulteriori telefonate che ripartono il giorno dopo. Il 4/12 e riscontrerete che vi sono diversi contatti in particolare a partire dalle 9,44 fra questa 187 finale e la 194 di Luciano Moggi, e la cella che è impegnata da questa 187 è, guarda caso, la cella che si chiama via Tiro a segno di Gallarate, mentre la cella impegnata dalla 194 è la cella di via Andrea Doria a Torino. Dicevamo che la telefonata è tra una persona che sicuramente fa quel mestiere e ha un senso, può essere decifrata la frase testuale che ho letto “Oh, la peggiore che ti poteva toccà eh, però tu fai la tua partita senza regalare niente a nessuno”. Io direi che è assolutamente possibile questa operazione se leggiamo le partite che si svolgevano nel turno immediatamente successivo a quella telefonata e siccome per i riferimenti che poi vedremo nel proseguo della nostra illustrazione l’interlocutore di Luciano Moggi non arbitra la partita Juventus-Lazio del 5/12 che sarà Dondarini. E siccome l’interlocutore di Luciano Moggi non è neppure l’arbitro De Santis, che arbitrerà Fiorentina-Bologna di quel 5/12/2004. E siccome non è neppure l’arbitro Pieri che arbitrerà Parma-Milan e non è Collina che arbitrerà Inter-Messina, la peggiore che gli può capitare è una partita che è veramente il peggio che possa capitare perché ovviamente la posta in palio è drammatica e come dire che non riguarda affatto né la lotta per lo scudetto né cose simili che è la partita Reggina-Brescia che si disputerà la domenica 5/12/2004 alle ore 15,00. Cioè una partita tra le due squadre che infatti lotteranno costantemente per la retrocessione in quel campionato e che sarà diretta appunto da Salvatore Racalbuto con altre persone.
Ad analoghe conclusioni deve pervenirsi con riguardo l’utenza 41764395801. Abbiamo per questa utenza 801 una stessa ripetizione delle celle ed in particolare nel comune di Gallarate negli stessi periodi come potete rilevare in cui la 187 aggancia appunto quelle celle, nella stessa località. Anche per la 801 che ha però ha traffico minore della precedente; abbiamo che ad esempio in due giornate consecutive, 24 e 25 febbraio 2005, essa aggancia la cella di via Soldani 23 riferibile a Coverciano in occasione del raduno a cui Salvatore Racalbuto partecipa, che va dal 24 al 26 di febbraio. Così come è una utenza che aggancia celle nella città di Siena e di Roma in occasione di due incontri arbitrati da Salvatore Racalbuto: il 20 febbraio 2005 Siena-Fiorentina, e il 5 marzo 2005 per la partita Roma-Juventus. In particolare per quanto riguarda quest’ultimo dato potrete leggere che la 801 del Salvatore Racalbuto aggancia una cella ubicata in zona via Vittorio Veneto di Roma per effettuare una conversazione con una utenza 334 finale che deve essere attribuita a Luciano Moggi. Questa cella, l’ultima della 334, aggancia una cella ubicata in una zona alla periferia di Roma. Parliamo della zona di via Borghesiana, dove è ubicato il Park Hotel Borghesiana, presso il quale venivano di solito effettuati i ritiri della squadra di Luciano Moggi e che è cella agganciata come rileverete nella stessa data e nello stesso arco orario dalla utenza 3355443344 intercettata nei confronti di Luciano Moggi. E’ da segnalare che in riferimento a questi due numeri e a queste due schede che quella utenza 187 dalla lettura del tabulato ha un traffico abbastanza costante e regolare fino al 18 febbraio 2005. A partire da questa data, mentre quella sostanzialmente non ha più traffico, si sviluppa il traffico della utenza 081 che comincia ad avere un suo traffico abbastanza intenso ed effettuato con una certa regolarità…Un secondo Presidente che devo ritrovare una telefonata. Avevo dimenticato un elemento importante che si riferisce alla utenza 187 sempre quella di Salvatore Racalbuto. Partiamo da una telefonata, il progressivo è il 10966, che avviene il 5 gennaio del 2005 ore 9,47, e intercorre per una parte tra Luciano Moggi e un collaboratore, una persona che si chiama Marco Girotto. Il 5 gennaio 2005 è un giorno che si colloca a cavallo tra quella data che abbiamo visto che riguarda le partite del campionato, ma in particolare un giorno che è successivo ai sorteggi che si riferiscono alla 17esima giornata di andata del campionato di calcio. Mentre Moggi inizia alle 9,47 questa conversazione, si inserisce una telefonata; Luciano Moggi lascia Girotto, lascia il telefono acceso ed inizia a conversare con qualcun altro: “Aspetta lì…pronto…come ti senti aho… mi sa che Domenica hanno paura a farti uscire…perché gli ha detto che avevi la febbre alta…te ora rassicurali poi vedo un pochino io eh…se non ti senti bene è meglio per quest’altra domenica a Cagliari…se no lascia perdere…sta a sentire detto internos …internos… mica giochiamo con il Livorno e mica ti devi impelagare a…” incomprensibile “vai tranquillo eh…è vero…” ride “ma che procuratore…ma che procuratore hai dicci la verità…mannaggia ragazzi…dai sentiamoci in questi giorni eh…non…vabbè non ti fai più sentire… vabbè ho visto…ho visto…sì, non c’è…te gli dici a loro che stai discretamente però sei debole…quindi è meglio evitare domenica e la prossima…però questo diglielo domani …no no no la coppa Italia …che ca…te ne frega della coppa… che ca…te ne frega della coppa Italia …sì sì, vedi un poco …vai tranquillo e fatti sentire domani …domani poi li chiami tutti e due …mi raccomando e bisogna usare la 2” incomprensibile “che questo se Paolo…ma lo sai è un imbecille…ma lo sai che ha fatto…a Messina ha messo a Messina Atalanta …Morganti gli ha telefonato…fai fai la partita…poi dopo gli ha telefonato sospendi la partita…il giorno dopo ho trovato tutte le critiche sul giornale praticamente contro la decisione di Morganti…Morganti si deve stà a casa… Morganti si deve stà a casa…per il casino che ha combinato…Morganti si piglia e si mette a casa e non rompe…”; voglio dire, prosegue poi con discorsi che riguardano Morganti, la griglia, e li rivedremo in un altro momento. Abbiamo detto che la telefonata avviene alle ore 9,47. Dal tabulato emerge che intorno alle 9,50 per una durata di circa 5 minuti dalla telefonata del 187 del Racalbuto parte una telefonata verso la utenza 194 attribuibile a Luciano Moggi. La telefonata è questa, e non solo perché la telefonata ce lo dice il tabulato, ma perché è abbastanza ben comprensibile che si tratti sempre di Salvatore Racalbuto sulla base delle parole che pronuncia Luciano Moggi: “Insomma non ti senti bene, è meglio per quest’altra a Cagliari, lascia perdere, non ti impelagare, sentiamoci in questi giorni, ma che te ne importa della Coppa Italia” e così via. Dunque abbiamo detto al 5 gennaio, e la conversazione non sta prendendo in realtà in considerazione soltanto quello che accadrà nella giornata della 17esima di andata; quella immediatamente dopo quella della telefonata, ma anche quello che avverrà nei due turni successivi: 18esima e 19esima giornata di andata del campionato di serie A. Cosa succede e dove è, in quale posto troviamo Salvatore Racalbuto in quelle giornate. Non è inserito nella griglia dei sorteggi del 4 e del 7 di gennaio e dunque non dirige gare della 17esima e della 18esima giornata. E siccome Luciano Moggi ha detto che non ti senti bene…è meglio per quest’altra a Cagliari…lascia perdere perché insomma…dove compare Salvatore Racalbuto? In prima griglia per il sorteggio del 14 gennaio 2005 valido per la 19esima giornata di andata. Quale partita arbitrerà Salvatore Racalbuto? Cagliari-Juventus!

Schede Fabiani:
«Ho fatto riferimento a Mariano Fabiani all’inizio delle considerazioni alle schede-Paparesta e così via. Che ci sia una stretta relazione tra Mariano Fabiani e tutta questa vicenda, questo capitolo di questa organizzazione, è un fatto che abbiamo detto più volte perché lo raccontano anche alcuni testimoni diretti di quegli avvenimenti, l’ultimo in ordine di tempo, abbiamo visto stamattina, Romeo e Gianluca Paparesta; ma che questa connessione ci sia, risulterebbe provato anche se non ci fosse alcuna testimonianza. Ho citato in alcuni momenti alcune telefonate che facevano riferimento in modo chiaro alle schede. Pensiamo a quello che ascoltiamo in un periodo, quello dell’agosto 2004. Il 16 agosto del 2004 alle ore 22,55 il progressivo è il 293 dalla utenza 3358088050 parte una telefonata per il numero 3331081371 in uso a Mariano Fabiani e avviene questa conversazione e ascoltiamo anche qui una conversazione di questo tipo che è quella che sentiamo in ambientale in cui Moggi si rivolge a persona che gli è a fianco interlocutore che resta ignoto e dice :
chiamalo sul mio…
no no ora lo chiamo e gli dico che lo chiamo su quell’altro
quello svizzero?
Mmm
E poi -Tim servizi di segreteria telefonica- perché Mariano Fabiani non risponde e scatta la segreteria telefonica
La segreteria telefonica? Mannaggia l’ha chiuso anche lui, guarda …va bè…” e cade la linea.
Ed è quello anche che possiamo rintracciare nello stesso periodo di tempo, perché sempre in data 16 agosto 2004, 23,30, progressivo 294, avviene una conversazione diretta tra Moggi e Mariano Fabiani sulla utenza 333, di cui parlavo prima, in cui c’è un chiaro riferimento alla utilizzazione dell’altro apparato:
Pronto, ma tu che fai…Ho finito la batteria…chiamami tra cinque minuti…aspetta, aspetta sì sì…ciao ciao”. Secondo una modalità ricorrente che viene registrata in decine e decine di casi in cui sempre le persone, anzi, molte volte le persone si telefonano su utenze di qualsiasi tipo e potrebbero a quel punto normalmente e tranquillamente conversare tra di loro visto che si stanno ascoltando e invece si accordano semplicemente per risentirsi su altra utenza per chiudere ed aggiornarsi ad un momento successivo.
L’utenza 41764329584, è una utenza sicuramente riferibile a Mariano Fabiani per i discorsi che sono stati fatti in precedenza. Una utenza che sarà possibile desumere dalla analisi di tabulati di tre schede. La 183 di Moggi, la 495 di De Santis e la 187 di Racalbuto. Il periodo storico, che ha una sua utilità di analisi anche se formalmente questa scheda ha una vita molto lunga ma che sopravvive certamente alla fase che noi utilizziamo, è però il periodo storico utile quello che va dal 19 ottobre 2004 al 24 febbraio del 2005. Dove viene utilizzata questa scheda, dove viene utilizzata questa scheda prevalentemente, abitualmente, e rimando alle cose che stamattina ho spiegato quanto alle conclusioni a cui è pervenuto il consulente tecnico. Peraltro un consulente tecnico proprio dell’imputato Mariano Fabiani. Le celle utilizzate, i luoghi “utilizzati”, sono Roma e Messina. Le celle romane ovviamente non sono le celle di via cardinale D’Avanzo n.25 dove abita Mariano Fabiani. Nel senso che nessuno può sostenere che la utenza debba essere usata dalla abitazione e che se non viene usata nella abitazione e magari a tre chilometri di distanza non ci sia una concludenza e una validità. E come è stato spiegato efficacemente dal maresciallo Di Laroni che ha ricevuto anche molte domande su questa questione. Come dire noi abbiamo una generale utilizzazione della città ed una prevalenza o significativo numero di contatti o di telefonate che si riferiscono o a quello che è l’ampia zona che è il quartiere romano di Primavalle dove Mariano Fabiani abitava o a zone a ridosso o immediatamente viciniori a questa zona del quartiere di Primavalle. Così come in occasione di incontri a cui Mariano Fabiani partecipa perché riguardano incontri disputati dalla squadra del Messina di cui in quel momento è dirigente. Troviamo che questa scheda, la 584, aggancia una cella di Genova, via superiore costa orecchia, in occasione dell’incontro Sampdoria-Messina del 12/12/2004; di Verona in occasione di Chievo Verona-Messina del 6/02/2005; e di una zona che è una zona che è immediatamente vicina allo Stadio di Messina in occasione di due incontri che il Messina disputa uno il 18 dicembre, che è Messina-Atalanta -che addirittura poi risulterà interrotta per cattive condizioni atmosferiche e del campo- e successivamente quella tra Messina e Milan del 2/02/2005.
Analoga è la conclusione che riguarda gli stessi dati, ed in un caso ancor più ricchi: l’utenza 41764967408 e l’utenza 41764334751 che risulterà avere un traffico significativo e continuo nel periodo che va dal 23/10/2004 al 24/06/2005. Questa utenza 751 risulterà agganciare, velocemente indico solo le date, celle di queste città in alcuni momenti: Bologna il 7/11/2004 per Bologna-Messina, Messina il 10/11/2004 per Messina- Palermo, zona Ronco San Canziano d’Isonzo e Ronco dei legionari Udine, in occasione di Udinese- Messina del 14/11/2004. Quelle di Messina in occasione di tre incontri che si svolgono in quel periodo: Messina- Fiorentina, Messina-Atalanta e Messina-Parma. Quelle di Roma il 30 gennaio 2005 si disputa Roma- Messina e abbiamo detto già quella di Verona e quella di Siena per Siena -Messina del 13/02/2005. Vi avevo già illustrato una conclusione a cui era possibile pervenire analizzando la utenza di Gianluca Paparesta in occasione della sua presenza presso il comune, la località Quarto D’Altino, Venezia, Villa Udino. Che cosa risulta dalla lettura dei tabulati, non solo quelle telefonate di cui parlavamo prima che partono dalla utenza Paparesta, ma che ad ulteriore e definitivo riscontro di quella dichiarazione che alle 20,15 dalla utenza che è la seguente 0422823117 intestata ed ubicata presso la villa Udino di Pasini Luigi via Roma 146, Quarto D’Altino, Venezia parte una telefonata che è un tentativo di chiamata verso l’utenza 751 di Mariano Fabiani. Si tratta quindi di uno di quei tentativi a vuoto che Paparesta fa per cercare di parlare con Fabiani. Ne fa uno anche certamente dalla utenza dell’albergo.»

Schede Bertini:
«L’utenza 41764329155, ne ho accennato prima, è stata utilizzata dall’arbitro Paolo Bertini. Il periodo di utilizzazione è un periodo abbastanza lungo. Certamente nasce il traffico in data 21 ottobre 2004 e il traffico continuerà addirittura ben oltre il periodo di svolgimento del campionato, quindi ben oltre la data del 29 maggio. Comprende, dunque, per quello che qui può interessare, sostanzialmente un lungo periodo che coincide dalla settima giornata del girone di andata e certamente il termine del campionato stesso. Anche se l’utenza continuerà ad avere una sua vita. E’ significativo ricordare che il primo segnale di esistenza in vita sul territorio italiano di questa utenza avviene il 21 ottobre del 2004, allorché, come avviene normalmente, parte una prima telefonata: quella che poi è prodromica all’attivazione alla vita verso una utenza di servizio che è quella che voi trovate come numero 119, e il 21 ottobre del 2004 l’utenza è utilizzata da Bertini che, in quella circostanza, partecipa al quarto raduno tecnico degli arbitri di Coverciano. Abbiamo visto, con riferimento a quel significativo elemento di prova, che è quella offerta dalla lettura combinata della dichiarazione di Gianluca Paparesta e del tabulato che, quando Gianluca Paparesta colloquia in data 8 gennaio con Paolo Bertini, Paolo Bertini utilizza questa utenza che aggancia celle del comune di Arezzo centro. La città di Arezzo è la città di nascita ed anche di vita dell’arbitro Paolo Bertini, e quando rintracciamo la scheda telefonica sul territorio, la rintracciamo al di fuori dei casi in cui evidentemente collochiamo questa persona in altri posti, sempre in celle di vario tipo ubicate in varie zone ma che sono riferibili alla città di Arezzo. E vi è stato detto qui che quando è stata fatta una verifica in quel periodo fra il 2006 e il 2007 se vi fossero in quella zona, e in quel comune in particolare, se vi fossero altri arbitri o assistenti di calcio di CAN di A e B abbiamo sentito ripetere dal maresciallo Di Laroni che questi casi e questi esempi non risultavano, ma quello che oltre questo elemento e insieme a quello serve a riferire, con sempre maggiore precisione, questa scheda a Paolo Bertini.
E’ il dato ricavabile dai dati degli eventi a cui partecipa Paolo Bertini in quel periodo sia in senso positivo che in senso negativo sia per la presenza di dati che per l’assenza significativa di dati. Abbiamo diversi raduni, il primo gruppo è formato da 4 raduni che si svolgono a Coverciano: ottobre 2004, novembre 2004, 3-5 gennaio 2005 e 20-22 gennaio 2005. In tutti questi raduni, secondo il resoconto ufficiale della federazione, Paolo Bertini è sempre presente. Risultano assenti altri arbitri. In queste occasioni questa utenza non aggancia celle del comune di Arezzo per fare le proprie telefonate. Ma quelle di via Soldani, Firenze, in queste circostanze: quando si svolge il quarto raduno, ottobre 2004…il 21 ed il 23 di ottobre; quando si svolge il sesto raduno a novembre 2004…il 25 e il 26 novembre 2004; quando si svolge il nono raduno il 3 e 5 gennaio 2005 la cella impegnata è in data 4 gennaio; quando si svolge il decimo raduno il 20 e 22 gennaio 2005 la scheda telefona e impegna celle di via Soldani, Firenze sia il giorno 20 che il giorno 21, cosa che avverrà ancora nell’ultimo dei raduni che si svolgeranno, quello dell’aprile del 2005 in cui abbiamo la telefonata che aggancia la cella di Via Soldani il primo di aprile. Non sarà ovviamente un caso che quando da documentazione ufficiale Paolo Bertini si riferisce al dodicesimo raduno a Coverciano, 24-26 febbraio 2005, è assente insieme ad altre due persone, quel telefono non lo troviamo certamente su via Soldani e nella zona di Firenze Coverciano. Così come ritroviamo questo telefono e lo vediamo nell’analisi di alcuni elementi particolari in occasione di incontri che Paolo Bertini dirige in quel periodo e quindi il 2 febbraio nella città di Messina allorché Paolo Bertini dirige Messina- Milan, e ancora nella città di Milano allorché il 20 marzo Paolo Bertini dirigerà Inter e Fiorentina. Ci conforta ancor di più un altro elemento, nel corso di quel campionato, per alcuni periodi l’arbitro Paolo Bertini è stato chiamato a dirigere incontri di calcio internazionali. Partite di squadre di club ovvero partite di nazionali. Sono 5 questi eventi fra il novembre 2004 e l’aprile 2005, squadre di club: Austria Vienna- Real Saragozza, squadre nazionali Germania- Estonia. Oppure ancora Olimpique Lione-PSV Eindoven e così via ed è certo che quando l’arbitro Paolo Bertini dirige questi incontri li dirige all’estero non esiste traffico telefonico di questa utenza sul territorio nazionale. La utenza 155 farà qualcuna, solo qualcuna telefonata verso utenze di gestori gestita da gestori italiani cioè numeri italiani. E non è un caso che tra queste telefonate vi siano anche alcune dirette verso numeri di Arezzo e che in una particolare circostanza vedremo poi quando dove e come risulta un contatto con una utenza cellulare intestata allo stesso Paolo Bertini.»

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