Era sicura la
gazzetta, infatti nell’edizione cartacea odierna, prevedeva che nella relazione appena consegna ad Abete, Palazzi chiedeva
«l’archiviazione per prescrizione sia nei confronti dell’inter, sia nei confronti dei tesserati (in questo caso Massimo Moratti)» .
Procedimento archiviato per prescrizione e non per insussistenza di reato sportivo. Scontato, previsto e confermato ufficialmente dalla nota della figc.
Ancora una volta, in presenza di
"comportamenti poco limpidi", ma non più perseguibili dalla giustizia sportiva, l’inter viene
graziata dalla federazione. Abbiamo una risposta all’interrogativo più volte sollevato: se quelle telefonate fossero uscite nel 2006, calciopoli avrebbe avuto lo stesso epilogo? La risposta non può essere che no, la situazione sarebbe stata molto diversa.
La famosa decisione politica sulla revoca dello scudetto, prende forma attraverso quelle che potrebbero essere le motivazione che il partito degli interisti potrebbe opporre, così esposte dal duo Piccioni – Galdi:
«In sede di istruttoria c’è già stato un giudizio di merito sulle telefonate interiste, ritenute poco significative rispetto all’ipotesi dell’”associazione a delinquere” per Moggi. L’inter, eventuali azionisti, ma anche gli sponsor potrebbero un domani richiedere la riattribuzione, ma soprattutto i danni economici patiti alla Federcalcio. Inoltre, è scontato che Moratti e l’inter in caso di revoca dello scudetto faranno opposizione all’Alta corte di giustizia presso il Coni e in seguito al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato che dovrebbe scendere nel merito della vicenda e stabilire il “peso” delle telefonate intercettate dello scomparso presidente dell’inter Giacinto Facchetti….».Notate che Palazzi, chiamato a motivare la richiesta di radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini, chiede esplicitamente di non attualizzare e di giudicare sulla base delle conoscenze limitate del 2006, pur in presenza di elementi che se non altro darebbero una diversa prospettiva; quando invece si deve giustificare una possibile azione che provocherebbe un danno alla squadra nerazzurra, con molta naturalezza, si ricorda che quelle telefonate c’erano, ma che sono state ritenute poco significative. Le solite contraddizioni interpretate per portare un vantaggio dalla solita parte. Quindi le telefonate c’erano e sono state disattese (perchè?), oppure si giudica in base alle intercettazioni scoperte e portate alla luce a Napoli, nel processo calciopoli?
E’ anche singolare come in questo caso, l’iter della giustizia ordinaria, venga caldeggiato senza nessun motivo ostativo, anzi, il timore è quello di eventuali richieste di rimborsi alla Federcalcio. Azioni, quelle del ricorso al Tar, Consiglio di Stato e via dicendo, che potevano essere quindi portate avanti dalla Juventus. Anche in questo senso abbiamo sempre più conferme a quelle che fino a qualche tempo fa erano solo teorie di uno sparuto gruppo di squadristi.
Il 24 luglio del 2006, i tre saggi chiamati da Guido Rossi consegnarono il loro parere con cui autorizzarono la figc ad assegnare lo scudetto all’inter, specificando – come riportato da Tuttosport – al punto 20 un importante distinguo:
“La FIGC ha sicuramente il potere discrezionale di deliberare la non assegnazione del titolo di campione d’Italia alla squadra divenuta prima in classifica a seguito della penalizzazione della squadra o delle squadre che la precedevano se, alla luce di criteri di ragionevolezza (ad esempio quando ci si rende conto , ancorché senza prove certe, che le irregolarità sono state di numero e portata tali da falsare l’intero campionato, ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi), le circostanze relative al caso di specie rendono opportuna tale non assegnazione”. Viene da chiedersi: ma di cosa si deve discutere ancora?
La distruzione delle memorie di Palazzi è stata effettuata oggi stesso, dopo un breve esame di quelli che potevano essere gli scenari giuridici futuri della scelta, vista la presa di posizione dell’inter ed in considerazione dell’eventuale atteggiamento che potrebbe assumere la Juventus in caso di rigetto dell’esposto presentato più di un anno fa.
Le prime notizie
confermano quello che i media avevano anticipato da giorni:
archiviazione per prescrizione. Resta
sospesa la decisione sulla revoca dello scudetto del 2006, almeno fino al 18 luglio, data in cui dovrebbero rendere note le conclusioni definitive.
Arriva anche una prima
indiscrezione relativa alla reazione della Juventus:
«Dopo la decisione della Procura federale della Figc di archiviare il procedimento relativo alla richiesta di revoca dello scudetto 2006, da ambienti vicini alla Juventus si apprende che il provvedimento di oggi del Procuratore Palazzi non ha destato alcuna sorpresa poichè conferma che solo la prescrizione ha impedito che si aprissero dei procedimenti disciplinari nei confronti dell'Inter e dei suoi dirigenti. Sempre da ambienti vicini alla Juve emerge che pochi minuti fa i legali del club bianconero hanno inviato una istanza urgente per avere accesso alle motivazioni e agli atti sottostanti il provvedimento oggi diramato e anche alle motivazioni e alle indagini in relazione all'esposto presentato il 10 maggio 2010. Questo perchè sull'esposto non vi è stata alcuna risposta. In serata comunque è attesa una dichiarazione ufficiale da parte della società bianconera».
Quello che fa paura e rende visibile il limite ed il metro di giudizio della federazione, è l’evidenza di come certi atteggiamenti e certi auspici vengono non solo condotti pubblicamente, ma invocando nuovamente quel sentimento popolare anti-juventino, ricco di interismo.