Leggo distrattamente in tema di Honesti che un Ministro della Difesa dopo il ricordo di un soldato caduto in guerra si avventura in spericolate elucubrazioni calcistico-faropolare. Un minuto di silenzio; meglio sarebbe stato prolungarlo e meglio sarebbe stato parlare del senso di una missione che miete le sue vittime, vittime di questa Patria ormai zozza, priva di un benchè minimo ritegno.

Ed ecco quindi che non mi sconvolge il fatto che tale Ministro in un contesto tale si arrampichi sugli specchi dell'indecenza sparando a bruicapelo un "Palazzi si è voluto vendicare dell'Inter e di Giacinto" ; nè mi stupisce che l'innocenza del Facchetti sia, per il Ministro, certificata solo e soltanto dalle sue parole (di Facchetti...), che comunque ed evidentemente stridono come un gesso sulla lavagna dell'intelligenza media dell'italiano medio, quando le si accostano ad un numero ripetuto tre volte: 4-4-4 (dal Facchetti stesso in una ormai arcinota intercettazione).

Continuo pure a non indignarmi, perchè l'indignazione l'ho finita da almeno un paio di anni, verso l'Ordine dei Giornalisti Italiani , che hanno fra i loro iscritti giornalisti a cui non esce dalla bocca neppure una domanda tanto ovvia nella sua banalità: PORQUE'?

Già; fossi stato io il cronista che intervistava il Ministro nerazzurro gli avrei chiesto semplicemente e banalmente: "Perchè? perchè, Signor Ministro, secondo Lei Palazzi si vuol vendicare dell'Inter e di Facchetti?" "Perchè, stanti le imbarazzanti telefonate venute incredibilmente alla luce solo 4 anni dopo, Le basta soltanto la parola di Facchetti, data fra l'altro ben prima di questi fatti, per ritenerlo estraneo a tali vicende?

Ma si sà: quando c'è di mezzo il lato Honesto del pallone le domande non si possono sprecare, così come non si può sprecare il tempo per le indagini che inevitabilmente mandano in prescrizione i reati (eh, sì: Palazzi ce l'ha proprio con l'Inter...), per tacer di passaporti falsi, di pedatori greci e fratelli di presunti campioni, figli di campioni veri che parlano di doping meneghino, sponda Honesta.

Ma mi consenta Signor Ministro: una cosa sola al Mondo intero è ormai chiara e lampante: non il fatto che si andrà a sentenza, perchè come dice Lei i reati sono prescritti e come dico io voi interisti mai e poi mai rinuncerete a tale prescrizione; non il fatto che vi revochino uno scudetto che mai è stato vostro; ma il fatto che ormai quel ridicolo smoking bianco sia unto, bisunto, pieno di padelle e medaglie di sugo ; talmente lurido che farebbe schifo indossarlo persino a Giovannone il sottococo... Che anche lui, come Lei mi sà, un c'aveva capito un caz**!” (cit.: Amici miei - Atto II).

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