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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di N. REDAZIONE del 19/07/2011 11:05:43
Calciopoli live: udienza del 19/07/11

 

Ultima udienza prima della pausa estiva del processo calciopoli.

Avvocato Messeri, difesa di Bertini

E’ il momento per gli imputati di riacquistare la dignità
L’avvocato Messeri introduce la sua arringa, rilevando l’importanza mediatica di questo processo e la necessità di far riacquistare la dignità agli imputati.

La sentenza dovrà essere fatta con il codice penale, non con la gazzetta dello sport
“ In quest’ aula si è parlato più di Gazzetta dello Sport che di codice penale ma la sentenza dovrà essere fatta con il codice, per il rispetto del popolo italiano”. Viene contestato un reato di associazione a delinquere in cui manca ogni presupposto e quello di frode sportiva che è senza prova e anche senza accusa.

I presupposti
Il pm ha posto in esame: telefonate riservate che presuntivamente avvengono tra alcuni dirigenti e alcuni arbitri con il presupposto ulteriore che queste schede siano state fornite da Moggi e Fabiani. Da qui dovrebbe discendere la prova dell’associazione e della frode.

Le schede riservate
Ci sono due gruppi di quelle schede e quella attribuita a Bertini fa parte del secondo, per il quale non c’è nemmeno la prova che siano state comprate da Moggi o da Fabiani. Il PM ha detto che possedere una scheda telefonica riservata (intercettabile come abbiamo visto), consegnata da Moggi o Fabiani, costituisce partecipazione ad un’associazione e l’utilizzo, prima o dopo alcune gare, costituisce il reato di frode sportiva. Quindi si deve vedere se è vero che Bertini possedesse una scheda riservata, poi se gli sia stata consegnata da Moggi o Fabiani (la 155 finale non fa parte delle schede acquistate da Moggi e Fabiani, quindi non c’è nemmeno la prova che questa scheda sia mai stata acquistata dai due, come ha detto lo stesso Di Laroni), ed infine che quella scheda sia stata utilizzata per effettuare una frode.
L’onere probatorio compete al PM e, se non riesce a soddisfarlo oltre il ragionevole dubbio, l’imputato deve essere assolto. In subordine, l’avere usato una scheda riservata non integra la partecipazione associative e non integra la frode sportiva. Quindi il PM deve provare la consegna della scheda 155 a Bertini e l’utilizzo della scheda in determinate situazioni.

Processo indiziario
Il pm cerca di ricavare da un procedimento indiziario chi aveva in uso la scheda 155 (risalire ad un fatto ignoto, partendo da un fatto noto attraverso una massima di esperienza). Il procedimento non è corretto per l’avvocato perché “non vi è un fatto noto che dovrebbe essere il dato che deriva dal tabulato telefonico”. Non può essere usato come indizio perché sono state utilizzate delle massime di esperienza sbagliate: “Se dico che tutte le telefonate sono fatte da un soggetto devono essere fatte dal luogo di residenza, dico una cosa errata perché con i cellulari ci si può spostare dovunque, quindi dire che tutte le telefonate partite da Arezzo sono di Bertini perché è di Arezzo è un errore giuridico”.

Il tabulato da un punto di vista probatorio
Il tabulato è un documento informatico, un dvd e il dato contenuto in esso è un dato grezzo che se non è sbobinato, trascritto, non ha grande valore. Il risultato probatorio è la valutazione che il giudice deve fare di quel dato grezzo. Di Laroni non ha fornito una risposta chiara su come ha ottenuto il tabulato, “quel documento è un documento anonimo ed in quanto tale, non utilizzabile in questo processo”
Messeri attacca ancora l’operato di Di Laroni: “In questo processo non c’è mai un dato grezzo, ma i dati forniti da Di Laroni che sono passati dalla sua valutazione”.

La testimonianza di Di Laroni una consulenza
Dice che la scheda aggancia celle di Arezzo senza aver fatto un mappale e, quando io chiedo se sa quali sono i quartieri di Arezzo, mi viene risposto che non interessava perché sono tutte nel quartiere di Arezzo; in realtà non è così perché una di quelle era vicina al casello autostradale di Arezzo e chiunque passi di lì può agganciare la cella. Poi dice che molte di quelle telefonate provenivano da Arezzo e che Bertini è di Arezzo e quindi le faceva lui.

Confusione tra residenza e domicilio
Quando ho chiesto se è stato verificato dove si trovava Bertini quando la scheda agganciava la cella di Arezzo mi è stato risposto di no, mentre era compito di chi investigava verificare questo dato. Ad Arezzo Bertini non era l’unico tesserato, c’era Nicchi e l’assistente Camerota.

Criterio non seguito per i raduni di Coverciano
Viene preso in esame il concetto dell'ubicazione di Bertini al momento dei raduni di Coverciano e in determinati casi questa scheda aveva agganciato celle vicine a Coverciano. Sono stati monitorati 6 raduni e in 4 di queste circostanze sono state agganciate le celle. Non è stata data la stessa importanza quando Bertini era all’estero ( la 155 non ha telefonato). Ebbene, perché questo criterio non è stato seguito nelle 2 circostanze in cui Bertini era a Coverciano e la scheda era muta?

Errori di trascrizione e la testimonianza di Paparesta
Altro passaggio della testimonianza di Di Laroni è quello nel quale ci dice che ci sono stati degli errori di trascrizione nei tabulati. Anche ammendo che la testimonianza di Di Laroni possa essere un indizio, deve fare i conti con una prova diretta contraria, e cioè la testimonianza di Paparesta. Cosa dicono padre e figlio?
Romeo Paparesta dice che il 24 settembre 2004 riceve da Moggi e Fabiani, a Napoli, la scheda 185 finale. Dice che: la scheda era contenuta in un telefonino, che aveva intrattenuto rapporti di lavoro con Moggi e aveva avuto l’incarico di collaborare in quanto l’ex DG temeva che vi fossero stati arbitraggi sfavorevoli alla Juventus e che, che quella scheda fosse svizzera e lo ha saputo quando, telefonando alla controparte e trovando il telefono spento, gli ha risposto una voce di un gestore straniero. Quindi non c’è la prova che chi ha ricevuto il regalo sapesse che dentro c’era una scheda svizzera. Anche questo aspetto apre falle enormi sotto l’aspetto soggettivo del reato. Inoltre Paparesta dice di aver chiamato Bertini dal suo cellulare normale, al cellulare normale di Bertini. Dice ancora di non aver mai chiamato Bertini sul numero svizzero e di non sapere nemmeno che l’amico avesse una scheda riservata.

IL pm esercita l’azione penale in direzioni diverse
Gli unici che non sono sotto processo sono quelli che hanno ammesso di avere la scheda, Romeo Paparesta e Nucini, mentre per Ambrosino viene chiesta l’assoluzione e secondo Di Laroni e l'accusa, ne aveva 2. Quindi il pm esercita l’azione penale in direzioni diverse!

Associazione? No, armata Barncaleone
Questa associazione nasce –prosegue Messeri - male perché non ho capito se i promotori sono Moggi Giraudo e Fabiani, se nasce nel 1999, che sarebbe successo se Moggi si fosse trasferito al Milan? Si sarebbe portato dietro tutto? E quindi la Juventus che c’entra? Quali squadre ne fanno parte: Juventus e Messina!
Della Figc è rimasto solo Mazzini (Ghirelli e Carraro assolti) così come esclusi molti componenti dell’Aia.
La struttura avrebbe dovuto avere questi scopi: favorire la Juventus sul Milan (come si concilia con il secondo in cui il Milan si allea con la Juventus per l’elezione di Carraro?), favorire Carraro su Abete (c’era un accordo); risolvere il problema dei due designatori (cena delle 7 sorelle) e non individuavano delle frodi sportive (nessun tesserato ha mai fatto una denuncia di partite truccate).

La Juventus favorita sul Milan
Bertini arbitra 6 volte il Milan: 4 vittorie del Milan e 2 pareggi (una vittoria è contro il Messina di Fabiani e un pareggio contro la Juventus di Moggi): media punti: 2,33.
Bertini arbitra 3 volte la Juve e questo la dice lunga: 2 pareggi a Palermo e col Milan e una vittoria col Siena. Media punti: 1,67!

I vantaggi offerti agli arbitri?
Non ci sono prove su passaggio di denaro. L’accusa parla di vantaggi di carriera e di un protezione mediatica (cita due intercettazioni di Moggi a Baldas e Biscardi).

Associazione trasversale alla Figc
La Juventus e il Milan, che erano associate nella scelta dei designatori, poi sarebbero state protagoniste di quel campionato falsato secondo la ricostruzione del pm. La gerarchia dell’Aia: designatori, gli arbitri e osservatori. Ebbene, secondo la ricostruzione del pm, la schede riservate vengono dall’esterno e le varie componenti non sanno delle altre. Gli osservatore non fanno parte di questo processo e quindi i loro documenti sono inattaccabili ma si è cercato di sminuire la loro figura perché non coincideva con la teoria dell’accusa (invece è molto importante).

La scheda non identifica l’appartenenza all’associazione
Se avere un traffico telefonico sulla 155 prima di Juve-Milan, comporta la frode sportiva, perché non lo comporta averlo prima di Atalanta-Milan, con risultato favorevole al Milan? E perché non conta nel traffico telefonico tra la 155 e la scheda di Fabiani prima di Messina-Milan 1-4?

Frode sportive: eccezione di incostituzionalità
Ne vengono identificati 2 tipi: una per corruzione ( denaro) e l’altra, quella di altri atti fraudolenti. È una norma incostituzionale (reati di pericolo a consumazione anticipata). L’avvocato Messeri presenta eccezione di incostituzionalità della norma in relazione all’art. 3 della costituzione e all’art. 1 del codice penale per non essere la norma ben determinata, violando i principi di uguaglianza e di legalità.

Le gare
Siena-Juve; Juve-Milan; Messina-Parma; Siena-Messina; Inter-Fiorentina. Per le prime la contestazione è di possedere la scheda svizzera (ma il possesso non costituisce reato). La frode sportiva di Inter-Fiorentina si riferisce alle ammonizioni dei diffidati Obodo e Viali che non giocheranno la gara con la Juventus (vengono mostrati gli episodi).

I referti degli osservatori e la clausola compromissoria
Sono stati prodotti i referti relativi alle partite e in tutte le gare Bertini esce con una valutazione eccellente. La Figc in questo processo è costituita contro Bertini violando la clausola compromissoria. Ebbene, Bertini dai 4 gradi di processo sportivo è uscito con sentenze di assoluzione. Quindi, vengo assolto dal punto di vista sportivo, poi viene fuori un reato penale e mi trovo costituito contro la Federazione. Viene chiesto un danno di immagine quando per il processo federale di Calciopoli, per il processo sportivo c’è stata un'esposizione mediatica volutamente forte, visto che si sono svolti i gradi di giudizio allo stadio Olimpico e all’Excelsior.

Assoluzione
Il tribunale dovrà condannare l’imputato se ritiene verificato oltre ogni ragionevole dubbio il teorema del pm, assolverlo se invece ciò non è avvenuto. Ma il codice dice anche che nel caso di dubbio il tribunale dovrà assolvere l’imputato e per questo chiedo l’assoluzione del mio imputato.

Avvocato Sena, difesa di Pairetto. Tratterà l'associazione a delinquere

Tutti siamo stati vittima delle argomentazioni che la opinione pubblica
L’avvocato vuole riportare il processo al centro della discussione visto che tutti siamo stati vittima delle argomentazioni che la opinione pubblica ha introdotto nel processo. Fa la cronostoria del processo: due arbitri sotto inchiesta e necessità di approfondire le indagini sulla Gea e su Moggi, affidate afli uomini di Auricchio. Nello stesso periodo indaga anche Torino: stesse prospettazioni accusatorie ma risultato divergente.

Associazione a delinquere
Vi sarebbe una associazione nella quale vi sarebbero, oltre a Moggi e Giraudo, i due designatori e Fabiani. Dell’associazione farebbero parte alcuni della Federazione, una segretaria della Can e non l'altro, un giornalista della Rai e nessun altro, il Presidente dell’Aia e nessun altro, 7 arbitri e non tutti gli altri, un assistente e non tutti gli altri.

Contraddizioni: schizofrenia evidente nell’ impostazione accusatoria
- Per le prime due giornate di campionato non ci sono oggetti di imputazione e perché la associazione dovrebbe partire dalla terza giornata? Se si voleva condizionare il campionato perché alcune gare sì e altre no?
- Pairetto risponde solo di alcune imputazioni e non sono le stesse di Bergamo. La seconda imputazione è del 5 dicembre, per una gara in cui sono imputati insieme e Bergamo ha una imputazione da solo. Per Bologna - Juventus sono imputati entrambi ma per Reggina - Cagliari solo Bergamo. Come è possibile? Pairetto e Bergamo, poi osservano qualche turno di riposo, poi ricompaiono a febbraio, un paio di volte, e poi addirittura ad aprile, poi Pairetto scompare e rimane il solo Bergamo.
- Il metodo della associazione è a forma libera, secondo il PM, o con il sorteggio o con le ammonizioni mirate o addirittura per alcuni casi senza che ci venga detto in che modo viene alterato il risultato

Contraddizioni. Capo 1: metodologie intimidatorie
Ma non spiega bene di cosa si tratta. Il pm parla di contrasti per screditare Zeman o Della Valle. Cosa è venuto fuori al di là delle intercettazioni su questi aspetti? E’sbagliato far riferimento alle sentenze della giustizia sportiva e dell’abbreviato perché entrambe sono state fatte senza istruttoria dibattimentale quindi tutta usa serie di argomentazioni non sono state valorizzate.

Condizionamento: le cene
Secondo l’accusa , il condizionamento degli organi federali sarebbe avvenuto anche attraverso le cene con Lanese. Ci sono 180mila telefonate e solo una minima parte di esse sono state prese in considerazione. Giraudo era vecchio amico di Pairetto e Moggi era addirittura amico di suo padre. E perché nel momento in cui essi arrivano ad alti livelli nel mondo del calcio dovevano far finta di non conoscersi? Pairetto dice che quelle cene non erano nulla di particolare, al punto che emerge che c’erano anche le mogli. E ci sono anche le telefonate in cui si dice che è andata bene, stiamo progredendo, abbiamo messo in mezzo l’argomento. Quello delle telefonate è un ritornello che dura da anni, ma esse non dicono nulla di penalmente rilevante. Ognuno di questi soggetti cerca di mantenere e consolidare la sua posizione. Io non so se era etico o no, ma sappiamo che tutte le società avevano l’abitudine di fare regali, alcune volte imbarazzanti. Ma è evidente che tutte lo facevano.

Lo sconto sulle auto
E nemmeno è corretto andare a vedere lo sconto del 50% sulle auto. La Juve è la Fiat ed ha interesse a mostrare che persone influenti guidino una sua autovettura e quella è una operazione pubblicitaria.

Condizionamento organi di informazione
Quando il 26.10.10 è sfilato lo stato maggiore della Rai qui in tribunale, hanno rivendicato con orgoglio il loro lavoro ed hanno negato di avere avuto pressioni, l’unica a dirlo è la Sanipoli, sulla quale è stato detto molto, soprattutto in riferimento alla sentenza sul mobbing. E se stiamo parlando del processo di Biscardi, stiamo parlando di un trasmissione storica che da quando è stata chiusa sulla Rai ed è migrata sulle reti private si è trasformata, da trasmissione sportiva e di cronaca, a programma di intrattenimento. E questo lo ha detto Biscardi nel difendersi da un’accusa dell’Aia, quando ha detto che invocava nemmeno il diritto di critica, ma addirittura quello di satira!

Il controllo sugli associati
E’ cambiato il modo di remunerazione: prima si dava uno stipendio fisso alto e poi si aggiungevano dei bonus. Questo però non valorizzava i più bravi e si è deciso di invertire la regola: una quota fissa pari per tutti e una variabile condizionata alle partite che si andava ad arbitrare, più partite si arbitravano più si guadagnava. I guadagni di quell’anno vedono nei primi 7 posti ci sono arbitri che non hanno mai avuto a che fare con questo processo. Il primo è Bertini, ottavo e ancora più giù De Santis!

La tutela del gruppo dalle infiltrazioni
Chi sarebbero da controllare? La Fazi imputata che voleva fare una causa per mobbing?
Arbitri e guardalinee ascoltati in questo processo non hanno mai detto che Pairetto avesse mai chiesto qualcosa o avesse fatto pressioni. Due arbitri hanno parlato di un clima di ostilità: Nucini e Pirrone.

La telefonata dimenticata
Una telefonata che è stata spesso dimenticata, è quella tra i due designatori, nella quale Pairetto che non sa di essere intercettato, dice a Bergamo che partite difficili come Inter-Juve e Juve-Roma dovrebbero essere arbitrate da arbitri stranieri!

Racalbuto fermo per 8 turni
I designatori fermavano gli arbitri che avevano sbagliato, lo facevano anche per tutelare loro perché l’opinione pubblica li avrebbe messi sotto osservazione finendo per condizionarli ancora di più. Ci si è dimenticare di notare che Racalbuto è stato fermato per 8 turni dopo aver favorito la Juventus, ma si è parlato di Paparesta che sarebbe stato fermato e invece non era vero!

Sodalizio fallito con arbitri e assistenti
De Santis ha arbitrato la Juventus 5 volte con 2 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio; Collina anche 5 volte con 4 vittorie e 1 pareggio; Trefoloni non indagato 4 vittorie su 4!
La stessa cosa è stata fatta con gli assistenti, con quelli mai attinti la Juve progredisce, con quelli in qualche modo vicini, la Juve non va.

Indagine fatta solo per la Juventus
E quando la difesa Moggi chiede se questa indagine sia stata fatta per tutte le squadre, Auricchio risponde che l’ha fatta solo per la Juventus. E quando Coppola ha detto di essere stato contattato per modificare un referto arbitrale e lo ha detto ai carabinieri, gli è stato risposto che questo aspetto non interessava. Questa è stata un'indagine a senso unico. Si è partiti da un'ipotesi e si è andati avanti per quella linea! Le indagini non sono state un mezzo di ricerca della prova, ma la prova stessa. Le intercettazioni non sono la prova ma il materiale dal quale partire per cercare le prove

Sorteggi
I sorteggi si sono fatti solo nel periodo di operatività dell’associazione (prima e dopo c’era la designazione diretta): è pazzesco! Perché mai l’associazione avrebbe dovuto introdurre questo elemento per poi studiare le modalità per aggirarla? Non era più semplice mantenere la designazione diretta?
I sorteggi si facevano prima su quattro fasce, poi in due, poi in tre, segno che si cercava di rendere il tutto più trasparente possibile. Antonello Capone per 27 anni alla Gazzetta e poi presidente dell’Ussi ci ha detto che i giornalisti avevano ricevuto la richiesta di partecipare al sorteggio. Inizialmente c’è un po’ di ritrosia, ma poi si firma un protocollo di intesa a tre condizioni: sorteggi pubblici, presenza dei notai e che la pallina decisiva, quella con il nome dell’arbitro, fosse estratta dal giornalista. Spiega in questo contesto come si svolgevano materialmente i sorteggi.

Manfredo Martino
Manfredi Martino parla di pause di Pairetto, che aveva davanti a sé le palline con le partite (e non con gli arbitri, come erroneamente dice il pm) e dall’altro lato c’era Bergamo con le palline con gli arbitri che il giornalista passava al notaio. Pairetto avrebbe indugiato con la sfera della partita, aspettava che il giornalista estraesse la pallina con l’arbitro e poi dichiarava la partita. Ebbene vorrei che voi vi figuraste la scena in cui viene aperta una busta contenente le 12 palline e versate nell’urna, Pairetto le guarda e le fissa attentamente, come dice il pm! Poi finge di mescolare ma non mescola, tocca una pallina e guarda verso l’altra urna a due metri da sé e quando è stata estratta la pallina nella quale egli sa esattamente che arbitro c’è, fulmineamente prende la pallina e dichiara la partita. Ma vi sembra verosimile? Eppure questo è quanto ci hanno raccontato i carabinieri!

Manfredi Martino dice che ci sono stati tre sorteggi pilotati. Ma poi dice che uno non ricorda quale è, l’altro è una partita di serie B ma nemmeno ricorda quale, il terzo è un Milan-Juve che è stato alterato con Collina! Se questi sono gli elementi, il pm avrebbe dovuto dire: 'Scusatemi abbiamo sbagliato, ci fa piacere prendere atto che il sorteggio era regolare!' Invece si chiama Zamparini che prima si presenta a una radio e poi viene chiamato qui a confermare questa sua storia riguardante la designazione dell’arbitro Rizzoli. Bene, mi riporto a tutto quanto detto prima, aggiungendo che Zamparini non sa dire che giorno fosse, ma quello che so è che quel sorteggio venne effettuato da Manfredi Martino!
Secondo elemento: la telefonata di Foschi con Pairetto. Si lamenta del fatto che al sorteggio è stato scelto per Atalanta-Palermo Collina, che era precluso e quindi non era stato preparato bene. Ebbene, quella che per il pm è una prova alla falsificazione è un formidabile strumento della difesa. Foschi si lamenta che sia stato rifatto il sorteggio, ma Pairetto prima si giustifica ma poi alla fine dice: 'Fa' una denuncia'.
Altro elemento: la telefonata tra Moggi e la segretaria. Il sorteggio si fa alla mattina. Dopo il sorteggio Manfredi Martino deve raccogliere l’urna, le buste e le palline, mettersi davanti al pc e compilare un documento ufficiale. Ma prima che faccia questo, i presenti al telefonino avvertono chi di dovere. Pare che questa cosa degli arbitri fosse interessante e l’Ansa non aspettava necessariamente il comunicato ufficiale. Vi sembra così strano che Moggi, che deve avere la percezione di quello che sta accadendo per il suo ruolo, sappia il risultato prima del comunicato? Lo stesso Manfredi Martino dice che mandava sms alle persone di suo riferimento.

Le griglie: ascisse e ordinate
Da un lato le partite, dall’altro gli arbitri tenendo conto delle preclusioni. La famosa telefonata in cui Moggi e Bergamo parlano di griglie avviene a tre quarti di campionato e in quel momento, qualunque osservatore medio di campionato , sarebbe stato in grado di prevedere la griglia. Noi abbiamo prodotto altre tre telefonate in cui Governato del Brescia e due giornalisti chiedono a Pairetto quali saranno le griglie. Ebbene la telefonata dell’una di notte di Moggi è successiva ad articoli di giornali che la mattina stessa avevano pubblicato le previsioni della griglia! E abbiamo prodotto solo queste tre perché non abbiamo avuto il tempo di sentirle tutte e perché non ci sono stati dati i brogliacci su cui nella maggior parte dei casi vi è scritto: non rilevante. Ma non rilevante per chi?

Assoluzione con formula piena
In calciopoli manca il riscontro per verificarne l’esistenza. Pairetto ha negato di avere avuto utenze straniere. Il pm invece dice che Pairetto è smentito sia da Bergamo che da Moggi. Non è vero perché Bergamo ha detto che lui aveva la scheda straniera e che lui l'ha utilizzata per parlare con Moggi e che in qualche occasione l’ha utilizzata per parlare con Pairetto, ma non significa che abbia parlato sulla scheda straniera di Pairetto. E poi dice che Pairetto aveva una scheda riservata che lo stesso Pairetto dice che non ha avuto da Moggi ma che come vicepresidente Uefa aveva acquistato all’estero delle schede che spesso utilizzava anche in Italia.

Avvocato Bonatti, difesa Pairetto. Le frodi sportive

Lato testimoniale
L’avvocato ricorda la testimonianza di Collina, quando ha spiegato che la designazione per sorteggio non è l’ideale e che quando gli è stato proposto il ruolo di designatore ha chiesto la designazione diretta. E alla domanda sull’atteggiamento di Pairetto, ha detto che era improntato a dare consigli; nessun atteggiamento volto a favorire o sfavorire qualcuno; proteggeva dagli attacchi mediatici. Per Siena-Milan nessun atteggiamento da parte degli assistenti che avessero modificato il risultato (avrebbe denunciato). Così come venivano rispettati i criteri delle griglie. Su Coverciano: nessuna preferenza sui filmati da mostrare; conferma la conoscenza con Menai e ribadisce di non credere che fosse possibile modificare i calendari.
Rosetti, alle stesse domande, risponde nello stesso modo
Tombolini, alle stesse domande, stesse risposte.
Trentalange, amico di famiglia di Pairetto, sa che Moggi è amico del papà di Pairetto, ebbe anche lui un’auto con sconti.
Papi, guardalinee tra i più anziani, conferma di non aver ricevuto nessuna pressione, il designatore è come un allenatore, Pairetto difendeva la categoria.
Calcagno lui sa che il padre di Pairetto conosceva Moggi, ma conferma di non aver ricevuto nessuna pressione né a lui né ai suoi colleghi.
Così come Brighi, quarto in Bologna-Juventus dichiara che Pieri non si permise di chiedere atteggiamenti a favore della Juventus.

Falsa testimonianza di Nucini
Queste testimonianze sono tutte concordanti e univoche. È possibile che non uno solo dei soggetti che frequentavano Coverciano si sia mai accorto di niente? Mai sentito un riferimento, a parte Nucini?
È evidente che è in malafede, magari ha dei problemi anche gravi, ma uno che ci viene a dire che per anni ha preso appunti, che veniva mostrato un filmato piuttosto che un altro ecc. Nucini ha chiaramente fatto una falsa testimonianza. Valutino le Signorie Loro se non sia il caso di inviare gli atti alla Procura per il reato di falsa testimonianza! . Nucini non è credibile

Inversione dell’onore della prova
Vi è la completa assenza di prove nei confronti di Pairetto, anzi, vi è stata una inversione dell’onere della prova perché noi abbiamo fornito la prova contraria.

Sorteggi: mago o non mago?
E’ impossibile dire che taroccava il sorteggio. È già stata data la prova: le indagini di Torino avevano già valutato questo aspetto. Maddalena è un accusatore accanito, molto preparato ed accanito accusatore. Non è che abbia fatto valutazioni con la mano leggera. In vita mia ho visto solo 2 assoluzioni di Maddalena. Aveva fatto tutte le valutazioni anche con riferimento alla Juventus e disse che erano stati rispettati tutti i parametri di preclusione.

Processo basato sullo 0.1% di telefonate
Beatrice dice che erano centinaia di migliaia di telefonate e fu fatto un primo screening, che mi permetto di definire anche ultimo. Non c’è nessuna telefonata tra arbitri assistenti e designatori che possa far pensare a tentativo di fuorviare i pareri. Quelle che sarebbero migliaia, possibile che non ti scappi un “bravo, è andata bene, hai ammonito i diffidati, hai dato quale rigore che non c’era ecc.”.
Possibile che questo processo si sia basato su una percentuale che si avvicina allo 0,1% delle telefonate? Anche io potrei costruire un film facendo un collage di una percentuale così bassa. Si sono selezionate solo alcune telefonate e all’interno di quelle si è selezionata una singola frase. Così non si lavora, è scorrettezza.

Pairetto ha sempre detto che parlava con tutti
Pairetto dal primo giorno ha dichiarato che lui parlava con tutti. Non si spiegava perché non fossero venute fuori le telefonate. La discussione del dottor Narducci si è fermata al 2005!

Il caso Fazi
E’ emblematico. Se si sentono le telefonate emerge con chiarezza che c’è un problema: Pairetto non la vuole, ci sono chiamate con Manfredi Martino di dividere l’ufficio in due. Pairetto, ad una riunione dice che se c’è lei lui non si siederà al tavolo. Quesito di logica: se Bergamo, che è l’unico che la vuole perche senza di lei sarebbe un pesce fuor d’acqua, è davvero associato e teme le rivelazioni della Fazi, va lui al giornale per fare uscire la notizia?

L’antitesi dell’associazione
Bonatti legge le telefonate. La procura si è accontentata dell’assemblaggio della polizia giudiziaria. Noi no e abbiamo cercato di scavare a fondo e da questo esame deriva la richiesta di assoluzione di Pairetto.

Prova logica?
Nel merito delle partite vengono attribuite a Pairetto 4 su 7 partite della Juventus (perché?); i sorteggi non sono taroccati; non ci sono possibili induzioni sui protagonisti da parte di Pairetto . Dire in astratto, che questo è un reato di pericolo non me la sento di dirlo. Il pericolo deve essere quanto meno concreto. Capuano ci dice che bisogna ricorrere alla prova logica, e cioè che sulla natura riservata delle schede si deduce la natura riservata dell’associazione.

L’attribuzione della scheda…
Pairetto fin da primo momento ha detto che non ha avuto alcuna scheda da Moggi. Narducci afferma che Pairetto dice che è a Viareggio alle 15 e dice a Bergamo che lo avrebbe chiamato dopo da Torino con l’altro telefono. Alle 17 si attiva la scheda che è attribuita a Pairetto e aggancia celle di Torino. Peccato che tra Viareggio e Torino ci siano almeno 3 ore e 40 di viaggio. L’utilizzo di una scheda non è un atto fraudolento in sé, ma fraudolento dovrebbe essere il contenuto di una conversazione.

L’atteggiamento generale
Non condivisibile l’affermazione con cui Narducci dice che a postulare della frode sportiva non sia un reato a consumazione anticipata è il fatto che per determinare una gara non serve solo dare un rigore ma un atteggiamento generale dell’arbitro, un recupero più o meno lungo, ecc. E allora come fa un giudice a decidere se c’è stato il reato?
Per le stesse partite (ne elenca qualcuna) ci sono persone assolte in abbreviato, condannate in abbreviato, rinviate a giudizio, per le quali in questo giudizio è stata chiesta l'assoluzione dal PM.

Dopo calciopoli non è cambiato nulla
Dopo calciopoli non è cambiato nulla. Oggi succede esattamente quello che succedeva prima.

Assoluzione piena: non ci sono prove di reato
Ci sono dei soggetti che forse per natura o per vocazione sono così (Bonatti produce articoli dei giornali del 2008 che parlano di errori arbitrali gravi durante la gestione Collina). Questo processo non ha portato nessun beneficio ma molti malefici soprattutto agli imputati. Pairetto è una persona riservata ma risoluta, ma non è un soggetto colluso.. Qui prove di reato non ve ne sono state date e quindi chiedo un'assoluzione piena.

Dichiarazione spontanea Titomanlio

Titomanlio afferma di non essere mai stato ascoltato nelle indagini e dopo otto anni vissuti come assistente alla Can può affermare che tutti parlavano con tutti. E’ stato coinvolto in questo processo a causa di una telefonata con Meani (amico di vecchia data) a cui confido che Mazzei lo aveva designato per Arezzo-Salernitana anche se doveva fare la serie A. Afferma inoltre di non aver mai pronunciato la frase ”io ho fatto la partita”, ma di aver detto “ho fatto una bella partita”.

Avvocato Ostellari, difesa Titomanlio

Arezzo-Salernitana, cap A7
Titomanlio è accusato in concorso con Mazzei di compiere atti fraudolenti nell’alterare Arezzo-Salernitana 1-0 della serie B 2004 2005 con l’aggravante di aver predeterminato la gara che era nei concorsi a scommesse. L’avvocato ricorda l’intercettazione del 16.5.2005 con Meani (un suo amico)e ricorda che è l’unica prova portata dall’accusa nel processo mentre la difesa ha portato testi, una consulenza di Mitro, il referto dell’osservatore, un dvd con la partita, un estratto della sentenza della Caf. Viene contestata la trascrizione che anche la sentenza sportiva della Caf ne ha riconosciuta l’errore.

L’incontro con Mazzei
L’incontro tra Mazzei e Titomanlio è avvenuto in pubblico e non in segreto e la designazione è avvenuta poco dopo. Biasutto chiede a Titomanlio subito dopo la chiacchierata con Mazzei che cosa si fossero detti e Titomanlio glielo dice, quindi non c’è nulla di segreto. Se raccomandazione c’è stata, era una raccomandazione a dare il massimo in quella gara delicata. La gara analizzata dal punto di vista tecnico consente di accertare che nessun illecito è stato compiuto. Nel capo di imputazione Titomanlio è accusato di avere influenzato l’andamento della gara. Il pm lo avrebbe desunto dalla conversazione ma in quella stessa chiamata non c’è nulla che possa confermarlo. Abbiamo prodotto un dvd della gara, una relazione del consulente Mitro ex assistente di A che ha esaminato tutte le azioni di quella gara da cui non risulta che Titomanlio ha influito in nessuna maniera nel risultato della gara. Anche il presidente Aliberti non aver riscontrato nulla di particolare in quella gara e l’avvocato Milella (legale della Figc) ha detto che quella gara non è tra quelle per le quali loro si costituivano parte civile.

Assoluzione per Titomanlio
Per quanto attiene alla giurisprudenza ci si riporta a quanto emerso dal processo e seguendo l’orientamento precedente si evidenzia che la Cassazione per atti fraudolenti non parla di violazioni alle regole del gioco, ma devono consistere in qualcosa di più, un artificio, un raggiro. Nel caso di specie, non sono emersi dati positivi, le prove che possono legittimare la richiesta di condanna ma anzi quelle di senso opposto. Chiediamo quindi l’assoluzione per il nostro assistito.

Avvocato Messeri, difesa Mazzei

Il Collina degli assistenti
Mazzei è il Collina degli assistenti, credo che nessuno come lui abbia rappresentato l’Italia nel mondo a livello di assistenti. Con questa introduzione l’avvocato dice che non è giusto infangare una carriera così prestigiosa per una telefonata tra due persone estranee comeTitomanlio e Mazzei, tra l’altro riferita ad una partita arbitrata correttamente. Mazzei rimane nel processo solo per questo capo. Il capo di imputazione è la contestazione di alterare la corretta e genuina procedura di designazione dell’assistente con la scelta di Titomanlio. Quindi Mazzei lo avrebbe designato perché poteva chiedergli di alterare il risultato.

Non è Mazzei a designare
Il 1° luglio 2003 ha ricevuto un contratto di collaborazione con cui gli veniva conferito l’incarico di assistere i designatori dell’organo tecnico. Quindi non è Mazzei che designa il guardalinee (trova in questo processo per un soggetto non designato da lui), ma lui li propone ai designatori. Mazzei deve solo preparare, dal punto di vista tecnico (tattiche utilizzate dalle squadre) i guardalinee, partecipando ai raduni di Coverciano; in quell’occasione parla con i guardalinee (obbligatoriamente e non solo volontariamente), ruolo che gli veniva chiesto dagli organi tecnici.

Telefonata Titomanlio-Meani
Quello che viene contestato a Mazzei è la telefonata di Titomanlio a Meani dove avrebbe detto: “C’erano due azioni per la Salernitana e io sono andato su”. I passaggi della telefonata che non è idonea a definire la frode sportiva, sono oltretutto smentiti dalla relazione di Mitro, dalla testimonianza di Carrer, dal referto dell’osservatore. Questa telefonata non è idonea a integrare il reato perché Mazzei si raccomanda con Titomanlio di avere concentrazione. Anche se fosse vero che questa frase sia stata pronunciata, essa non può integrare il reato ascritto e inoltre è trascritta male come detto da Ostellari.
L’unico appunto che Luci fa a Titomanlio non è su questi compiti, ma gli dice: “Hai un po’ arbitrato. Sulla regolarità della gara c’è una consulenza di Mitro confermata anche in aula.

Chiesta l’assoluzione per Mazzei.

Il processo riprende il 20 settembre

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