Lo sceicco e il nipotePer un innocuo schiaffone un padre di famiglia ha subito l'onta del carcere.
E' accaduto in un rigido paese scandinavo qualche settimana fa.
Di schiaffi o schiaffoni (veri o virtuali) ne abbiamo visti (o presi) anche in questa quarta giornata giocata in notturna.
Il primo schiaffo (virtuale) lo ha rifilato moratti (la tasteria non accetta il maiuscolo) alla vittima sacrificale di turno:
Gasperini è il colpevole del disastroso inizio di stagione degli
orfani di Mou e Guido Rossi.
Non c'è dubbio che la decisione di
Zamparatti fosse nell'aria da tempo; il "
però" sulle colpe è grosso come una casa:
la scelta del mister, è stata forse frutto di decisione ponderata, convinta e assecondata da calciatori idonei agli schemi di Gasperini?Hiddink, Vilas Boas, Bielsa, Mihajlovic...e dopo l'ennesimo rifiuto c'è stata la tortuosa sterzata sul tecnico di Grugliasco.
Acqua passata ormai;
Caronte Ranieri sarà il tecnico per i prossimi due anni e il "
siamo abbastanza contenti della scelta", uscito tra i denti a moratti, rende l'idea sulla convinzione.
Uno schiaffo a due mani lo ha pure rifilato
Reja ai propri tifosi: "
il quadro è buono, è la cornice che è marcia", è una dichiarazione che fa coppia con la vittoria a Cesena;
non è che la Lazio gioca meglio e fa più risultati fuori casa perchè meno condizionata da questa assurda contestazione?E la presunzione? Quanti schiaffi può dare la presunzione? Chiedere a
Mazzarri, capace di snaturare, con un esagerato turnover, la squadra che più ha impressionato in questo primo mese di calcio che conta.
Certo, gli impegni sono ravvicinati, qualcuno deve riposare:
ma lasciar fuori il trio delle meraviglie è stata più un esigenza tecnica o un tentativo di autocelebrazione?Ma lo schiaffo, quello vero (si fa per dire), lo ha preso il povero Di Vaio, in quel covo di bestie che porta il nome di "
Juventus Arena", lo stadio senza barriere.
Aiuto, help, pericolo, attenzione: è più rischioso uno stadio senza barriere o ascoltare e leggere il tentativo di criminalizzazione messo in atto da qualche integerrimo commentatore sportivo?
Si badi bene: certi episodi, in casa propria per giunta, non piacciono per nulla; ancor meno però accetto le strumentalizzazioni fatte ad arte;
non sia mai che si dica che il nervosismo del pubblico dipenda da certe rivedincazioni...Conviene, caro amico dello scappellotto, evitare: tifare e amare la Juve è una responsabilità.
Basta, via, scendi in campo tu Andrea: io, nonostante l'età, senza barriere, farei sicuramente invasione; Scusami, dimenticavo: chissà perchè sto fischiettando questa canzone: "
C'è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero"...
Colgo l'assist al volo e comincio con la
Roma. Ormai non mi sorprende neanche più l'ennesimo risultato negativo (1-1 contro il Siena) degli uomini di Luis Enrique. C'è poco da dire, i risultati parlano da soli: in 5 partite ufficiali (di cui 3 casalinghe) giocate dai giallorossi, sono ancora 0 (zero!) le vittorie ottenute -a partire dal doppio confronto estivo contro il temutissimo -?- Slovan Bratislava, una sconfitta ed un pareggio, costato l'eliminazione dall'Europa League-. Sabatini si dice fiducioso, ma mi chiedo: quanta fiducia ancora e disposto lui a dare all'allenatore spagnolo?
Tre schiaffi (visto che siamo in tema), a testa, li hanno presi anche
Parma e Cagliari; i ducali, orfani dello squalificato Giovinco, si sono lasciati travolgere dalla voglia e dall'entusiasmo del montenegrino
Jovetic, autore di una doppietta, oltre che di una bellissima prestazione.
I sardi, invece, hanno aspettato il 3 a 0 palermitano (Mangia pare voler rimanere aggrappato alla panchina rosanero con le unghie e con i denti) prima di accennare una reazione (3-2 il risultato finale) quando però, ormai, era troppo tardi. Prima sconfitta e testa della classifica che si allontana un punticino.
Testa della classifica che, invece, viene conquistata dal sorprendente
Genoa di Malesani grazie al 3-0 rifilato al Catania. L'uomo della svolta pare essere il semi sconosciuto Jorquera, centrocampista offensivo di origine cilena, che già aveva dato la scossa domenica scorsa, fornendo -pochi minuti dopo essere entrato in campo- l'assist per il gol del 2-1 contro la Lazio. Solo un fuoco di paglia? Vedremo...
Benissimo anche l'Atalanta che raggiunge
gli altri nerazzurri in classifica dopo aver ottenuto il settimo punto in tre partite (partiva da -6). Merito dell'accoppiata argentina lì davanti: Moralez e Denis in questo momento sembrano davvero incontenibili in quanto tutti i gol segnati fino ad ora dalla "
Dea" portano la loro firma.
Finiamo con
il Diavolo. E' vero che l'Udinese non è un avversario semplice per nessuno, ma il
Milan, pare, non sa più vincere e, anzi, fatica per non perdere a San Siro contro i friulani. E se Pato rimedia l'ennesimo infortunio muscolare da quando è a Milano (e va a raggiungere Ibrahimovic, Robinho e Boateng in infermeria), e se anche Abbiati si mette a far papere e a servire assist al cecchino Di Natale...forse qualcosa vorrà pur dire.
Le
grandi stanno faticando tutte in questo avvio. Chissà se qualcuno riuscirà ad approfittarne?
G. Galasso e A. Staffieri Commenta l'articolo sul nostro forum!