Quando scoppia la pace non resta che rallegrarsi: il pubblico, anzi,
la curva laziale ha messo fine alle polemiche con il freddo Reja; nonostante un pareggio (contro il Palermo), cori e striscioni sono apparsi allo stadio per definire e sancire l'unione di intenti.
Bello, bene, perfetto: un bel segnale di distensione e di crescita che non può passare inosservato.
Peccato, però, che il cervello, o meglio l'assenza di cervello, smentisce i buoni propositi: è pace con Reja, mai con l'intelligenza, con la cultura, con il rispetto;
ed allora prendiamocela con il nero di turno, tanto nessuno dirà nulla, in questo caso, nè tantomeno gli eroi di quella curva (come delle altre, sia chiaro) mai oserannno invitarli a smetterla.
Quando i cretini fanno
buhh è meglio parlarne solo quando fa comodo, quando l'attacco è mirato, insomma quando giocava solo Balottelli, magari contro la squadra dei cattivi (già, sempre il
covo di bestie...).
Un attacco mirato e allo stesso tempo poco intelligente proviene da
Firenze, nella quotidiana guerra dei nervi contro l'ingrato Montolivo: a cosa serve divulgare le dichiarazioni di un giocatore (tra l'altro neppure fuori rosa e regolarmente schierato dall'allenatore) se non ad ammassare nubi in un ambiente che sta cominciando ad avere fiducia nei propri mezzi? Rimane un mistero che l'intelligenza non riesce a spiegarci.
Tant'e, andiamo oltre e godiamoci questo inizio di campionato che da oltre un decennio non era così equlibrato, con nessuna squadra a punteggio pieno e con l'esaltazione del presidente
Abete che gode di questo e si fa vanto di questo equlibrio.
Non vorremmo che evocasse i tempi delle sette sorelle perche qui, se non se ne è accorto,
stiamo giocando al ribasso e potremmo forse parlare delle sette zie, pure zitelle, alla ricerca perenne del marito "
calcio che fu".
E' giusto, però, sottolineare lo
splendido inizio di stagione dell'Atalanta che, senza penalizzazione, sarebbe solitaria capolista: un plauso a Colantuono, mister che ricorda , nella capacità di ottenere risultati a Bergamo, il Vavassori di qualche anno fa; ed un plauso va anche a tutto l'ambiente che ha fatto quadrato contro una misteriosa (caso strano) e inconcepibile penalizzazione.
Prima di lasciare la parola ai racconti del campo, rimane da evidenziare il
cambio di passo immediato dell'Inter di Ranieri, il mister che ha rasserenato l'ambiente.
Ora la parola scudetto non è un tabù; verrebbe da dire che adesso, dopo la Juve e la Roma, il Mister di Testaccio "
è meglio se aiuti l'Inter."
Chissà perchè queste parole mi suonano male.
Sceicco, apro con una parentesi e torno a qualche riga più su, quando parlavi di Fiorentina. Perchè, giustamente, i tifosi sono dei cretini quando discriminano un ragazzo per il colore della pelle; ma lo sono altrettanto quando inneggiano festosamente alla morte di
39 persone,
colpevoli solo di aver tifato per un'altra squadra. Ovviamente neanche questo episodio ha suscitato clamore mediatico, sarei rimasto sorpreso dal contrario...
Ma torniamo al calcio giocato e analizziamo brevemente le altre partite.
Tornano alla vittoria le "grandi". Oltre all'Inter, vincono anche Milan (grazie ad una prodezza -cercata o casuale?- dell'immortale Seedorf) e Roma (che sia giunto per Luis Enrique & Co. il momento della riscossa?) che vedono così rilanciate le proprie ambizioni.
Cagliari ed Udinese si bloccano a vicenda ed ottengono uno scialbo pareggio per 0-0, utile all'11 di Guidolin "solo" per tenere la vetta della classifica.
Vittorie importanti in chiave salvezza per
Siena e Chievo. I bianconeri guidati da Sannino travolgono (3-0) il Lecce grazie alle reti del promettentissimo Destro e alla doppiettà di Calaiò (spettacolare la sua seconda rete).
Il Chievo sfrutta al massimo la superiorità numerica (espulso Dainelli per un dubbio fallo in area -rigore poi neutralizzato da Frey-) e riesce a vincere contro il Genoa ribaltando l'iniziale svantaggio; a Palacio (quarto gol per lui), assist dell'illuminato Jorquera, rispondono Pellissier e Moscardelli, al secondo gol settimanale dopo quello siglato mercoledì contro il Napoli.
Ci aggiorniamo alla prossima settimana, dove un paio di
scontri diretti ci diranno qualcosa in più sul reale potenziale e sulle reali ambizioni di alcune squadre per questa Serie A.
G.Galazzo e A.StaffieriCommenta l'articolo sul nostro forum!