Grazie al nostro amico
gobbo1949, Vi offriamo il contenuto di alcuni articoli, in questo caso del maggio 1967, pubblicati da Hurrà Juventus. Si parla ovviamente di Juventus, di inter e del campionato . Ieri come oggi.
La mafia del palloneIn un articolo pubblicato sul settimanale “l’Espresso”, da Emilio Speroni, si legge: “Gli arbitri rappresenterebbero le strutture più vulnerabili d’un edificio che ormai crolla da tutte le parti; sarebbero insomma vittime ingenue, i capri espiatori d’una situazione assurda e insostenibile creata da altri che stanno più in alto: dai veri responsabili di quella “
grande truffa” che è il campionato.”
E più oltre: “Limitandoci a questo campionato”, dicono ora i nemici dell’inter, “
i favori diretti o indiretti degli arbitri hanno già fruttato, a Mazzola e compagni, cinque, forse sette punti in classifica. Ci sono i fatti a dimostrarlo”.
A questo punto Emilio Speroni fa la storia degli incontri: Inter-Cagliari 2-1, Inter-Juventus 1-1, Inter-Fiorentina 2-1, Lazio-Juventus 0-0, Inter-Foggia 3-0, Inter-Bologna 2-1, Inter-Venezia 3-2. E così conclude: “Chi li tiene più, a questo punto, i nemici dell’inter? Se gli arbitri non avessero così sfacciatamente favorito la squadra di Herrera” , essa dicono, “la classifica ora sarebbe diversa: in testa ci sarebbe la Juventus con 43 punti invece di 42 (cioè con quel punto in più toltole contro la Lazio) e l’inter sarebbe seconda con 39 punti invece dei 45 attuali, o addirittura terza, sotto il Napoli con 37 punti, considerando gli altri due che doveva perdere a Foggia se Moschioni fu davvero colpito.”
“Non c’è dubbio: la squadra di Moratti è molto odiata: si può dire che – tolti i suoi fedelissimi –ha contro tutto il resto degli italiani che s’interessano di calcio.
Vuole troppo, dicono. Non s’accontenta d’avere i migliori giocatori e più soldi da spendere; pretende di vincere sempre, anche quando non lo merita. Il più odiato di tutti è Herrera. Quali sono le sue colpe? E’ arrogante, dicono, ingeneroso cogli avversari, provocatorio. Quasi ogni settimana lancia ingiurie contro i tecnici delle altre squadre e nessuno dei suoi dirigenti interviene a chiudergli la bocca. “
Fa bene a parlare”, ironizza nereo Rocco, che sta al Torino, “
a lui tutto è permesso.” E quando la lega calcio, una volta tanto, lo punisce con una multa di un mezzo milione, Herrera paga senza batter ciglio. Gli basta una partita importante per rifarsi abbondantemente della spesa: se la squadra vince, riceve sei milioni e mezzo di premio extra. Anche questo viene rimproverato alla società milanese.”
“Ecco: è l’ostentazione di ricchezza da parte dei suoi esponenti a irritare di più gli avversari dell’inter, e a suscitare i loro sospetti. Non è facile, in un ambiente moralmente così approssimativo com’è questo del calcio italiano, resistere al fascino del potere economico, specie se questo potere viene incessantemente proclamato.”
Riferendosi a Lo Bello, “l’Espresso” scrive ancora: “In Roma-inter d’un mese fa Concetto Lo Bello, che è considerato il miglior arbitro italiano, fischiò un rigore contro la squadra milanese (
erano 100 partite, dall’aprile del 64, che l’inter non ne subiva uno) e poi annullò un gol di Mazzola per fuorigioco.
Da allora Lo Bello non ha più arbitrato partite importanti”.
Emilio SperoniTuttosportTre minuti dopo essere passata in vantaggio, la Juve non raddoppiò per mero caso: il pallone colpito di testa da Menichelli e diretto di montante era intercettato col braccio da Anquilletti.
Dovere di cronista impone di precisare che stavolta non era stato il pallone a sbattere sul braccio ma il braccio a piegarsi verso il pallone. Forse l’arbitro non ha visto bene e nel dubbio ha assolto.
Giglio PanzaLunedì sportE qui il discorso si farà più convincente se accettiamo tutti insieme che il secondo posto sia il massimo traguardo che questa Juventus potesse attingere.
Dopodichè possiamo dedicare qualche riga a certe “voci” milanesi, secondo cui ciascun rossonero avrebbe guadagnato oggi circa un milione di lire: 350 mila dal Milan, la parte rimanente dall’inter.
La stessa inter, si sussurra, aveva promesso un forte premio al Venezia se non avesse perduto domenica scorsa a Torino.
Cose melanconiche e
tutt’altro che nuove, se vere, ma che non spostano di molto il problema: per premiato che fosse, il Milan ha sconfitto oggi a S. Siro una Juventus che si è dannata assolutamente da sola.
Alfredo TonioloCommenta l'articolo sul nostro forum!