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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di G. BELVISO del 27/09/2006 19:12:38
La difesa del fortino Juve

 

Fin dal 1 agosto, quando pubblicavamo l’articolo “Sarà un miracolo?” facevamo menzione alle intercettazioni illegali commissionate dalla Pirelli-Telecom-Inter ai danni di alcuni esponenti del mondo del calcio.

Mai ci saremmo aspettati uno scandalo di tali proporzioni. Le intercettazioni illegali erano diffuse, sia nel mondo dello sport, sia in quello della finanza ed industria, sia in quello politico.

INTERcettare dirigenti di altri club calcistici o coloro che amministravano e finanziavano il mondo dello sport ha creato degli indubbi vantaggi alla squadra di Moratti/Tronchetti/Buora/Rossi.

Basterebbe solo pensare all’indubbio vantaggio di cui poteva usufruire l’Inter attraverso l’ascolto ad esempio dell’allenatore della squadra avversaria prima di una partita importante.

Giovamenti non meno importanti, si potevano trarre nel mondo dei diritti del calcio in TV, di cui Telecom è leader attraverso le controllate LA7 ed Alice TV. Come sappiamo, il monopolio dei Media, ha creato quel sentimento popolare antiJuve che ha partorito quel mostro di sentenza sportiva di cui tutti siamo a conoscenza.

Sarà poi un caso la designazione a commissario straordinario di Guido Rossi, che è passato dall’Inter/Telecom alla FIGC, tornando nuovamente alla Telecom/Inter?

A ragion veduta appare vero che, in tanti nell’ambiente Inter, sembravano essere a conoscenza della prossima dipartita nel mondo del calcio da parte di Moggi e della conseguente apertura dell’era “Calciopoli” con assegnazione dello scudetto all’Inter.

Ma, se da una parte c’era il monopolio delle telecomunicazioni e di alcuni importanti network che si occupano di calcio (LA7 ed Alice TV), non bisogna dimenticare che l’altra faccia del dominio TV era rappresentata, all’epoca delle partite incriminate, dal Presidente del Consiglio, nonché Presidente di Mediaset e del Milan, con la ciliegina del Presidente di Lega Calcio Galliani.

Infine, dopo le dichiarazione dell’ex designatore arbitrale Bergamo e la nostra successiva richiesta al Ministro della Giustizia, On. Mastella, in cui si chiedeva un’attenta verifica sulla presunta scomparsa o mancato utilizzo di tutte le intercettazioni che non riguardassero esclusivamente Moggi, ma anche altri dirigenti di calcio, sembra aprirsi uno inquietante spiraglio sull’utilizzo delle INTERcettazioni.

Ufficialmente si pensava che fossero stati i Carabinieri di Roma ad aver interpolato con spiegazioni non dovute le sbobinature (azione che peraltro non è loro consentita). In realtà, il lavoro di indirizzo era avvenuto ben prima e più in alto. Si parla proprio in quest'ottica del coinvolgimento diretto di Moratti e Trochetti Provera.

A questo riguardo Tavaroli adesso sta tentando di fare da parafulmine per salvare le posizioni dei due e soprattutto per tutelare il proprio tesoretto nascosto e, probabilmente, da loro garantito. Alla Procura di Milano, però, hanno già capito dove e cosa cercare e non è esclusa in futuro una collaborazione di Tavaroli per alleggerire la propria difficilissima posizione giudiziaria.

Insomma, tutte le intercettazioni al centro di Calciopoli sono state confezionate su misura per abbattere dei bersagli precisi: persone e società considerate nemiche.

Tutti hanno capito che le intercettazioni sono state filtrate e fornite al bacio alla Procura di Napoli.

Uno degli elementi probatori a sfavore di Moggi è stato l’uso di schede telefoniche estere. Oggi, è chiara a tutti la lungimiranza di Moggi. Aveva perfettamente capito in che mondo doveva divincolarsi e, oggi più che mai, bisogna ricordare quanto ha fatto per la “DIFESA DEL FORTINO JUVE”. Si è voluto colpire Moggi per colpire di riflesso la JUVENTUS!!!
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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