Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di G. GALAZZO del 15/04/2009 22:20:25
Memento

 

Che splendido dono è la parola, dono irrinunciabile: la parola permette di descrivere emozioni, sensazioni, convinzioni, ideali, passioni.
Splendido dono è anche il silenzio , talvolta altrettanto irrinunciabile; il silenzio evoca pace, riflessione, meditazione, attesa.
Eppure silenzio e parole spesso diventano strumenti negativi e perdono il loro significato di dono: troppe parole evocano spesso pensieri confusi, scarsa convinzione e poca sicurezza, cosi come il perdurare del silenzio si trasforma in tacere ed il tacere diventa omertà.
D’altro canto sarebbe un bene che chi abusa delle parole conosca il dono del silenzio e chi abusa del silenzio capisca l’importanza delle parole.

Purtroppo la Juventus di oggi è l’emblema dei due aspetti negativi della parola e del silenzio: abuso di parole e overdose di silenzio.
“ Quello che e’ successo ormai fa parte del passato” lo ha detto giorni fa Rampulla, esprimendo quella che è, né più né meno, il pensiero di gran parte dei tesserati e dirigenti, sdoganando per inciso le parole di 3 anni fa di Boniperti “ siamo stati fortunati ad essere in b, dimentichiamoci il passato”
Chi non lo dimentica è costretto al silenzio, chi lo ricorda lo fa per dare lustro al nuovo progetto evidenziando, questo si, che “ non bisogna dimenticare che la Juve era in B”.

Non lo cancellerete il passato con le parole.
“ Non dimentichiamo che la Juve era in B” sono le uniche parole che conoscono anche i nostri amati campioni ed e’ giusto che lo dicano e lo ripetano tutte le volte che gli viene concesso di dirlo, spezzando il loro assordante silenzio.
Comincino però a chiedersi anche perché erano in B!

Invece regna il silenzio.
Regna il silenzio nelle interviste, nelle trasmissioni sportive, nel replicare alle provocazioni di stampa, addetti ai lavori, avversari, televisioni.
Quel “ Juve non così” che titolò la Gazzetta qualche tempo fa avrebbe dovuto ricordare il passato altro che dimenticarlo; quello scellerato, mendace titolo di giornale, quelle moviole vivisezionate all’infinito per un presunto favore arbitrale, quei sondaggi malandrini, quel differente trattamento che viene concesso all’ Inter, non basta ai nostri paladini per proferir parola? E le parole di Mourinho che lamentava, (lui allenatore della Società più aiutata in Italia) favori alla Juve?
Nessuna risposta: regna il silenzio.

Se dicessi che l’Inter non e’ il problema non direi la verità.
“ Con l’Inter finisce sempre cosi” , sono le parole di De Rossi, un giocatore che ama la sua maglia: guadagna molto ma la ama davvero.
Giusto cosi, “ un giocatore lo vedi dal coraggio”, mentre noi li vediamo felici, pagati e appagati perche “in fondo due anni fa erano in B” seppur defraudati di due trofei.

Nel frattempo, quotidianamente si rinnova l’invito ai tifosi di dimenticare calciopoli e di guardare al futuro come se il futuro non dovesse esser protetto dai torti del passato, come se il futuro non si costruisse con la memoria.

“Non riesco a ricordarmi di dimenticare ”: citando il film “ memento”, questa è l’unica concessione che noi ci sentiamo di poter garantire.
Il resto rimane silenzio e parole o meglio omertà e chiacchiere al vento.

Commenta l'articolo sul nostro forum!
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our