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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di L. BASSO del 10/01/2012 15:12:38
La classifica non si ‘interpreta’…

 

Ok, sono pignolo. E per dirla in buon piemontese anche pistino. Ma quando secondo me una cosa è sbagliata, è sbagliata.
Poco importa se sia il biblico granellino di senapa o una montagna. Se c'è un errore, a me non va giù. Specie se, da bravo pistino, pignolo e complottista, ho dei dubbi che non sia proprio un errore casuale, quanto voluto.

Andiamo con ordine:
Mentre la televisione di Stato mi annuncia un interessantissimo programma nel quale due donne dello spettacolo verranno messe una contro l'altra in una serie di prove per giudicare qual è la migliore (apro e chiudo: visti i nomi è come mettere Meggiorini contro Pelè e poi magari sostenere che è meglio il primo) io scorro sul televideo le notizie sportive, facendo disperare la Boo2-moglie che ha comprato una TV da 32 pollici per vederla sempre a metà schermo.
Alla pagina che riporta la classifica della Serie A, storco il naso.
Lassù in vetta, il Milan.
Subito sotto, a pari punti, la Juve.
Niente di che, eh, niente di grave... però se vogliamo essere precisi, le due posizioni dovrebbero essere invertite.
Già, perchè se è vero che entrambe le squadre sono a 37 punti, è altrettanto vero che il regolamento del campionato è ben chiaro quando si tratta di stabilire una discriminante per stabilire chi è primo e chi è secondo. Esiste pertanto tutta una serie di criteri da prendere in considerazione, in un preciso ordine, per stabilire chi è da considerarsi “davanti” e chi “dietro”.
Nota bene: “in un preciso ordine” , quindi bisogna considerare il criterio A, se non è sufficiente allora si passa al criterio B, poi C, poi D e così via.

Perchè è necessaria questa precisazione? Andiamo ad analizzare:
in quel bagaglio di “immaginario calcistico collettivo” che ci portiamo dietro dai calci al pallone dati ai giardinetti, si pensa sempre che, dopo i punti conseguiti, si vada a considerare la famosa “differenza reti”, che in effetti è tra i criteri utilizzati, ma solo come quarta discriminante.
Nella suddetta scaletta, che viene stabilita dalle norme organizzative interne della Figc (art.51), per primi vengono considerati gli scontri diretti fra le squadre interessate e le reti in essi segnate. Poi si parla di differenza reti generale, e -per la cronaca- non vengono minimamente considerati criteri “fantasiosi” come il maggior numero di vittorie, l'ordine alfabetico o la mitica “media inglese”.
Quindi, ricapitolando, per prima cosa bisognerebbe guardare il risultato di Juve-Milan. E tutti sappiamo com'è finita.
D'accordo, d'accordo... non significa niente, non siamo nemmeno a metà campionato e magari da domenica infiliamo quattro sconfitte di fila e il problema scompare (difficile che capiti al Milan, vista l'assiduità con la quale, ogni domenica, i difensori avversari si premurano di atterrare gli attaccanti rossoneri in area... ehm... ci siamo capiti...) però io, da bravo pistino e pignolo, vorrei che le cose fossero fatte per bene.
E' come (i lettori piemontesi capiranno bene cosa intendo) quando al TG, ogni volta, parlano di fatti accaduti in quel di “Venària”.
Ma dico io, tu, anchorman del TG, che sei pagato come un nababbo indiano, non ti preoccupi di informarti dei nomi dei paesi? (per la cronaca, il paese si chiama Venarìa, facendo cadere l'accento sulla “I”).

Il trascurabile fastidio diventa però un vero e proprio disturbo (una spina nelle parti basse, direbbe qualcuno) quando scopro che anche “Autorevoli quotidiani sportivi” riportano la classifica stilata nello stesso modo.
Il disturbo si fa infine peso sullo stomaco, difficile da digerire (un po' come il cinghiale di un celebre spot pubblicitario, ma molto meno simpatico) quando decido di rivolgermi “a chi sta lassù”.
No, non fraintendete... non mi sono rivolto a Potenze Ultraterrene,sono semplicemente andato sul sito della Lega Calcio.
Dico: loro sono quelli che comandano il teatrino, loro sanno le regole... almeno da loro la classifica l'avranno stilata correttamente, no?
...no.
Anche qui Milan 37 – Juve 37.
Allora mi sorge spontanea una domanda.
Non è che a più di uno dia fastidio dover scrivere quel nome in quella posizione?

Non solo.
Vediamola con gli occhi del “tifoso medio”. Sì, quello appartenente al gregge farsopolaro, che fatica a mettere insieme correttamente soggetto e verbo nella stessa frase, figuriamoci a fare un ragionamento complicato.
Mettiamo che, destino volesse, questo cammino a braccetto proseguisse fino alla fine. E che la Juve a San Siro col Milan strappasse un pareggio.
Io sono pronto a scommettere che assisteremmo a questo teatrino ben congegnato:
“Milan (messo per primo) e Juve (messa per seconda) occupano la prima piazza, ma in virtù di una qualche norma tirata fuori da qualche cassetto, che non sappiamo spiegare, lo scudetto va alla Juve”
Giocando sull'ignoranza abissale della “ggente”, che ignora che questa norma è stata stabilita da un comunicato ufficiale datato LUGLIO 2011, sarà facile lasciar immaginare che sia stata messo a punto in fretta e furia un codicillo per far vincere lo scudetto ai bianconeri, da sempre dediti ai magheggi moggiani o chissà, magari per far tacere le pretese e i lamenti del “Giovin Signore”.

Paranoico? Forse. Ma non dimentichiamoci che Moggi e compagnia bella sono stati colpiti dall'uragano Calciopoli perchè sono stati colpevoli di un crimine quello sì, davvero imperdonabile: aver sottovalutato l'immane potenza del famoso “sentimento popolare” credendosi al riparo dietro a codici, a leggi scritte e soprattutto alla famosa scritta che campeggia in tutti i Tribunali: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.

Anche in questo caso, invece, dobbiamo arrenderci all'evidenza. Quanto aveva visto lungo Giolitti quando disse “Le Leggi, per i nemici si APPLICANO, per gli amici si INTERPRETANO”.
Buona classifica a tutti.


Formazione della classifica, art. 51 delle norme organizzative interne della F.I.G.C.

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