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Sabato 27/04/24 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di M. ROCCA del 26/04/2009 22:58:09
Abbiamo mosso la classifica!

 

E' difficile rimanere obiettivi e calmi dopo l'ennesima esibizione da provinciale di una Juventus sempre più sfilacciata, una squadra in apnea sia come risorse mentali che atletiche, senza una guida che sappia imprimere una sferzata di orgoglio vero al di fuori di dichiarazioni di circostanza e soprattutto di convenienza.
E' difficile per un tifoso di lungo corso come me riconoscere un qualche cosa di ancora Juventino in tutto questo. In quello che gravita, in modo più che altro casuale, intorno ad un nome, una tradizione, una storia che dura da oltre un secolo. Fino a poco tempo fa gloriosamente.
Con uno stile invidiato, temuto e inutilmente scimmiottato da avversari e nemici.
Dal 2006 ad oggi, sportivamente parlando, è stata una discesa verticale, una caduta libera impietosa una rincorsa sempre più folle al ridimensionamento totale.
Obiettivo raggiunto, ma si continua a scavare.
Il Milan ci ha superato, nessuna sorpresa, la Fiorentina è a meno 7, il Genoa a meno 8, guardiamoci le spalle e noi tifosi cerchiamo di fare quadrato intorno alla squadra prima che si arrivi allo sfacelo totale. Cerchiamo di aiutarli con il nostro affetto perchè la barca che affonda l'hanno già abbandonata tutti i ratti che si sono riempiti la bocca di progetti e di fanfaronate di tutti i tipi.
Hanno pronto il capro espiatorio o i capri a seconda della gravità del tonfo finale e ci diranno che è solo colpa loro.
Eh no caro John Elkann, è solo colpa tua. Sei tu il responsabile e nessun altro in primis. Martedì alla assemblea Exor potrai raccontarci le fandonie che vuoi ma la verità non la potrai modificare questa volta, anche se sei abilissimo in questo.
La storia Ti ricorderà per sempre come l'azionista di maggioranza che HA FATTO ANDARE la Juventus in B; la storia bianconera ti ricorderà come colui che ha scelto e messo a capo di questa gloriosa società un francese dal naso lungo esperto di tennis, ciclismo e hula-op, un vecchio pugile che si cita e si smentisce da solo, che conosce il calcio come Alessandro Manzoni e la storia della Juventus come Ligabue; un motocrossista più noto per le cadute che per le impennate di mercato;
un allenatore col braccino corto che pensa alla "cadrega" e ancora pallavolisti, scoiattoli, tacchini e lacchè vari. Passerai alla storia caro John come il peggio, il peggio del peggio, perfino peggio di Montezemolo, un record. Per evitare che altri in Famiglia potessero assumere prestigio con la Juventus, l'hai tradita. Ma i traditori non hanno avuto mai storicamente ragione nel lungo periodo. Finiscono i loro giorni disprezzati da tutti. condannati all'ignominia!
La partita viene disegnata da Orlandi come un arrembaggio iniziale, tutti i carrarmatini al centro, a tutta velocità, prevedibile. Quello che non è prevedibile è che i bianconeri rinuncino a Giovinco in una partita dove la sua qualità, velocità ed imprevedibilità poteva sparigliare le carte.
Ma Ranieri ce l'abbiamo noi e quindi va in tribuna. La Reggina parte a cento all'ora quindi e la Juventus sbanda vistosamente al centro dove Zanetti al rientro non ce la fa e Marchisio fatica un numero di camicie non quantificabile.
Di riflesso la difesa viene travolta.
Grygera e Molinaro in giornata disastrosa vengono presi d'infilata sempre e comunque. I due centrali reggono più per i demeriti degli avanti calabresi che per meriti propri. Nonostante la migliore occasione l'abbia avuta la Juventus con Iaquinta che frettolosamente manda a lato un assist di Nedved liberato da un colpo di tacco di Del Piero, la Reggina domina e passa in vantaggio con il primo goal in serie A di Barillà.
E' l'ennesimo cross che Molinaro non riesce a contenere arriva sul secondo palo dove l'amaranto, solo soletto, schiaccia di testa da posizione angolata e con la collaborazione di un Buffon inguardabile, porta in vantaggio i Calabresi.
La reazione dei bianconeri è più sul piano dei nervi che della linearità della manovra, comunque con la sempiterna classe della vecchia guardia riesce a confezionare più di un pericolo per la modesta retroguardia reggina:
Una conclusione di Nedved a volo su assist di Alex, quest'ultimo subito dopo steso in area da Cirillo senza che l'ineffabile Saccani faccia una piega in ossequio al teorema Dondarini (non si danno rigori agli Juventini), una conclusione alta di Camoranesi che grida vendetta e un paio di ciabattate di Iaquinta.
La Reggina produce solo un contropiede di Ceravolo che si fa palla al piede tutto il campo manco fosse Weah assistito da Molinaro e Mellberg che però non riescono nell'impresa di farlo segnare.
Infortunio muscolare a Marchisio (67esimo della stagione, record della galassia intera) subentra Poulsen, si salvi chi può.
Finisce il tempo con un placcaggio del portiere Puggioni a Del Piero, che lo aveva dribblato, l'arbitro ammonisce solamente in ossequio al comandamento Collina ( mai espellere uno che gioca contro la squadra Juventina).
Nella ripresa la Reggina è sulle gambe, la Juventus sulle tonsille, le squadre sono lunghissime sembra una partita tra scapoli e ammogliati. Una caparbia azione di Vincenzone in area è premiata da Saccani con un rigore che sa di compensazione lontano un miglio, la trasformazione del capitano è perfetta. 1-1.
Si riprende con cinque minuti in cui pare che il vantaggio abbia galvanizzato i bianconeri che attaccano con maggior convinzione, ma passata l'estasi del momento è la Reggina a passare nuovamente in vantaggio.
Dopo un paio di passaggi orizzontali Adejo serve Carmona che allarga per Hallfredsson il quale sigla il classico eurogoal. Il tutto mentre Poulsen osserva divertito e Mellberg e Ariaudo si guardano bene dall'uscire a contrastarlo.
Nuova fiammata bianconera che porta al pareggio, traversone di Camoranesi per Iaquinta che spizza all'indietro per l'accorrente Zanetti che al volo pareggia. 2-2. Al 70' anche Ranieri si accorge che Del Piero ha finito la benzina e lo sostituisce con Amauri.
Da qui alla fine è tutto un titic e titoc confuso con una generosa galoppata di Iaquinta fermata con le cattive da Valdez ed un colpo di testa di Amauri sottoporta indirizzato fuori.
In un finale se possibile più brutto del resto della partita, la Reggina osa ed inserisce Corradi, Ranieri no, per lui il pareggio è grasso che cola! Triplice fischio.
Queste le mie personali valutazioni:

Buffon: altri due goal sul groppone, dà una sensazione costante di .....distacco, qualche urlo di circostanza, qualche risatina in sintonia con “il comune sentire” dirigenziale, pacche sulle spalle agli avversari in political corret, ma sul primo goal ha pesanti responsabilità e sulla poca disciplina tattica difensiva anche. Avrà già la testa altrove? Depresso.

Grygera: Gioca contro avversari del suo stesso livello tecnico eppure sbaglia tutto quello che si può sbagliare dal punto di vista tattico. Tutte le conclusioni più pericolose ed i goal vengono dalla sua parte. Quando si spinge in avanti pasticcia indecorosamente. Minusvalenza.

Ariaudo: Chiude spesso con tempismo e sagacia tattica, commettendo ingenuità comprensibili per età e palmares. Non naufraga come qualche suo collega più esperto e oggi è già da lode. Il rischio di bruciarsi in mezzo ai mediocri interpreti di cui è circondato è elevato. Salvatelo.

Mellberg: Peggior compagno possibile il giovane Lorenzo non potrebbe avere, dovrebbe essere colui che comanda il reparto ma da l’impressione di essere sempre in balia degli eventi, lento, macchinoso, senza la concentrazione adatta ad un centrale di serie A. Boscaiolo.

Molinaro: Se tutte le azioni si sono concluse dall’altra parte sono cominciate dalla sua. In genere nella fase difensiva non è così fragile come oggi. L’apporto offensivo invece di essere nullo come al solito è dannoso in quanto butta via tutti e dico tutti i palloni che passano dai suoi piedi. Corre, corre molto, potrebbe fare il maratoneta. Pedina di scambio.

Camoranesi: Apporta pochissimo contributo alla manovra nel primo tempo, dove sbaglia un goal già fatto. Nella ripresa gioca più a ridosso delle punte e si fa apprezzare per qualche buona giocata e qualche suggerimento all’altezza dei suoi trascorsi. La qualità non si discute la continuità e la quantità sono un ricordo lontano. Non si fa espellere ed è già da titolone, il nervosismo però lo si legge chiaramente nei continui smoccolamenti quando è inquadrato e le giocate fatalmente ne risentono. Rancoroso.

Cristiano Zanetti: Rientra a tempo pieno e “bagna” il rientro con il goal del secondo pareggio. Mancava come il pane in quanto a saggezza e senso della posizione in mezzo al campo. Molto molto lontano, tuttavia, da una condizione atletica accettabile per poter essere presentato in campo per una partita di serie A. Eroico.

Marchisio: deve correre per 2 e questo per lui non è una novità, avendo giocato più volte con le belle statuine Tiago e Poulsen, qualche spunto e parecchi falli che denotano l’affanno iniziale sul pressing reggino. Si infortuna alla fine del primo tempo, infortunio muscolare il 67esimo della stagione. Record del mondo. Sfortunato.

Nedved: Professionalità inarrivabile, abbina corsa a passaggi di ottima fattura, nel primo tempo con continuità, nel secondo solo più a folate. Vale ancora da solo gran parte del centrocampo. L’esempio, l’impegno, il furore agonistico di questo 36enne resteranno per sempre un ricordo da tramandare alle future generazioni. Immenso.

Del Piero: Anche lui nel primo tempo spumeggiante, colpi di fino, dribbling vecchia maniera, suggerimenti importanti. Subisce un fallo da rigore chiaro come il sole. Trasforma quello farlocco da artista. Tuttavia è molto sottotono sotto il profilo atletico e poco efficace in fase conclusiva. Piano piano si spegne e viene sostituito, così si spegne definitivamente anche la Juventus. Luce.

Iaquinta: Generosissimo sotto l’aspetto agonistico, quindi importantissimo nella partenza del pressing e nella successiva ripartenza. Trabocca in quantità, ne risente e non poco la qualità. Nel primo tempo spreca molti palloni nel secondo li ritrova ed in alcuni frangenti è decisivo. Come in occasione dell’assist a Zanetti. Quando entra Amauri ed entrambi si accentrano si annullano a vicenda. Guerriero.

Poulsen: Entra al posto di Marchisio alla fine del primo tempo riducendo il raggio di azione del centrocampo e contribuendo in maniera definitiva alla separazione in due tronconi della squadra. Prestazione con l’unica infamia di essere stato pescato fuori posizione e di aver osservato scrupolosamente Halfredsson mentre tirava, ma senza lode alcuna. L’ultima in classifica dispone di centrali con maggiori attitudini rispetto alle sue, con la differenza che guadagnano un decimo. L’ha scelto il cantante, onore al merito. Ingeneroso.

Amauri: Entra nel finale al posto di Del Piero. Pronto per l’assalto finale. Dà la sensazione di non essere ben assortito con Iaquinta ed in effetti i due insieme creano solo parecchia confusione. Un colpo di testa nel finale su un bel cross di Camoranesi. Poteva fare di più? Bentornato.

Claudio Ranieri:
Con quella faccia un po’ così, seriosa e che da sempre l’impressione di non avere capito bene dove si trovi e cosa ci stia a fare lì, con quella cravatta inguardabile, con quelle braccia perennemente conserte per atteggiarsi a non si sa bene cosa, dà ancora una volta l’impressione di essere il principale responsabile della mediocrità della prestazione offerta dalla squadra.
Giovinco in tribuna perchè? Questo pareggio era da difendere o si poteva provare nel finale qualcosa di più, rischiare di più? Neanche a parlarne rischio non è un vocabolo presente nel suo menu. Lui è contento del punticino strappato in traferta contro l’ultima in classifica, così ha fatto il compitino sufficiente per una provinciale, dopodichè ha rilasciato il suo commentino in cui si accontenta di seguire il progettino, attenzione che se gli salta la mosca al nasino..................... potrebbe anche mettere i puntini sulle i, e farla fuori dal vasino.
Per favore disperdetelo nell'ambiente seguendo le prescrizioni dello smaltimento in modo preciso. Potrebbe inquinare. Vorrebbe farci anche credere di avere "le palline"...... Eunuco.

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