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Attualità di G. GALAZZO del 28/04/2009 16:27:19
La speranza di un comunicato

 

Sembra oggi evidente che tutto il popolo Juventino abbia finalmente capito che l'intero nuovo corso della Juventus ha fallito totalmente il progetto di rincorsa ai vertici del calcio giocato.
"Proprietà assente, dirigenti incompetenti. Rivogliamo la nostra Juve" è l’ultima protesta che ha accolto questa mattina la famiglia Elkann riunita per l'assemblea dell'Exor.
"Per Voi noi non abbiamo più tempo da perdere", questa invece e' la sintesi di un comunicato della Curva Sud divulgato all'indomani della penosa eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia, rimasto l'ultimo traguardo (minore) al quale tutta la dirigenza si aggrappava per salvare la faccia e la stagione.
"Non abbiamo tempo da perdere e giù le mani dalla Juve" questo é quanto da tre anni continuiamo a ripetere noi tifosi che ci battiamo per restituire onore e gloria alla Juve e lo abbiamo ripetuto giorno per giorno, instancabili e indomabili, con rancore e lucidità, mai con rassegnazione.

Non si trattava né si tratta di mancanza di altre ISPIRAZIONI, piuttosto di un’immediata e ben chiara consapevolezza dell'assenza di ASPIRAZIONI da parte della Proprietà, Dirigenza e Staff tecnico.
Assenza di aspirazioni che hanno portato l'attuale Juventus a dover essere rifondata sul piano della gestione manageriale e sportiva.
Qualche settimana fa ho scritto alcune semplici righe che volevano richiamare il tifo a sentire come propria, la responsabilità di sostenere la Juventus, con la consapevolezza comune che la “Signora” deve, per tradizione storia e vocazione, aspirare ad essere vincente.

Responsabilità e consapevolezza: attributi che devono essere ancor più nostri perché assenti in chi ha ora in mano le sorti della Juventus.
Ben vengano quindi i comunicati purché ci si convinca, adesso e una buona volta per tutte, che i 14 milioni di tifosi della Juventus fanno parte del patrimonio che “quei signori” si trovano a voler gestire.
Un progetto fallito per il quale la principale responsabile é la Proprietà verso cui vanno indirizzate le proteste: individuare in Cobolli o Ranieri gli artefici di questo scempio porterebbe solo a condannare gli esecutori di un reato senza ricercare i mandanti.

Quel coro " Giovanni Agnelli Giovanni Agnelli " che si é levato fra lo spicchio dei tifosi Juventini in trasferta a Reggio Calabria, deve essere ripetuto con costanza e si diffonda come un eco affinché abbia un significato concreto: é la Proprietà e la famiglia che deve essere chiamata a rispondere ed é la proprietà e la Famiglia che deve essere additata quale prima e unica responsabile.
Da loro si deve pretendere un intervento diretto nella gestione della società perché quel nome, che ricorda un grande passato, possa restituire un immediato futuro degno del blasone fatto di vittorie ma, anche di rispetto e difesa della centenaria storia bianconera.
Può anche dividere l'animo del tifoso l'arrivo o meno di un mercenario in mezzo ad altri ma deve unire tutti, l'essere consapevoli di chi ha causato questa indegna sciagura.

E se vero che il sentimento popolare ( il popolo antijuventino) ha condannato La Juve ad una vergognosa sentenza, lo stesso sentimento popolare ( noi popolo bianconero) e' chiamato a liberare La Juventus dall'incubo di quel progetto quinquennale che porta dritti ad una Juve provinciale.

Resistenza e Liberta: che sia patrimonio di tutti gli Juventini, di chi si é battuto da subito assieme a chi ha capito ora il ridimensionamento.
Che suonino le trombe, noi suoneremo le nostre campane.
14 milioni di campane evocano anche la Resurrezione.

ps
chiedo scusa a coloro che si risentiranno nel veder accostati i termini resistenza, liberazione e resurrezione ad un evento sportivo, ma qui si parla di amore e di storia che non possono essere più calpestate.

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