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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di P. CICCONOFRI del 18/05/2012 10:09:03
La Gazzetta sposa Carobbio contro Conte

 

Le parole del pentito Carobbio presentate come sentenza di colpevolezza: è il solito modus operandi - oggi riconoscibile - della Gazzetta dello Sport, con tempi e metodi già sperimentati negli anni di calciopoli.

La tempistica. Ovviamente, come successo in campionato, le accuse partono alla vigilia di un impegno importante, questa volta l’attesa è per la finale di Coppa Italia. Nessun dubbio sul loro scopo nemmeno tanto velato: destabilizzare l’ambiente.

Metodo. Spazio in prima pagina con parole che non lasciano dubbi: “Scommesse. Conte nei guai ‘due partite combinate’”. Antipasto gustoso per l’Italia antijuventina offerto da chi nasce interista e soprattutto da chi deve recuperare lettori milanesi tristi per le mancate vittorie stagionali.



Prosegue al suo interno con ampio spazio dedicato all’argomento. Titolone anche qui: “Conte guai grossi. Carobbio a verbale: ‘A Siena ci disse accordo col Novara’”




Si va avanti. Ampio spazio alle accuse con una nuova pagina e nuovo titolone: “«Voglio abbattere il muro di omertà» Il pentito Carobbio ritenuto credibile: «Meccanismo più grande di me, prassi gli accordi tra club»”



Con quel “credibile” ripreso ampiamente nel pezzo: “Filippo Carobbio è ritenuto credibile. Credibile per la Procura di Cremona, credibile per la Procura federale. Le sue deposizioni, in molti passaggi, si sovrappongono a quelle dell’amico Carlo Gervasoni, e hanno costretto alcuni accusati a uscire allo scoperto. Il centrocampista dello Spezia non è considerato un romanziere, insomma. Viene visto come un calciatore che ha commesso gravi reati, penali e sportivi, ma che nel momento in cui è finito in carcere ha deciso di raccontare tutto. Carobbio, sia a Cremona, sia a Roma, ha fatto molti nomi, citato numerose partite probabilmente combinate, e per ciascun nome e per ciascuna partita ha cercato di fornire gli elementi che potessero permettere agli inquirenti di ottenere le verifiche.”
Ed ancora: “Parole pesanti E’ evidente che le parole di Carobbio sono dei macigni nei confronti delle persone tirate in ballo, a vario titolo. Lo si capisce dal numero di tesserati deferiti e dal tipo di reato che viene contestato alla maggior parte di loro (illecito sportivo, minimo tre anni di squalifica) che la Procura federale crede a Gervasoni e Carobbio e non crede, quasi mai, alle versioni fornite da chi nega su tutta la linea o tende ad ammettere il minimo indispensabile. Ora bisogna vedere se anche i giudici la penseranno in questo modo.”

Ritornando alla realtà dopo le accuse della Gazzetta è giusto ricordare che altri giocatori tirati in ballo smentiscono la circostanza (Terzi, Ficagna e Vitiello). Lo stesso Stellini già ascoltato dalla procura ha smentito che nelle riunioni tecniche che hanno preceduto AlbinoLeffe-Siena della passata stagione si sia mai discusso della possibilità di favorire i bergamaschi. Perinetti ha evidenziato come quella «era una partita importante, perché vincendo avremmo conseguito la promozione matematica: escludo situazioni anomale».
Anche La Stampa, riprendendo l’argomento precisa: “La procura vorrà capire il reale ruolo avuto da Conte perché sottile potrebbe diventare il confine fra un’accusa per omessa denuncia o qualcosa di più pesante. Riscontri che, al momento, non sono arrivati dai giocatori, o ex giocatori, del Siena della passata stagione.”
Conte non è ancora stato interrogato ed ufficialmente non è indagato .

La Gazzetta spinge per la colpevolezza dando credibilità alle parole del pentito le cui accuse convergono verso uno juventino doc come Antonio Conte.
Sappiamo il ruolo di primo piano che il quotidiano sportivo ha avuto in calciopoli, con il giornalista Galdi collaboratore dei pubblici ministeri napoletani che gestivano l’inchiesta. Ruolo che ha affiancato alla vera e propria opera di condizionamento, realizzata attraverso il lavoro certosino di taglia e cuci, che distillava le informazioni solo nella misura in cui sposavano la tesi da presentare come vere. Ovviamente quelle colpevoliste.
Una ricostruzione della realtà che la Gazzetta ha evitato accuratamente di raccontarci nel momento in cui non poteva più prendere forma nel modo fortemente voluto; temuta sicuramente perchè metteva in crisi le accuse così tanto spalleggiate. Una realtà, che è bene precisare, oramai è chiara a tutti, anche a chi per convenienza continua a negarla.

Proprio ricordando farsopoli, vorrei farvi notare lo spazio riservato dalla gazzetta alla notizia del recente esposto presentato alla Procura di Roma da Luciano Moggi contro le indagini che hanno portato al processo di Napoli: “Luciano Moggi Il legale di Moggi, Maurilio Prioreschi ha presentato a nome del suo assistito e di De Santis, Bertini, Ceniccola e Pairetto, un esposto alla Procura di Roma contro le indagini
che hanno portato al processo di Napoli «per verificare se ci furono abusi d’ufficio o falsi ideologici».”
Come vedete, notizia ricca di dettagli e ben nascosta in un trafiletto.

Bel modo di fare informazione! Mi raccomando ora tutti a comprare: “Lo scudetto degli invincibili” e il nuovo libro su Antonio Conte… , magari con appendice sul calcio scommesse!



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