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Attualità di L. BASSO del 28/08/2012 14:04:35
Solo la Juve, si ve(n)de solo la Juve!

 

Un antico comandamento del giornalismo, quello vero, recitava: "Un cane che morde un uomo non fa notizia, un uomo che morde un cane sì". Il senso di queste parole è chiaro: la normalità non fa (o non dovrebbe fare) notizia, il fatto insolito o eclatante, in grado di attirare l'attenzione, deve invece finire in prima pagina.
Il giornalismo delle nuove generazioni, invece, pare aver stravolto questa storica regola, gettando in prima pagina la normalità, la certezza, e facendola passare a sua volta per qualcosa di sensazionale. Ottimo metodo per riempire le nove colonne e per dare al popolino piccole e facile direttive di pensiero, per attirare l'attenzione della "ggente" su ciò che interessa e spostarla da cosa è meglio che resti un po' celato.

Basti pensare ai titoloni che in questo periodo campeggiano su tutti i quotidiani: "le città soffocate dall’afa" "L’Italia nella morsa del caldo-Killer" e poi giù una lista di perturbazioni che altro che il buon vecchio "Anticiclone delle Azzorre" di Bernacchiana memoria. "Minosse", "Caronte" per finire addirittura con "Lucifero".
Papè Satan Aleppe per dire in pratica che... è Agosto e fa caldo. E d'inverno farà freddo. E in primavera farà tiepido. Banalità su cui, però, viene concentrata l'attenzione della massa in conformità ai principi studiati molti anni fa da Joseph Goebbels. Un piccolo numero di idee ripetute instancabilmente, presentandole sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto, senza dubbi o incertezze.
Date poche e ben raccontate belle in pasto all'opinione pubblica e questa se ne ubriacherà. E in una sorta di tossicodipendenza mediatica, ne avrà sempre più bisogno, ne patirà l'astinenza... Servono nuove fandonie, nuove bubbole, nuova fuffa. E ogni giorno sempre di più, sempre di più...

Tornando al nostro mondo pallonaro, quale potrà mai essere la Vera Verità, il Dogma Inviolabile che nessuno può smentire?
Bravi. La Juve ruba!
Mettetevi le cuffie ed entrate in cabina. Avete 40 secondi per dire i nomi di almeno 20 nomi di personaggi coinvolti nell'affaire Scommessopoli.
Ci siete riusciti? Sèè bravi, con una ricerca su Google ero capace anche io! Basandoci invece solo sulla nostra memoria, dite quel che volete ma vi saranno venuti in mente tre nomi: Conte, Bonucci e Pepe. Quelli ripetuti all'infinito, alla nausea, da giornali, radio e televisioni.

Così come anni fa calciopoli è stata alla fine trasformata in moggiopoli (quanti si ricordano che anche la Lazio e la Fiorentina furono penalizzate?), oggi scommessopoli è qualcosa che pare coinvolgere solo Conte, Bonucci e Pepe. Che bada bene, ammesso e non concesso che avessero anche commesso le peggio atrocità, l'avrebbero fatto indossando le casacche del Siena, del Bari e dell'Udinese. Ma poco importa. Come per una sorta di peccato originale all'incontrario, ora sono alla Juve, e quindi sono per forza ladri e lo sono stati anche in passato.
Di Portanova, di Masiello e di Di Vaio alla "ggente" non interessa una cippa. Non "vendono", non fanno notizia. E -occhio!- è meglio che la "ggente" non si interessi nemmeno ad un'eventuale coinvolgimento di Ranocchia (Secondo il Procuratore, però, pare che tutta la difesa del Bari si radunava per "aggiustare" le partite ma solo dopo aver mandato il giovanotto a portare il cane fuori a fare i bisognini).
L'opinione pubblica deve per forza focalizzarsi su quei cattivoni, quei farabutti della Juve. Su Conte che per 10 mesi non deve andare in panchina. Anzi, neanche allo stadio. E neppure presiedere gli allenamenti.
Temo che la prossima esternazione di Zeman tenderà anche a bandirlo dal pranzo della domenica dalla suocera. E con la benedizione di Petrucci gli verrà vietato anche l'accesso al talamo nuziale.

Ma d'altro canto è un film già visto e che rivedremo mille e mille volte. Pensate a cosa rimane di questo weekend: la Juve ha vinto grazie a due errori arbitrali, un rigore fasullo e un goal "non goal".
Peccato che il rigore (che davvero "c'era ma non c'era") non sia stato segnato, e che la palla di Pirlo fosse dentro di una buona spanna. Ma tutto questo copre eventuali dubbi su rigori non dati a Palermo, Udinese o altri. Dormi, popolo, che va tutto bene...

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