Intervistata tratta da Hurrà Juventus di Luglio 1998/3
Antonio Giraudo, l’amministratore delegato più vincente del calcio italiano, parla di tutto e di tutti in un’intervista dalla quale traspare, chiarissimo ed entusiasmante, il progetto-Juve. La Juve, gli straordinari successi, l’atteggiamento di Boniperti e Romiti, la politica societaria e federale, il rilancio del vivaio, il progetto di solidarietà, la campagna abbonamenti, l’esigenza di un nuovo stadio, il contratto di Del Piero e l’offerta fatta a Lippi.
DEL PIERO E LE BANDIERE
E’ possibile vendere Del Piero? Non esistono più le bandiere in questo calcio? “E’ ora che una certa retorica romantica finisca, nell’interesse stesso dei tifosi. Sono i tifosi, gli appassionati, a rappresentare la continuità del club oppure, come nel nostro caso, una proprietà con 75 anni di continuità quelli che non ‘tradiscono’ mai: i calciatori, i tecnici, i dirigenti stessi hanno un ruolo professionale , ed è ‘normale’. Salvo rarissimi casi sono stati, sono e saranno sempre più disponibili e felici di cogliere opportunità favorevoli e di cambiare maglia. Mi fa ridere sentire parlare di certe bandiere del passato quando esistendo il ‘vincolo’, un giocatore era obbligato a rimanere in una società magari per tutta la carriera…. Questo non vuol dire che non esistessero o che non possono più esistere vere bandiere. In questo calcio business sarà sempre più difficile avere calciatori bandiere, ecco perché faremo di tutto per trattenere Del Piero il più a lungo possibile ed anche lui, sono convinto, farà di tutto per rimanere alla Juventus e diventare una vera bandiera”.
POLITICA DI MIGLIORAMENTO E PROGRAMMAZIONE
Ci parli del mercato… “La nostra politica è quella di un miglioramento costante di una rosa già molto competitiva con l’inserimento di giocatori molto promettenti. Detto, il calcio, e questo è il fascino moderno rinnova ogni giorno spunti e temi di interesse e di conseguenza anche il mercato, nel villaggio globale, con interessi sempre crescenti, è imprevedibile, va seguito giorno per giorno. Di sicuro avremo di nuova una Juventus competitiva”.
E cosa dice dello striscione apparso allo stadio con sopra scritto: “Romiti, i bei tempi sono finiti?” “E’ stata una risposta non offensiva, anzi spiritosa dei nostri tifosi a Roma che, alla vigilia di quest’ultima ‘tradiva’ la Juventus per la Roma ed era chiaramente riferito ad un suo essere tifoso giallorosso rispetto alle vittorie passate e future della Juventus. Tutto il resto sono illazioni riprese da dichiarazioni di Depetrini, che è stato denunciato dalla Juventus per appropriazione indebita. A tale proposito presto la magistratura chiarirà tutto”.
In lega intanto avete qualche difficoltà per l’accordo TV… “Premetto che il convivere all’interno della Lega di realtà non omogenee è sempre più difficile come dimostrano sia la contrastata elezione di Carraro alla Presidenza, sia le difficoltà che si stanno riscontrando per l’accordo economico relativo al rinnovo dei contratti di cessione dei diritti televisivi per il prossimo triennio, nonché per la situazione giuridica della Lega”
Che cosa può accadere? “Ci sono più possibilità. Prima che si trovi tra tutti i componenti della Lega l’accordo economico relativo al rinnovo dei contratti di cessione dei diritti televisivi per il prossimo triennio. Secondo: che la Lega si divida in due. Una Lega di A e una Lega di B. Terzo: che si faccia a meno della Lega (come succede oggi per le Coppe Europee)dove l’interfaccia di riferimento tra le società e la Uefa è direttamente la Federazione. Per ultimo che un numero consistente di società formi una realtà al di fuori del sistema sportivo nazionale. Rimango comunque ottimista per una accordo pluriennale, a breve è questo l’obiettivo della Juventus”.
E’ vero che darete consulenze all’estero e anche in Italia? “La Juventus è stata interpellata da molti ipotetici investitori del mondo calcistico in qualità di consulente tecnico. Abbiamo fatto per due di questi uno studio di fattibilità sul Crystal Palce e sull’Oxfond. E’ nata un’opportunità per conoscere a fondo il calcio inglese che su tanti aspetti è all’avanguardia. Non abbiamo ancora un programma in riferimento alle società satelliti in Italia, o all’estero. E’ vero però che abbiamo molti contatti, ad esempio con il Cesena”.
Qual è la situazione contrattuale con lo sponsor tecnico? “Abbiamo diverse offerte. Praticamente tutti i migliori produttori di abbigliamento sportivo ci hanno interpellati. Però non c’è fretta, perché abbiamo ancora due anni di contratto con Robe di Kappa”.
Avete già pensato ad un prolungamento per il corteggiatissimo Marcello Lippi? “Si. Lippi è ancora l’allenatore della Juventus per la stagione 1998/99 e la Juventus ha seguito tutte le sue direttive per la campagna acquisti, come ha sempre fatto anche in precedenza. Abbiamo valutato l’ipotesi del rinnovo del contratto prospettando a Lippi la possibilità di rimanere ancora nella nostra società. Ora sta a lui decidere del proprio futuro”.