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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di P. CICCONOFRI del 08/01/2013 17:01:40
Non c’è calcioscommesse senza Conte!

 

Lunedì 7 gennaio 2013 la procura di Bari chiude le indagini sul calcioscommesse e vengono pubblicate le prime indiscrezioni di stampa.
Che sia una casualità, l’ennesima, che ancora una volta il nome di Antonio Conte venga usato per titoloni ad effetto a due giorni dalla sfida di Coppa Italia con il Milan, non lo crede più nessuno.
Sembra un percorso ben studiato che vede le anticipazioni uscire dalle varie procure di pari passo con gli impegni di campionato più importanti, con messaggi mediatici indirizzati a destabilizzare l’ambiente bianconero ed approfittare di qualche scivolone della squadra. La povertà assoluta che esprime il nostro calcio è tale che l’unico modo di emergere per qualcuno è quello di contare sui giochini esterni al campo. Proprio come questi per intenderci.

E’ curioso che il nome Conte, pur non essendo stato mai indagato dalla procura di Bari, sentito solo come persona informata dei fatti, venga nuovamente avvicinato allo scandalo delle scommesse. I media cavalcano il pericolo “omessa denuncia”, perché è chiaro che, in mancanza di applicazione di regole certe e di equità da parte della giustizia sportiva, essendo escluso un suo coinvolgimento penale, l’ago della bilancia continua ad essere Stefano Palazzi.
Scrive oggi la Gazzetta dello Sport che il procuratore federale, per scongiurare il pericolo prescrizione, potrebbe accelerare e chiudere audizioni e deferimenti entro maggio, dopo aver ascoltato tutti gli indagati. Anche Antonio Conte dovrebbe essere sentito in procura. Se così fosse, fino a fine campionato il tecnico bianconero potrà sedere sulla sua panchina. Messaggio per i gufi: mettetevi l’anima in pace!

Repubblica con Foschini e la Gazzetta con Galdi e Piccioni, sembrano concordi nello scongiurare l’ipotesi dell’omessa denuncia, sempre che dall’istruttoria sportiva non emergano altri particolari che compromettano l’attuale posizione di Antonio Conte. Il pericolo “pentito” dell’ultima ora non è scongiurato.
Come vedete, ancora una volta, il sospetto è indirizzato verso un determinato soggetto che ruba la scena (volutamente?) a quello che è il reale problema: le scommesse e chi si è macchiato del reato. L’interesse mediatico è stato creato intorno al personaggio Conte, non al problema “reato sportivo”.
E’ un vento che spira sempre dalla stessa parte, che condiziona chi legge e ascolta e infastidisce chi si trova ad essere oggetto di una barbaria continuata. Quando finirà?

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