La nostra Associazione si è data la regola di non trattare argomenti politici. Questo per non urtare la sensibilità "ideologica" dei nostri Associati, che si qualificano solo per essere juventini, se possibile rancorosi, e non per le convinzioni politiche o l'adesione a questo o a quel partito/movimento. Ciò non significa che siamo inconsapevoli che la politica ha giocato un ruolo fondamentale nella gestione dei processi sportivi che nel 2006 hanno affossato la Juventus e nel successivo mantenimento della farsa denominata calciopoli.

Uno dei politici che più volte in passato si è distinto per anti-juventinità militante è senza dubbio Ignazio La Russa. Con l'approssimarsi del voto di fine mese l'ex ministro della difesa ha pensato bene di intingere la propria campagna elettorale nel comune sentimento popolare... In occasione della partita Napoli-Catania ha infatti pensato che i suoi sentimenti anti-bianconeri si conciliassero bene con quelli della piazza calcistica partenopea. Per accaparrarsi qualche voto in più tra i tifosi napoletani ha esibito insieme al Marcello Taglialatela una sciarpa con la scritta «Juve Merda». A quanto riporta corriere.it i due si sarebbero fatti immortalare in tribuna al San Paolo. Forse i due erano solo all'esterno dell'impianto di Fuorigrotta, ma è chiara l'associazione (che dovrebbe essere evitata) tra sport e politica.

La Russa ammicca quindi al tifo anti-Juve per racimolare qualche voto. A questo punto è a mio avviso doveroso che ogni tifoso bianconero si ricordi che “nel segreto dell'urna la propria coscienza juventina lo guarda, Ignazio e quelli come lui no!”

C'è poi da sottolineare come chiunque in questo paese possa permettersi l'arroganza di far passare come cosa buona e giusta quella di infamare e calunniare la Juventus e i suoi tifosi. E' una cosa non tollerabile! Mi trovo costretto a ripetere quanto scritto in passato: la dirigenza di Juventus FC ha il dovere di non consentire il proliferare di questi atteggiamenti, perché poi se qua e là in Italia si verificano episodi a volte drammatici di aggressione ai tifosi bianconeri è soprattutto grazie alla diffusione di certi sentimenti e talune convinzioni popolari. Restando al caso specifico, il presidente Andrea Agnelli prenda esempio dall'Ad di un'altra importante azienda torinese, il quale ha sibillinamente invitato «a non usare "l'azienda" per fini politici». Noi tifosi rancorosi, nel segreto dell'urna ci ricorderemo di una classe politica che ha ridotto il paese nelle condizioni attuali e che in alcuni casi è erede di chi in passato «ha fatto anche delle cose buone»



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